City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Il parere di


(CIS) – Foligno, ott. - Un 34enne albanese che era gravato da precedenti per reati in materia di sostanze stupefacenti e per resistenza e lesioni a P.U., ma soprattutto era sottoposto alla misura della detenzione domiciliare, con il divieto a lasciare la propria abitazione se non per soddisfare le proprie indispensabili esigenze e soltanto in fasce orarie prestabilite, e' stato tratto in arresto dagli agenti della Volante del Commissariato di Foligno, dopo un controllo in un circolo ricreativo per una segnalazione di un soggetto che stava infastidendo alcune persone. All'arrivo, i poliziotti hanno constatato la fondatezza della segnalazione, notando subito un giovane che, in stato di ubriachezza, proferiva frasi sconnesse ed inveiva, con gesti e parole, contro alcuni dei presenti.Una volta calmato gli Agenti hanno approfondito il controllo nei suoi confronti, e qui è scattata la sorpresa dei precedenti e del divieto a lasciare l'abitazione. Il soggetto non era autorizzato ad uscire di casa, tanto che è scaturita l'immediata contestazione nei suoi confronti: reato di evasione; gli Agenti hanno proceduto all'arresto in flagranza del 34enne albanese, dopo la convalida del GIP presso il Tribunale di Spoleto tanto che il Tribunale di Sorveglianza di Spoleto, considerata la condotta del cittadino albanese, ha disposto la cessazione del regime di detenzione domiciliare e l'immediata traduzione in carcere. Fonte com abstract

(CIS) – Perugia ott. - Sin dal suo nascere l'Università per Stranieri di Perugia si è caratterizzata quale laboratorio culturale in cui si è andata sperimentando e progettando la società degli anni a venire. Fedele al proprio mandato e in aderenza agli obiettivi tracciati dall'agenda 2030 delle Nazioni Unite, l'UniStraPg si è costantemente impegnata sul fronte della sostenibilità, non solo in termini di formazione e ricerca ma anche nelle sue stesse dinamiche organizzative. Da qui l'evento svoltosi nello scorso settembre nell'ambito del Festival per lo Sviluppo Sostenibile – Hack for Sustainability – nel corso del quale un gruppo di studio formato da studenti, amministrativi e docenti ha lavorato per elaborare la strategia d'Ateneo in materia di sostenibilità, formulando proposte per azioni da porre concretamente in atto. L'evento di ieri ha costituito conseguentemente l'illustrazione del progetto complessivo per l'ateneo in tema di sostenibilità, con l'attenzione puntata al contributo dato dagli studenti. Dopo i saluti del rettore De Cesaris e di Marcella Mallen, presidente dell'Alleanza italiana per lo Sviluppo Sostenibile, Maura Marchegiani, delegata rettorale alle politiche per la sostenibilità e organizzatrice dell'evento, ha ricordato ai presenti come l'iniziativa sia stata l'inizio di un percorso virtuoso che metterà al centro di ogni progetto gli studenti dell'Ateneo. Ha preso poi la parola Federica Guazzini, delegata rettorale Erasmus e Mobilità Internazionale, per illustrare le azioni messe in campo sul terreno della sostenibilità nell'ambito della sua delega, ovvero l'erogazione di borse di studio integrative in base a tre fasce di reddito, l'anticipo a carico dell'Ateneo delle borse Erasmus che giungono in ritardo, e l'attenzione agli studenti con bisogni speciali. segue


(CIS) – Foligno set. - Richiesta insistente di denaro, diniego della madre con la conseguente esplosione d'ira. E' accaduto in una abitazione del centro storico, dove un 30enne, gia' noto alle forze di Polizia pe reati contro il patrimonio e persona, ha portato gli agenti del Commissariato ad intervenire. Inizialmente il giovane, tossicodipendente, aveva richiesto alla madre alcune centinaia di euro, senza specificare la necessità. Nelle ultime settimane la donna, aveva più volte assecondato le richieste, ma questa volta ha opposto un rifiuto, scatenando una reazione sfrenata ed incontrollabile del giovane. Ha prima minacciato di distruggere mobili e cose nella casa, poi e' passato a danneggiare tutto cio' che trovava davanti. Da qui l'allarme e' l'immediato intervento della Volante, per il trambusto avvertito da tutto il vicinato. All'arrivo degli agenti, il 30enne, si e' scagliato contro uno dei poliziotti, che a fatica e con l'aiuto decisivo del collega, è riuscito ad immobilizzare l'uomo, riportando delle lesioni personali (escoriazioni e contusioni plurime dopo visita in ospedale). Riportata la situazione alla calma, gli Agenti hanno dato corso a tutti gli approfondimenti del caso, da cui è emerso che quella richiesta di denaro e quello scoppio d'ira non costituivano un episodio estemporaneo, ma piuttosto erano il frutto della condizione di tossicodipendenza del 30enne. La Polizia ha quindi proceduto ad un arresto in flagranza non solo per i reati di resistenza e lesioni a P.U., ma anche per tentata estorsione ai danni della madre. Su disposizione del P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Spoleto, il giovane e' stato tradotto in carcere, con successiva convalida dell'arresto in flagranza. Fonte com abstract

(CIS) – Perugia set. - Un nuovo passo verso l'autonomia e l'indipendenza, anche economica, per i bambini - ormai cresciuti e diventati giovani adulti - accolti in oltre vent'anni di presenza dei volontari italiani nella casa Caritas di Leskoc in Kosovo. Nei giorni scorsi è stato inaugurato il caseificio che consente la lavorazione del latte prodotto nell'allevamento bovino e la commercializzazione dei suoi derivati. Il tutto grazie al sostegno economico e organizzativo del caseificio "Fratelli Beneduce" di Sant'Anastasia, nel napoletano, e alla collaborazione di alcuni carabinieri in servizio di polizia militare nella base italiana di Pristina. Forte l'impegno in Kosovo; nel 1999 i kosovari di etnia albanese sono in fuga dalla pulizia etnica della Serbia di Miloševic. Alcuni giovani volontari della Caritas di Umbria e Toscana, che avevano già sperimentato lo stile di solidarietà e prossimità accanto ai terremotati del 1997, partono per la Macedonia per dare soccorso ai profughi. Tra questi ci sono Massimo Mazzali e Cristina Giovanelli, la coppia che ha contribuito a dare vita alla casa Caritas di Leskoc e che ne è rimasta responsabile per oltre due decenni fino al 2020. Da un anno a questa parte, infatti, Massimo e Cristina sono rientrati a Perugia, lasciando la "custodia" della casa a un'altra coppia di volontari, Rinaldo e Francesca.

(CIS) – Perugia set.- Si è tenuto questo fine settimana il primo ritiro mensile d'inizio Anno pastorale (2021-2022) del Clero diocesano di Perugia-Città della Pieve dopo la pausa estiva. A relazionare a sacerdoti, diaconi e seminaristi è stato lo stesso cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti, mentre le "comunicazioni-annunci" di attività e iniziative sono state affidate al suo vescovo ausiliare mons. Marco Salvi e ai direttori dei vari Uffici e Servizi diocesani. Nello spirito dell'imminente Sinodo dei vescovi (2021-2023) indetto dal Papa, che a livello diocesano si aprirà a metà del prossimo mese di ottobre, il cardinale Bassetti – sottolinea una nota - ha tracciato la "strada" che la sua comunità diocesana dovrà percorrere per un maggiore coinvolgimento e contributo alla vita dell'intera Chiesa rigenerandosi dall'interno anche per proseguire al meglio l'incontro e il dialogo con i "lontani" nel solco degli insegnamenti evangelici. Soprattutto essere sempre più Chiesa in uscita, di strada, presente, svolgendo anche un ruolo sociale nel continuare a farsi di prossimità non solo territorialmente, ma nel partecipare ad affrontare e risolvere le necessità del momento come la crisi delle famiglie, del lavoro, l'educazione e la formazione dei giovani, l'accoglienza-integrazione di quanti fuggono dai loro Paesi perché perseguitati e non ultima la crisi provocata dalla pandemia, nel mettere in pratica la Dottrina sociale cristiana. segue


(CIS) – Assisi set. - Si è tenuto oggi, nella Sala stampa del Sacro Convento di Assisi, il primo incontro della settima edizione del Cortile di Francesco dal titolo "La chiesa per una nuova economia", con Mons. Nunzio Galantino e Fabio Tamburini, l'evento è stato moderato da Gianni Del Vecchio. Si è discusso di lavoro e futuro delle giovani generazioni. La tre giorni di eventi continua fino a domenica e potrà essere seguita in streaming sul sito cortiledifrancesco.it. "L'alternativa a un'economia del profitto c'è, ma fa fatica a farsi strada. Non esiste un'economia che non debba fare profitto, ma esiste un'economia che debba trovare maggiore attenzione tra ragazzi e adulti. Un'economia che guardi oltre e con speranza: il modo di fare economia è il modo in cui si alimenta la speranza." Lo ha detto mons. Nunzio Galantino, Presidente dell'Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica. "Se la speranza cammina su binari neoliberisti, per cui c'è spazio solo per chi produce e fa valore, non si può nutrire speranza. Si deve guardare oltre. A un'economia - ha continuato Mons. Galatino - che badi esclusivamente al profitto dà fastidio che si parli di etica, di solidarietà mondiale, di distribuzione dei beni, di difendere posti, di dignità di deboli, di un Dio che esiste e che chiede un impegno per la giustizia. Intanto cominciamo a non provare fastidio quando nella economia si fanno entrare queste parole e le realtà che rappresentano. In Italia c'è iniquità, le aziende vanno dove con quattro soldi si fa tutto. La Whirlpool decide di chiudere e da qui inizia una "liturgia". Le nostre liturgie cambiano ogni tanto, tragicamente sono sempre le stesse: il sindacato si dice sdegnato; i poveri cristi dei lavoratori pensano di risolvere il problema protestando; il vescovo di turno va a celebrare; e di fatto quelli se sono andati senza colpo ferire, hanno intascato gli incentivi, e quella gente, i quattrocento, rimarranno senza lavoro. In più, il ministro dice che stanno trattando, mentre la gente non prende niente". segue

(CIS) – Assisi – set. - Era proprio il 17 settembre del 1871 quando San Ludovico da Casoria, una vita spesa al servizio degli ultimi, decise di fondare ad Assisi un'Opera dedicata a San Francesco - al quale l'Istituto deve il nome - che si prendesse cura di bambini e ragazzi ciechi e sordi. Da quella data storica, che sanciva la realizzazione di un sogno, ovvero custodire la vita più fragile e indifesa, sono trascorsi ben 150 anni. Per festeggiare questo straordinario anniversario, l'Istituto Serafico ha organizzato due giorni di eventi – sottolinea una nota - che animeranno, nelle serate del 17 e 18 settembre, la città di Assisi con iniziative ed ospiti d'eccezione, dando così il via alle celebrazioni che proseguiranno nel corso dell'intero anno del 150enario. In particolare, il 17 settembre alle ore 21 presso il Teatro Lyrick di Assisi si svolgerà un evento celebrativo i cui protagonisti saranno proprio i ragazzi dell'Istituto, che introdurranno la proiezione del docufilm "Nella vita c'è la Vita", realizzato dalla regista Maria Amata Calò. Una rappresentazione dal forte impatto emotivo, che racconta il Serafico attraverso gli occhi di Giorgio, uno dei suoi ospiti, ma anche attraverso le voci e le testimonianze toccanti di genitori, medici, operatori e di tutto il personale che compone la grande famiglia di questa Opera storica. Ospite speciale della serata sarà Giovanni Caccamo, cantautore polistrumentista scoperto da Franco Battiato e vincitore della categoria "Nuove proposte" alla 65esima edizione del Festival di Sanremo, che aprirà la sua esibizione dedicata al Serafico interpretando la celebre canzone "La Cura", del Maestro recentemente scomparso, ed eseguirà brani del suo repertorio, fondendo la propria la sensibilità artistica e cantautorale con quella sociale dell'Istituto.  segue


(CIS) – Roma, set. - La prima riunione del Tavolo di coordinamento sull'Afghanistan che abbiamo tenuto oggi alla Farnesina ha confermato l'importanza di dare vita ad una sede permanente di dialogo e collaborazione tra tutte le forze organizzate della società civile e le amministrazioni pubbliche più coinvolte sul dossier, al fine di determinare insieme come mobilitare le risorse a nostra disposizione per assistere in modo coordinato ed efficace i bisogni degli afghani, evitando di disperdere quello straordinario patrimonio di aiuti e di vicinanza con il popolo afgano che l'Italia ha saputo esprimere nel corso degli ultimi 20 anni. Quello della crisi afghana è un quadro a tinte fosche, reso ancora più incerto dalla nomina del nuovo Governo talebano, che tradisce le aspettative – già molto modeste - di possibili margini di moderazione. Lo scrive il Vice Ministro Marina Sereni.  Sono sviluppi poco incoraggianti, ma che ci devono rafforzare nella convinzione che gli afghani non possono essere lasciati soli. Il Ministro intervenendo martedì alla Camera, al rientro da una missione in Uzbekistan, Tagikistan, Qatar e Pakistan, ha ricordato come da settimane siamo in costante contatto con i principali interlocutori internazionali, sia in via bilaterale, sia utilizzando tutti i formati disponibili, dall'Unione europea al G7, dalla NATO alle Nazioni Unite. E come ha più volte ripetuto il Presidente del Consiglio, crediamo nella necessità di coinvolgere sul dossier tutti gli attori internazionali che possano contribuire e abbiamo per questo proposto, come Presidenza di turno, la piattaforma più ampia ed inclusiva del G20, per un possibile vertice straordinario dedicato all'Afghanistan. Sereni ha annunciato che l'Ambasciata italiana sarà ricostituita "provvisoriamente a Doha, nell'attesa di futuri sviluppi, mentre al momento lavoriamo per definire una politica di assistenza che possa scongiurare l'ulteriore deterioramento della situazione umanitaria, con conseguenze difficilmente prevedibili in termini di ondate migratorie e stabilità regionale.L'idea è quella di disegnare un quadro di interventi rapidi e di impatto, da inquadrare nei Piani umanitari delle Nazioni Unite, prevedendo la possibilità di modulare l'azione italiana sulla base dell'evoluzione della situazione in loco ma anche della possibilità concreta di vedere accolte le richieste della Comunità internazionale circa il rispetto dei diritti di tutta la popolazione, a cominciare da quelli delle donne. segue

In altre parole, ci atterremo naturalmente ai principi umanitari di neutralità, imparzialità e indipendenza, ma occorrerà comunque prevedere un momento di revisione e valutazione periodica circa il livello del sostegno all'Afghanistan, anche sulla base dei principi guida che definiremo con i nostri principali partners.Ad oggi appare prioritario assicurare agli afghani e agli sfollati interni aiuti alimentari, materiali e servizi di salute, acqua, soluzioni abitative decorose, beni che consentano di affrontare le rigidità del prossimo inverno. L'unica strada per farlo è quella di affidarsi alle agenzie delle Nazioni Unite, con cui ci stiamo raccordando. Penso in particolare a UNHCR, a FAO e PAM, ad UNICEF e OMS. E proprio la permanenza delle Nazioni Unite nel Paese costituisce un'importante differenza rispetto agli anni '90 e un motivo di speranza per la situazione degli afghani. In questo quadro, come hanno giustamente sottolineato le OSC italiane che continueranno ad operare in Afghanistan, sarà anche possibile e necessario sostenere la loro attività. Non posso non richiamare come l'attenzione ai diritti delle donne, alla loro inclusione nei gangli della vita economico-sociale del Paese dovrà essere una priorità trasversale assoluta della nostra azione, il modo concreto di tener fede al nostro impegno degli ultimi due decenni. Abstract fonte com


(CIS) – Assisi set.- "Essere prete è bello anche in un tempo difficile e contraddittorio come l'attuale". Si è svolta presso il Pontificio Seminario Umbro "Pio XI" di Assisi, la "Giornata di santificazione sacerdotale" promossa dalla Conferenza episcopale umbra. Circa 200 i presbiteri che si sono ritrovati insieme ai vescovi dell'Umbria – sottolinea una nota - per riflettere sul tema della vocazione, in particolare al ministero ordinato, guidati dal padre gesuita Jean-Paul Hernandez, teologo e docente presso la Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale di Napoli e la Facoltà di Storia e Beni Culturali dell'Università Gregoriana a Roma, noto per le sue trasmissioni su TV2000. C'erano i presbiteri ordinati di recente, quelli che diventeranno diaconi nei prossimi giorni e poi sacerdoti, membri di ordini religiosi, preti con 70 anni di Messa e seminaristi. È stato l'arcivescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Ceu mons. Renato Boccardo ad avviare la giornata: «Siamo qui per riflettere sul nostro sacerdozio e per ritrovare delle rinnovate motivazioni che ci fanno dire che essere prete è bello anche in un tempo difficile e contraddittorio come l'attuale. Il presbiterio dell'Umbria – ha detto – nell'ultimo periodo ha vissuto pagine dolorose, ma rendiamo anche grazie a Dio per le significative testimonianze di vita dei nostri preti, che però non fanno notizia. La nostra Regione – ha proseguito mons. Boccardo – è tra i fanalini di coda a livello nazionale per numero di seminaristi (ad oggi, nel quinquennio di studi, sono solo 12, ndr). Dobbiamo chiederci: come mai questa terra ricca di santità non è più in grado di generare dei preti?  segue

Siamo tutti chiamati – ha continuato - a fare un esame di coscienza e ad impegnarci con maggiore slancio nella pastorale vocazionale: Dio, infatti, continua a chiamare al sacerdozio, ma è difficile per i giovani decifrare ciò e rispondere positivamente, soprattutto in questo tempo dove si è attratti dall'esteriorità e dalle sirene di una società sempre più secolarizzata. Una Chiesa che non genera tra i suoi figli risposte alla chiamata di Dio è in qualche modo malata. Tutti, sacerdoti, religiosi e laici, dobbiamo fare qualche cosa perché non si inaridisca in Umbria quella sorgente zampillante che l'ha resa nel tempo ricca di santi e di preti. Invito tutte le comunità cristiane a intensificare le preghiere per il dono di nuove vocazioni». Padre Jean-Paul Hernandez ha incentrato il suo intervento commentando la parabola del Vangelo dell'uomo che trova un tesoro nel campo, lo nasconde, e va pieno di gioia per vendere tutto quello che ha e comprare quel campo. Padre Hernandez, soffermandosi sul rapporto giovani-vocazione, ha evidenziato: «Dobbiamo aiutarli a scegliere la via dove incontrano maggiormente il Signore, quindi accompagnarli spiritualmente. Per ciascuno è qualche cosa di diverso, però l'importante è seguire ciò che sant'Ignazio chiama "la consolazione spirituale", quel senso di avere incontrato Dio e che dà una gioia profonda». Com. stampa a cura di Francesco Carlini e Riccardo Liguori /


(CIS) – Gubbio/Perugia set. - Un orizzonte unico che parte dal 'laboratorio' di Economy of Francesco, passa per la Giornata per la custodia del Creato e guarda alla Settimana sociale dei cattolici italiani che si terrà a Taranto dal 21 al 24 ottobre prossimi. È il contesto dell'incontro sul tema "Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #tuttoèconnesso", organizzato a Gubbio, venerdì 3 settembre alle ore 19, nella sala convegni del convento di San Francesco. Una importante occasione di riflessione e dibattito che le Chiese umbre intendono vivere in dialogo con Economy of Francesco e in preparazione alla 49a Settimana sociale che si terrà in ottobre a Taranto sui temi della transizione ecologica, del lavoro e dell'economia sostenibile.Proprio Gubbio, in questi primi giorni di settembre, sta ospitando l'International summer school di Economy of Francesco, con una trentina di giovani economisti arrivati da tutto il mondo che stanno approfondendo i temi dell'economia nell'età dei beni comuni, alla presenza di autorevoli docenti ed esperti.L'incontro del 3 settembre sarà introdotto da Francesca Di Maolo, coordinatrice della commissione regionale per i Problemi sociali e il Lavoro della Conferenza episcopale umbra (Ceu); interverranno Luigino Bruni - direttore scientifico di Economy of Francesco (Eof), economista e storico del pensiero economico, con interessi in filosofia e teologia, personaggio di rilievo dell'economia di comunione e dell'economia civile -, Valentina Rotondi, giovane ricercatrice, economista, tra i coordinatori di Eof e Paolo Santori, economista e dottore di ricerca alla Lumsa, anche lui membro del coordinamento di Eof. Le Chiese diocesane dell'Umbria, dunque, intendono vivere e offrire un momento di approfondimento sui temi dell'ambiente, della custodia del Creato, del lavoro, della promozione umana e della loro profonda connessione. segue

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