City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Il parere di

(CIS) – Perugia mag. - Anche la comunità diocesana perugino-pievese ricorderà Papa Wojtyla con la celebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Bassetti, lunedì 18 maggio (ore 18), nella cattedrale di San Lorenzo. La tentazione di vivere senza Dio. Nell'omelia domenicale, commentando la Parola di Dio, il presule si è raccomandato ai fedeli (in ascolto attraverso i media) di non farsi tentare dal vivere senza Dio. «Nella vita – ha detto Bassetti – c'è un'esperienza ancora più tragica di quella di essere orfani: è quella di vivere da orfani senza esserlo. Mi direte: ma come è possibile? Eppure, tutti siamo esposti a questa tentazione: vivere senza Dio, non incrociare mai il suo sguardo, ignorare la sua mano tesa, trascurare la sua parola, volendo così costruire la propria torre di Babele, e credere che vivere da orfani sia felice». "Nelle parole di Gesù, abbiamo la proposta di un magnifico progetto di vita: "se mi amate, osserverete i miei comandamenti - che sono i comandamenti dell'amore - ed io pregherò il Padre ed Egli vi darà un altro Paraclito, un difensore, un consolatore, perché rimanga con voi per sempre: lo Spirito della verità, che il mondo non può ricevere perché non lo vede e non lo conosce"». «"Se mi amate". Nelle parole di Gesù abbiamo la delicatezza di una proposta, non un imperativo categorico, non una costrizione, ma l'invito libero e liberante di un Dio che ama, che ti dona gioia, ti nutre, ti consola, e che ti comunica la sua pienezza d'amore: il dono dello Spirito Santo. Fratelli che mi ascoltate, io vi assicuro che sarete davvero beati se coglierete questo invito alla libertà e accoglierete il Paraclito, lo Spirito che vi difende dalle insidie del male e del demonio, e vi dona la libertà vera di figli di Dio». segue


(CIS) - Ancona/Pesaro mag. - L'assessore regionale Loretta Bravi ha scritto di nuovo al Ministro della Scuola Lucia Azzolina per chiedere di intervenire urgentemente sull'organizzazione scolastica nelle Marche. Nella lettera si fa esplicito riferimento alla situazione nelle diverse province, dove in modo particoalre per la provincia di Pesaro e Urbino vengono sottolineate alcune criticità. La richiesta al Ministro riguarda in particolare il Liceo Scientifico Statale Luciano Laurana di Urbino e l'intenzione di concedere soltanto 5 classi, anziché 6, scelta che comporterebbe una classe con ben 32 ragazzi, tra cui un portatore di handicap. Il Liceo classico, della stessa città, che rischia di avere una prima con 33 alunni e dunque studenti da reindirizzare. L'Istituto di Istruzione Superiore Polo 3 Tecnico Professionale di Fano, dove resta il problema dell'apertura della classe prima. Così come a Cagli, dove per il percorso di studi in Amministrazione Finanza e Marketing dell'Istituto "G. Celli" rischia di dover rinunciare alla classe prima, con l'indicazione di un possibile reindirizzamento degli studenti a Fossombrone. La lettera - e' detto in una nota -  pone l'accento anche sulla situazione dell'Istituto Superiore "Della Rovere" di Urbania, per il quale si paventa la predisposizione di classi articolate. Infine rimane aperta la problematica delle classi troppo affollate del Liceo Scientifico e dell'Istituto Tecnico Economico Tecnologico di Pesaro, per cui il reindirizzamento dei ragazzi non può essere la risposta adeguata. "Al Ministro – ha commentato l'assessore Bravi - ho fatto pervenire la completa disapprovazione della Regione Marche rispetto ai tagli annunciati dall'Ufficio Scolastico, che è un'articolazione periferica del Ministero. Non è accettabile che proprio mentre si ragiona sulle regole per il distanziamento in aula e si tenta in ogni modo di evitare le classi pollaio, nelle Marche si adotti la logica opposta. E' incomprensibile capire perché, pur di tagliare delle classi, si provveda al trasferimento dei ragazzi ad altro istituto." Abstract fonte com

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Scuola/Marche: Ass. Bravi riscrive al Ministro Azzolina, "disapprovazione tagli annunciati"
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(CIS) – Perugia, mag. – "La consegna delle chiavi delle attività da parte di tanti imprenditori e professionisti" (titolari di attivita' alberghiere, ristoratori, gestori di bar ecc...- ndr- -) , che non si riducono purtroppo a questo numero rappresentativo, è certamente un atto simbolico che intende riaffermare la fiera consapevolezza di appartenenza ad un popolo che non intende soggiacere passivamente dinanzi a qualsivoglia sfida, problematica o privazione. Intendiamo riaffermare quella ferma volontà di impegnarci per il benessere delle nostre famiglie, delle nostre imprese e di quei tanti e tante famiglie che dipendono dal nostro operato e che, proprio per la consapevolezza e rispetto che ci contraddistingue, non possiamo e vogliamo sacrificare oltre ogni limite". E' questo un passo della lunga lettera consegnata da una delegazione di imprenditori umbri, al Prefetto di Perugia Dott. Claudio SGARAGLIA, affinche' trasferisca le preoccupazioni di tanti di noi in questa situazione "pregarLa di volersi fare interprete di quel profondo malessere, disperazione e drammatica situazione nella quale versano un sempre maggior numero di persone, famiglie ed imprese che, già oggi, non posseggono più i mezzi minimi di sussitenza e che, soprattutto non riescono a percepire alcun segnale d'impegno concreto dell'esecutivo per garantire il soddisfacimento dei basilari bisogni di sussistenza e sopravvivenza" . Nella lettera si da conto che ad oggi, non e' arrivato alcun sostegno a queste strutture d aparte del Governo. La lettera firmata dal Rappresentante Provinciale del gruppo spontaneo P.IVA UNITE fa riferimento ad un ampio gruppo – sottolineando che "seppur costituitosi estemporaneamente, e come rappresentanti di tanti imprenditori lasciati soli anche da quelle associazioni che avrebbero dovuto rappresentarne le istanze e tutelarne gli interessi, siamo oggi a significarLe che larghissima parte del tessuto produttivo e commerciale, come anche i relativi addetti, non hanno ricevuto o non ha potuto ancor oggi ricevere alcun supporto da parte del Governo centrale. segue

(CIS) – Perugia apr. - SEGUE - E' in progettazione quindi, per metà maggio il seminario promosso dalla Scuola Umbra di Amministrazione Pubblica d'intesa con la Procura Generale della Corte dei Conti. La responsabilità erariale degli amministratori e dei dipendenti degli enti pubblici, i nuovi indirizzi della giurisprudenza e gli aggiornamenti normativi in materia saranno i temi al centro dell'incontro. Previsto l'intervento di Alberto Avoli, Procuratore Generale presso la Corte dei Conti. Le capacità assunzionali della Pubblica Amministrazione, l'applicazione dell'articolo 33 del DL 34 del 2019 e le nuove procedure concorsuali imposte dall'emergenza coronavirus saranno oggetto del corso digitale "Le assunzioni nel 2020 degli Enti pubblici" programmato per l'11 maggio. Relatore dell'incontro: Arturo Bianco, esperto in organizzazione e gestione del personale di Regione ed Enti locali."Come evitare il danno erariale nella gestione del patrimonio immobiliare pubblico" è il tema del seminario online programmato per il 12 maggio. Flavio Paglia, responsabile della valorizzazione del patrimonio dell'Amministrazione provinciale di Genova, approfondirà la gestione patrimoniale pubblica e la corretta determinazione dei canoni per le concessioni e per le locazioni attive. Il seminario a distanza "Approfondimenti e novità in materia previdenziale" sarà in calendario il 15 maggio. Sotto la lente le novità in materia previdenziale, il cumulo e la totalizzazione dei contributi, la ricongiunzione. segue

(CIS) – Roma, apr. - La pandemia da COVID-19 sta colpendo vari Stati, persone diverse e in modo diverso, a causa di vari fattori tra i quali il sesso e il genere sembrano svolgere un ruolo fondamentale. Cio' pero' va approfondito con dati che per ora, pochi paesi inviano. Global Health 50/50, un'organizzazione internazionale che promuove l'uguaglianza di genere nell'assistenza sanitaria, ha inizitato a raccogliere i dati disaggregati per sesso su COVID-19 riportati finora dai governi nazionali e disponibili pubblicamente. Lo si legge in una nota della'ISS. Dall'analisi dei dati emerge chiaramente una più alta proporzione di decessi per COVID-19 negli uomini rispetto alle donne in quasi tutti i Paesi che forniscono dati completi e disaggregati per sesso. In Italia, ad oggi, la percentuale di letalità per gli uomini è circa il doppio di quella delle donne (17,1% e 9,3% rispettivamente, fonte: Ultimo Bollettino Sorveglianza Integrata 23 aprile 2020). Simili differenze della percentuale di letalità sono riportate in molti altri Paesi europei, fra cui Grecia, Olanda, Danimarca, Belgio e Spagna, ed extraeuropei, come Cina e Filippine. In alcuni Paesi, come Tailandia e Repubblica Domenicana – e' detto nella nota dell'ISS - il rapporto maschi/femmine (M/F) risulta ancora più alto, superiore cioè a 3:1 (3,8 e 3,2 rispettivamente). Tra i paesi che forniscono i dati differenziati per sesso, solo l'India e il Pakistan mostrano una proporzione lievemente più alta nelle donne decedute per COVID-19, con un rapporto M/F pari a 0,9. I dati disponibili non sono pero' sufficienti per trarre una conclusione sui tassi di infezione suddivisi per sesso. In Italia (fonte: Ultimo Bollettino Sorveglianza Integrata 23 aprile 2020), come in altri Paesi, tra cui Belgio, Olanda, Portogallo e Danimarca è stata riportata una maggiore percentuale di casi tra le donne. In altri, come Singapore, Pakistan e India, l'infezione sembra essere molto più frequente nei maschi. Un dato Italiano molto importante è quello dei casi di infezione tra gli operatori sanitari, ad oggi infatti il 69% degli operatori infetti è donna.  segue

(CIS) – Perugia apr. - – "Con la riorganizzazione degli assetti dirigenziali approvata dalla Giunta abbiamo messo gli uffici regionali nelle condizioni di poter operare con efficacia e tempestività. Dando seguito alla riorganizzazione avviata già lo scorso dicembre, abbiamo completato la razionalizzazione e la semplificazione della struttura organizzativa di tutte e quattro le Direzioni regionali". Lo ha dichiarato l'assessore al Bilancio e al Personale Paola Agabiti. Complessivamente – ha proseguito Agabiti - le posizioni dirigenziali passano quindi da 60 a 45. Un taglio che consente una migliore e più efficiente strutturazione dei servizi, l'adeguamento degli uffici ai principi di buon andamento e la valorizzazione delle competenze interne, tutti elementi fondamentali per garantire servizi sempre più accessibili e di qualità. Esigenze ancor più sentite in questa difficile fase emergenziale da cittadini, famiglie e imprese, che chiedono alle Istituzioni di fare presto e bene il loro dovere". Fonte com

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Umbria: Agabiti, completata riorganizzazione dirigenza, così servizi più accessibili e efficienti
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All'att. Colleghi INPGI

Sindacato Sindacato Inquilini INPGI, Corrado Giustiniani chiede sospensione canoni affitto;  lettera in risposta la Presidente INPGI dell'Istituto, Marina Macelloni.

(CIS) - pubblicazione lettere richiesta e risposta . Cara Presidente Marina Macelloni, L'emergenza Coronavirus ha messo in ginocchio il Paese e costretto molte famiglie a sacrifici economici. Come sindacato degli inquilini che vivono nelle case dell'Inpgi, che siano o non siano giornalisti (e da diversi anni questi ultimi costituiscono la maggioranza) chiediamo che l'Istituto favorisca la sospensione del canone per quelle famiglie che dimostrino di aver subito una perdita di reddito dalla crisi sanitaria, con le quali va attivato immediatamente un canale di comunicazione. Il loro debito potrebbe essere ragionevolmente rateizzato a crisi risolta. Riteniamo poi che sia opportuno e urgente avviare una discussione sulla revisione del livello dei canoni nel patrimonio in generale, e questo nell'interesse stesso dell'Istituto. In troppi casi le pigioni sono più elevate dell'attuale livello di mercato, e di conseguenza gli immobili rimangono sfitti e dunque rappresentano soltanto un costo per l'Istituto. Terzo e ultimo punto: le tante case messe in vendita e rimaste senza compratore. Abbiamo sempre sostenuto e dimostrato, e continueremo a farlo, che sarebbe del tutto ingiustificato prendersela soltanto con la crisi del mercato immobiliare. Sappiamo bene che, in molti casi, i prezzi di partenza erano ben superiori a quelli correnti, e addirittura risultavano anche superiori ai valori di mercato gli immobili offerti agli inquilini che li abitavano, già scontati del 25 per cento. Dobbiamo riaprire una trattativa interrotta non da noi, e cercare la strada del dialogo. Un saluto cordiale Corrado Giustiniani Presidente del Siai – sindacato inquilini dell'Inpgi segue

(CIS) - Roma apr - DA INTERVISTA DELL'AGENZIA DIRE - "Sull'immunita', o meglio sulla sierologia, ci sono due studi: il primo e' di popolazione, quindi e' stato programmato uno studio di sieroepidemiologia che, attraverso un'analisi su un campione rappresentativo di italiani, studiera' come si e' diffuso il virus. Sara' una fotografia dell'interazione tra questo virus e la popolazione, che vedra' probabilmente molti piu' casi di quelli che sono stati segnalati e che rappresentano quella parte sotterranea dell'iceberg. E questo e' importante per capire il livello di diffusione. Il secondo studio e' invece individuale, ma su questo siamo molto piu' indietro e abbiamo molti piu' punti interrogativi, perche' di fatto noi ancora non sappiamo se questa immunita' e' duratura, se e' un'immunita' permanente e se e' fatta di anticorpi neutralizzanti con caratteristiche protettive. È ancora un grandissimo punto interrogativo. Quello che sappiamo, invece, e' che dobbiamo combattere il virus attraverso il distanziamento fisico e attraverso l'igiene personale e degli ambienti. Questa e' l'unica strada che noi avremo fino a quando non ne capiremo di piu' e magari avremo anche un vaccino". Cosi' Walter Ricciardi, consulente scientifico del ministro della Salute, durante  una intervista via Skype rilasciata all'agenzia Dire. Si parla sempre piu' spesso dei test sierologici, ma mancano i reagenti in Italia. È cosi'? "I reagenti mancano soprattutto per i test molecolari, non tanto per quelli sierologici - risponde Ricciardi - Sono i test molecolari ad aver bisogno di questi reagenti e sicuramente, poiche' c'e' stata un'intensificazione della diagnostica in tutto il mondo, molto spesso questi reagenti sono prodotti da multinazionali e quindi noi entriamo in competizione con tutti gli altri Paesi. Sui kit diagnostici per i test sierologici, invece, il discorso e' diverso: non mancano, anzi sono fin troppi i test disponibili, il problema e' che manca una certezza sulla loro adeguata efficacia, sensibilita' e specificita'. Prima di scegliergli bisogna stare molto attenti". segue

(CIS) – Roma, apr. - "Sii sempre misericordiosa con tutti" – cosi' il signore Gesu ha parlato a Santa Fautina dopo il loro incontro - Con tutti: non pensiamo solo ai nostri interessi, agli interessi di parte. Cogliamo questa prova come un'opportunità per preparare il domani di tutti, senza scartare nessuno: di tutti. Perché senza una visione d'insieme non ci sarà futuro per nessuno. Oggi l'amore disarmato e disarmante di Gesù risuscita il cuore del discepolo. Anche noi, come l'apostolo Tommaso, accogliamo la misericordia, salvezza del mondo. E usiamo misericordia a chi è più debole: solo così ricostruiremo un mondo nuovo.". Si conclude cosi' l'omelia  (in abstract - ndr-) di Papa Francesco, di oggi, in questa festa della Divina Misericordia l'annuncio più bello – ha detto il Papa - giunge attraverso il discepolo arrivato più tardi. Mancava solo lui, Tommaso. Ma il Signore lo ha atteso. La misericordia non abbandona chi rimane indietro. Ora, mentre pensiamo a una lenta e faticosa ripresa dalla pandemia, si insinua proprio questo pericolo: dimenticare chi è rimasto indietro. Il rischio è che ci colpisca un virus ancora peggiore, quello dell'egoismo indifferente. Si trasmette a partire dall'idea che la vita migliora se va meglio a me, che tutto andrà bene se andrà bene per me. Si parte da qui e si arriva a selezionare le persone, a scartare i poveri, a immolare chi sta indietro sull'altare del progresso. Questa pandemia ci ricorda però che non ci sono differenze e confini tra chi soffre. Siamo tutti fragili, tutti uguali, tutti preziosi. segue

(CIS) – Ancona, apr. – Ceriscioli ha aggiunto che il Cas (contributo di autonoma sistemazione) continuerà ad essere erogato anche a chi avesse trasferito la residenza o il domicilio fuori regione, purché nell'ambito delle quattro regioni del "cratere sismico". Si è concluso oltre il 90% dei progetti (totale 106 per 21 milioni e mezzo di euro) realizzati con i fondi raccolti con gli sms solidali subito dopo il terremoto del 2016 con il versamento degli ultimi fondi a saldo delle opere terminate. , 81 sono le opere completate, 18 quasi finite. Tra questi: l'adeguamento delle elisuperfici di soccorso a Belforte del Chienti, Castelraimondo, Cingoli e Fiuminata, il centro polivalente a Caldarola e una palestra a Camerino. Ci sono anche i 50 milioni deliberati dal CIPE da destinare all'edilizia residenziale pubblica. Venti milioni vanno per gli interventi di ricostruzione degli edifici danneggiati, gli altri 30 per interventi, sempre di edilizia pubblica, a sostegno delle popolazioni colpite dal sisma. Il Commissario straordinario Legnini ha capito dove stava il nodo; velocizzare, per consentire ai marchigiani colpiti dal sisma di tornare a vivere nelle loro case, sotto il profilo individuale, invece, sotto quello collettivo, vedere una comunità che si ritrova. Poi c'è un secondo aspetto, quello economico innescato da tutte le misure che sta mettendo in campo, molto velocemente, per snellire la ricostruzione. Dare ossigeno all'edilizia è strategico perché è un settore che traina decine di imprese e consente di rimettere in modo una economia. segue

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