City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

(Umbria24) - Non aveva neanche iniziato a fare il suo lavoro, un operaio 65enne, morto intorno alle 13 in un cantiere di San Mariano di Corciano. Lui in quel palazzo doveva mettere i vetri alle finestre e, insieme al figlio, che non ha potuto fare niente per salvargli la vita, era andato a vedere la situazione. Aveva ispezionato lo stabile ed era rimontato in macchina, quando ha deciso di risalire per controllare un'ultima cosa. Purtroppo però ha aperto una porta dietro la quale c'era il vuoto.

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(ASCA) - Perugia - E' arrivato nel capoluogo umbro dalla Questura di Latina, che dirigeva dal 2006. Si tratta di Nicolo' Marcello D'Angelo, nato a Trapani nel 1954. Insediatosi il 3 ottobre scorso, ha incontrato stamani i giornalisti. Il questore ha frequentato nel 1972 l'Accademia del Disciolto Corpo delle Guardie di Pubblica Sicurezza, ottenendo il primo incarico alla Questura di Torino dove e' rimasto un anno. Trasferito a Roma nel 1977, e' stato chiamato a ricoprire delicati importanti incarichi, tra cui la direzione di diversi Commissariati di P.S., l'Antiterrorismo e la Squadra Mobile della Questura di Roma.

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(ASCA) - Perugia, 8 ott - ''Lo spaccio di sostanze stupefacenti ormai si susseguono con una frequenza preoccupante: non solo nel capoluogo di regione ma anche nel territorio della fascia appenninica si assiste ad una crescita preoccupante del fenomeno che coinvolge soprattutto giovani e giovanissimi''. La denuncia viene dal consigliere regionale dell'Umbria del Partito democratico Andrea Smacchi, per il quale ''in questo contesto appaiono fuori luogo le polemiche o le prese di posizione incentrate esclusivamente alla spicciola propaganda. Occorre invece affrontare il fenomeno in maniera sinergica, cercando di mettere in campo tutte le possibili energie nel campo della prevenzione del fenomeno''.

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di Stefano Fabbri-ANSA

Firenze, 8 ottobre 2011. C'è chi, trentenne, viene pagato con cinquanta centesimi ad articolo e chi a 50 anni suonati è precipitato in un precariato che pensava di aver superato e ora appare senza ritorno: ora dalla loro parte avranno uno strumento di tutela in più. La "Carta di Firenze", limata e messa a punto nella due giorni fiorentina "Giornalisti e giornalismi" promossa dall'Ordine nazionale dei giornalisti e alla quale hanno partecipato centinaia di giornalisti precari da tutta Italia, prevede che la loro dignità sia garantita attraverso una «equa retribuzione». Ma soprattutto che gli iscritti all'Ordine con ruoli di coordinamento nelle testate non possano utilizzare colleghi le cui condizioni lavorative prevedano compensi inadeguati o far finta di non vedere che un giornalista pensionato sia di nuovo impiegato come autonomo per fare il lavoro che faceva prima. In caso di violazione di queste regole, una volta che la Carta sarà approvata dal Consiglio nazionale dell'Ordine, scatterà l'avvio di un procedimento disciplinare.

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Gli iscritti all'Ordine con ruoli di coordinamento nelle testate non potranno utilizzare colleghi le cui condizioni lavorative prevedano compensi inadeguati o far finta di non vedere che un giornalista pensionato sia di nuovo impiegato come autonomo per fare il lavoro che faceva prima. In caso di violazione di queste regole, una volta che la Carta sarà approvata dal Consiglio nazionale dell'Ordine, scatterà l'avvio di un procedimento disciplinare.

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(ASCA) - Perugia, 6 ott - Cooperazione e competizione. Queste, secondo il rettore dell'Universita' per Stranieri di Perugia, Stefania Giannini, le parole-chiave che possono arricchire di significato il mondo della cultura e dell'istruzione superiore. Il Rettore le ha utilizzate per aprire la relazione di apertura dell'anno accademico 2011/2012, ottantaseiesimo dalla fondazione, cerimonia alla quale sta presenziando il ministro degli Esteri Franco Frattini e nel corso della quale verra' conferita la Laurea Honoris Causa in Sistemi di Comunicazione nelle Relazioni Internazionali a Mohammad Sabah Al-Salem Al-Sabah, Vice Primo Ministro e Ministro degli Esteri dello Stato del Kuwait.

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ASCA) - Roma, 6 ott - ''L'ho sentito ieri e mi ha detto ''non mi aspettavo ma sto ancora male' - ha detto l'avvocato onorevole Bongiorno a 24Mattino su Radio 24 -. Questo ragazzo ha accumulato una tale quantita' di sofferenza che non si sente ancora libero. Cio' fa capire quanto sia stata dura. Risarcimenti? Se la Cassazione dovesse confermare la sua innocenza e' un ragazzo che ha vissuto 4 anni in carcere, 20 ore al giorno in una cella due metri per tre. In questi quattro anni si sarebbe laureato, avrebbe iniziato a lavorare. La quantificazione non sono in grado di dirla, ne dovro' parlare con lui. Ma qualsiasi somma non potra' cancellare questa macchia indelebile''. La Bongiorno ha commentato anche le parole del giudice Pratillo Hellmann, presidente della giuria che ha assolto Amanda e Raffaele, e che ieri ha detto che ''la verita' processuale e' questa ma loro potrebbero anche essere colpevoli'': ''Chi conosce gli atti - ha replicato la legale - sa perfettamente che l'unica prova a carico di Raffaele Sollecito era una prova di dna.

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(ASCA) - Perugia, 6 ott - Il capoluogo dell'Umbria dice ''Basta'', vuol tornare alla normalita' dopo che i tantissimi giornalisti e mezzi televisivi hanno smobilitato. Anche la Procura, con una nota congiunta dei sui massimi vertici, ha in pratica richiesto ''uno stop ai commenti sulla sentenza'' del processo di appello per l'assassinio di Meredith. Ma i titoli dei giornali sono sempre sulla notizia. Il Papa di Amanda, dall'America dice ''non cercatela piu''', mentre un altro giallo sembra venire avanti: sui diari della Knox ci sarebbero accuse indirette nei confronti di un agente che la tormentava e che voleva sempre sapere di sesso. La notizia e' stata smentita anche dai legali della Knox (non si e' mai lamentata...) ma non si esclude che chi e' stato chiamato in causa, possa intraprendere azioni.

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(ASCA) - Perugia, 6 ott - Il primo a finire in carcere per l'omicidio di Meredith Kercher fu Patrick Lumumba, accusato ingiustamente dalla stessa Amanda come autore di quel delitto; dopo 14 giorni di cella e di indagini puntigliose con tanto di testimonianze e riscontri, e' tornato libero. Non c'entrava nulla con quell'omicidio tanto che il suo legale Carlo Pacelli ha chiesto, ma non ottenuto, 514mila euro di risarcimento. La Corte di Cassazione, ha stabilito in soli 8 mila euro quella ingiusta detenzione, ma quei soldi non sono ancora arrivati. La difesa del giovane calunniato ha presentato ricorso alla Corte Europea e Strasburgo si dovra' pronunciare.

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Mercoledì 05 Ottobre 2011 11:46

CONFERENZA STAMPA DI AMANDA KNOX A SEATTLE

Non ho fatto quello di cui mi accusano, sono innocente, finita in carcere ingiustamente. La corte di Appello di Perugia se ne e' convinta e sono stata liberata.

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