City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Salute

(CIS) – Perugia mar.- - "Nel 2018 l'Umbria è stata la terza regione italiana con l'incidenza più bassa dei casi di morbillo, pari a 5,7 su un milione di abitanti, contro la media nazionale del 41,8. Un risultato importante, certificato dal ministero della Salute, raggiunto grazie all'aumento delle coperture vaccinali che nella nostra regione sono ampiamente sopra la soglia di sicurezza del 95 per cento". Lo ha reso noto l'assessore regionale alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare, Luca Barberini, dopo la pubblicazione, da parte dell'Istituto Superiore di Sanità, del rapporto sulla sorveglianza integrata sui casi di morbillo, con dati riferiti alle singole regioni. "Dal 1 gennaio al 31 dicembre 2018 – ha spiegato Barberini – sono stati soltanto cinque i casi di morbillo, tutti confermati in laboratorio. Si tratta di casi isolati, di cui due infettati fuori dall'Italia. Un dato molto positivo, considerato che nel 2017 erano stati 78, che colloca la nostra regione fra le tre migliori d'Italia, dopo la Provincia autonoma di Trento e la Sardegna. Tale risultato è legato alle ottime coperture dei vaccini obbligatori, nei bambini nati negli ultimi anni, che garantiscono l'immunità di gregge ed evitano il diffondersi di una malattia che può avere conseguenze gravi per la salute". L'assessore ha fatto quindi il punto sulle vaccinazioni infantili in Umbria: "Per i bambini nati dal 2012 al 2016, le coperture vaccinali per Esavalente (polio, difterite, tetano, pertosse, epatite b, emofilo) e Trivalente (morbillo, parotite e rosolia) sono tutte sopra la soglia di sicurezza, raccomandata dalla Organizzazione mondiale della sanità. Ancora una volta, la nostra regione si conferma tra quelle con la copertura più ampia e tra le poche in Italia che superano il tetto del 95 per cento proprio per il morbillo". segue

(CIS) - Città di Castello mar. – E' stato inaugurato oggi il nuovo blocco parto (dopo quella della potenziata radioterapia) dell'ospedale di Città di Castello, dotato di due sale parto e di una sala operatoria, nel quale sarà possibile usufruire del parto in acqua, del parto attivo e della partoanalgesia. Erano presenti Andrea Casciari Direttore Generale della Usl Umbria 1, Luciano Bacchetta Sindaco di Città di Castello, Catiuscia Marini Presidente della Regione Umbria, Luca Barberini Assessore Regionale Salute Coesione Sociale e Welfare, Silvio Pasqui Direttore dell'Ospedale di Città di Castello, Donatello Torrioli Responsabile della Ostetricia e Ginecologia. "L'apertura del nuovo blocco parto è frutto di un investimento di 743 mila euro – ha sottolineato Andrea Casciari – che ha consentito l'adeguamento strutturale ed impiantistico dell'intera area. Si tratta di una delle azioni prioritarie che l'Azienda ha perseguito per al mandato della Regione sulla riorganizzazione della rete dei Punti Nascita. Con questo intervento di ristrutturazione siamo in grado di conciliare perfettamente le esigenze accrescere l'umanizzazione dell'assistenza ed elevare allo stesso tempo i livelli di sicurezza degli interventi nel percorso nascita. Infine, la presenza di una sala operatoria, dotata delle apparecchiature più evolute, dedicata alle urgenze ostetriche ed ubicata nello stesso piano, permetterà fornire una risposta più tempestiva ed adeguata alle situazioni di emergenza". segue

(CIS) - Ancona, mar. - "Sono giornate particolari in cui le iniziative sono tantissime e il desiderio sarebbe quello di partecipare a tutte. Oggi sono contento di essere qui".Lo ha detto il presidente della Regione Marche questa mattina al l'Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti dove, in occasione dell'8 marzo, sono in corso gli "Open Days in rosa", visite gratuite di prevenzione per promuovere la salute delle donne. "La tappa che segniamo oggi – ha proseguito Ceriscioli - fa parte di un cammino estremamente positivo frutto di un grande impegno. Il principio è semplice. Possiamo spendere i nostri soldi per una cosa fatta bene o fatta male: spesso ci costa uguale. Il farla bene quindi, non è solo un fatto dispesa ma soprattutto di volontà, di voler lavorare in un modo nuovo, diverso, in grado di offrire di più: una qualità superiore, un'attenzione maggiore, un accompagnamento della persona in tutto quello di cui necessita. Preoccupandosi e occupandosi di tutti gli aspetti. Il tumore al seno per esempio è una patologia prevalentemente femminile, ma può colpire anche gli uomini e l'impatto con la malattia non è certamente lo stesso, sia negli aspetti psicologici che nel percorso di cura. Prendersi in carico in modo integrale della persona, considerandola come individuo, è quello che sta facendo in questa struttura. Questo è un paradigma importante certamente nel percorso della Brest Unit, ma più in generale può tradursi in un modo di fare sanità, un modo di comportarsi e confrontarsi con le persone. segue

(CIS) – Perugia-Assisi feb. - Si rinnovano le apparecchiture tecnologiche dell'Ospedale di Assisi, grazie alla donazione di un nuovo tomografo computerizzato (TC) di ultima generazione da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia. L'atto di donazione è stato siglato questo pomeriggio a Palazzo Graziani, sede della Fondazione, dal Presidente Giampiero Bianconi e dal Direttore Generale della Asl 1, Andrea Casciari. L'apparecchiatura, che verrà installata presso la Radiologia del presidio ospedaliero di Assisi, ha un valore di circa 400mila euro edè indispensabile per la diagnostica gastroenterologica, oltre che per la diagnostica tradizionale per la stazione ed i follow up dei pazienti oncologici, gli esami di Tc neuro, Dental scan, Moc e Tc osteoarticolare. Inoltre, consente anche la TC cardiologica e cardiovascolare. Ogni anno sono numerosissimi i pazienti che si rivolgono ad Assisi, anche provenienti da altri territori, per usufruire di tali servizi diagnostici e di cura. Già dal 2005, inoltre, Radiologia di Assisi ha stretto una collaborazione con l'Ospedale Torrette di Ancona che invia circa 500 pazienti all'anno per essere sottoposti alla valutazione cardiologica tramite il Calcolo del Calcium Score. segue

(CIS) – Perugia feb. - - "L'ospedale di Norcia verrà riqualificato e reso più sicuro e funzionale di prima, con un investimento di circa 6,5 milioni di euro e un miglioramento di tutte le attività. Entro la fine dell'estate avremo il progetto e poi partirà tutto l'iter per la ricostruzione. Nel frattempo abbiamo previsto e già attivato un potenziamento dei servizi sanitari territoriali per dare risposte efficaci e di qualità ai bisogni di salute dei cittadini, senza lasciare indietro nessuno". Lo ha detto Luca Barberini, assessore alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare della Regione Umbria, in un incontro pubblico con i cittadini di Norcia per illustrare l'evoluzione dei servizi sanitari della città, dopo il terremoto del 2016, presenti anche il direttore generale della Usl Umbria 2, Imolo Fiaschini, e tecnici dell'Ufficio speciale per la ricostruzione della Regione Umbria. "Una volta ricostruito – ha spiegato Barberini – il presidio ospedaliero di Norcia avrà a disposizione 30 posti letto fra area medica, chirurgica e lungodegenza per la gestione della media e bassa complessità. L'area chirurgica sarà dedicata a piccoli interventi, visite ambulatoriali e funzionali alla pre-ospedalizzazione". segue

(CIS) – Perugia feb. - – "Con il protocollo d'Intesa che firmiamo stamani diamo continuità ad un'attività avviata nel 2013 nella nostra regione con l'ufficio scolastico regionale e che, grazie alla collaborazione degli insegnanti opportunamente formati, ci permette di garantire la somministrazione dei farmaci nelle scuole e quindi ai minori": Lo ha affermato l'assessore regionale alla Salute, Coesione sociale e Welfare, Luca Barberini, nel corso della conferenza stampa che si è tenuta in occasione della firma del protocollo d'intesa tra Regione Umbria e Ufficio scolastico regionale per l'Umbria relativo alla somministrazione di farmaci salvavita a scuola. Il protocollo per l'ufficio scolastico regionale è stato firmato dalla dottoressa Sabrina Boarelli. Sono intervenuti il direttore regionale alla Salute, Welfare e Organizzazione risorse umane, Walter Orlandi, i rappresentanti di associazioni di famiglie di minori affette dalle patologie croniche per cui è richiesta la somministrazione di farmaci salvavita a scuola, con le quali è stato condiviso il protocollo d'intesa. "Il protocollo – ha spiegato l'assessore Barberini, come riporta una nota – stabilisce le modalità d'intervento utili a garantire la continuità terapeutica. Gli insegnanti che si prestano lo fanno in modo volontario dietro una formazione adeguata e questo non fa altro che rafforzare la rete di protezione attivata dalla Regione verso i minori nelle nostre scuole. Tutto ciò è possibile grazie alla rete di collaborazione tra le famiglie, il servizio sanitario regionale con i propri operatori e l'ufficio scolastico regionale e tutto il mondo della scuola a cui va un plauso per questo tipo di intervento".  segue

(CIS) – Perugia feb. - Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, le malattie reumatiche costituiscono la prima causa di dolore e di disabilità in Europa. In Italia, circa il 10% della popolazione è colpita da malattie reumatiche e la spesa per la loro cura è di stimabile in 5-6 miliardi di euro. In Umbria sono 90 mila la persone affette da tali patologie, di queste 5mila sono soffrono di artrite reumatoide. Non meno rilevante è la problematica legata alla diagnosi e alla terapia dell'osteoporosi, visto che nella popolazione anziana, le fratture osteoporotiche sono una delle maggiori cause di mortalità. Per affrontare una problematica così gravosa, in Umbria è stata introdotta – e' detto in una nota - una nuova organizzazione assistenziale integrata, tra l'Azienda Ospedaliera di Perugia e la USL Umbria 1, che garantisca l'appropriatezza dei percorsi, verifichi la congruità e la qualità delle prestazioni. Tale nuova organizzazione verrà presentata venerdì 22 febbraio alle ore 15.30 a Palazzo Donnini a Perugia, nel corso di un incontro pubblico, al quale interverranno, tra gli altri, il Rettore dell'Università di Perugia Franco Moriconi, l'Assessore Regionale Salute, Coesione Sociale e Welfare, Luca Barberini, il Direttore Sanitario della USL Umbria 1 Pasquale Parise, il Direttore Sanitario dell'Azienda Ospedaliera Diamante Pacchiarini e il Direttore della Struttura Complessa Interaziendale di Reumatologia, Roberto Gerli. fonte com

(CIS) – Terni feb. - Dopo i consensi riscossi nella sua prima edizione, che ha visto la partecipazione di 80 persone di cui 20 operatori sanitari, all'ospedale di Terni ha preso il via il secondo corso di formazione per "operatori della speranza", un percorso formativo aperto sia a coloro che vogliono prepararsi a svolgere il servizio di volontariato in ospedale, sia agli operatori sanitari (crediti ECM) che vogliono costruire una relazione di aiuto finalizzata a sostenere la persona malata nel rispetto della sua libertà e dei suoi bisogni spirituali. La prima parte di questo secondo corso - come illustra una nota - si divide in nove incontri tra febbraio e aprile che sono finalizzati a fornire le basi teorico-esperienziali, dopodiché per chi intende prestare servizio di volontariato (non per chi già lavora in ospedale) è previsto un periodo di tirocinio di almeno 4 presenze in alcuni reparti. Chi fosse interessato a partecipare è ancora in tempo per iscriversi contattando padre Angelo Gatto ( Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. )o il Centro di Formazione (tel. 0744205090, Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. ). Nel primo appuntamento del corso, che si è svolto l'8 febbraio, sono stati affrontati il ruolo e la missione dell'operatore della speranza. Il prossimo incontro, fissato per il 22 febbraio, invece, tratterà della formazione bioetica ed esperienziale degli operatori. Il primo marzo sarà la volta della salute e della malattia nelle grandi religioni, mentre l'8 marzo sarà affrontato il tema della morte visto dal punto di vista delle religioni. Il 15 marzo sarà dedicato all'umanizzazione delle cure seguendo gli aspetti della speranza e degli ostacoli nelle relazioni di aiuto. segue

(CSI) – Perugia feb. - - "Il riparto del Fondo sanitario nazionale ha assegnato all'Umbria oltre 1 miliardo e 665 milioni di euro per il 2019, quasi 18 milioni di euro in più rispetto al 2018: un risultato straordinario dovuto alla capacità di assicurare servizi e prestazioni di qualità, di garantire tutti i livelli essenziali di assistenza e di mantenere i conti in equilibrio". Lo rendono noto la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini e l'assessore regionale alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare, Luca Barberini, a seguito della riunione della Conferenza delle Regioni, che si è svolta a Roma il 12 e 13 febbraio. "Si tratta di un obiettivo importante – sottolineano – a ulteriore conferma degli ottimi risultati raggiunti dalla sanità umbra, da sempre punto di riferimento per qualità, efficacia e sostenibilità finanziaria. Una premialità importante, proprio in virtù del fatto che l'Umbria anche nel 2019 è tra le sei regioni benchmark, come comunicato recentemente dallo stesso ministero della Salute". "Questo notevole incremento di risorse – concludono Marini e Barberini – consentirà di potenziare il servizio sanitario regionale, di portare avanti la programmazione definita, di sviluppare ulteriormente cure primarie e rete dei servizi territoriali per realizzare una sanità sempre più vicina ai bisogni di salute dei cittadini". fonte com 

(CIS) - Perugia feb. - Il Centro Ospedaliero di Riabilitazione Intensiva (CORI) della Usl Umbria 1, ha acquisito nei mesi scorsi un nuovo sistema robotico per il recupero della funzionalità di mano e braccio nei pazienti colpiti da ictus cerebrale, che lo pone tra i centri di riabilitazione neurologica più avanzati in Italia. "L'acquisto di questa nuova tecnologia, del valore di circa 80 mila euro – ha sottolineato Andrea Casciari Direttore Generale della USL Umbria 1, come si legge in una nota - testimonia la volontà della nostra azienda di potenziare ulteriormente un centro d'eccellenza come il CORI, per offrire ai pazienti i migliori percorsi di riabilitazione attualmente disponibili". Il cuore del robot è un guanto motorizzato in grado di flettere ed estendere le dita della mano ed allenare i movimenti di presa, mentre il peso del braccio può essere parzialmente o totalmente compensato da un supporto dinamico. L'esercizio motorio è sempre associato alla visualizzazione di una simulazione simultanea in 3D, così da stimolare la plasticità neuronale. "Nella riabilitazione dell'ictus – ha affermato il dott. Maurizio Massucci Direttore del CORI - il recupero dell'uso del braccio e della mano paralizzati dopo un ictus cerebrale, con le metodiche riabilitative classiche, è sempre molto lungo e spesso incompleto." segue

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