City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

(CIS) – Bastia Umbra set.- Le attività formative in ambito medico scientifico riprendono dopo la pausa estiva, all'auditorium Minerva di Bastia Umbra dell'azienda S&R farmaceutici Spa. "L'Ostetrica nella protezione dell'allattamento al seno: solo un nutrimento?", sarà il tema attorno a cui ruoterà l'incontro in programma sabato 9 settembre rivolto a medici chirurghi dell'area pediatrica, ginecologica e ostetrica. L'inizio è previsto alle 9.10 con l'introduzione del professore Antonio Lanzone, direttore dell'Istituto di clinica ostetrico e ginecologica dell'Università Cattolica del Sacro cuore di Roma. Due le sessioni previste, la prima, relativa all''Allattamento al seno e benessere materno-neonatale', vedrà gli interventi - e' detto in una nota Avinews -  del dott. Patrizia Messina, direttore didattico del Corso di laurea in Ostetricia al Dipartimento di scienze ginecologiche ostetriche e perinatologiche dell'Università 'Sapienza', Policlinico Umberto I di Roma, che esporrà il ruolo dell'ostetrica nell'allattamento materno e nella prevenzione delle sue complicanze; del professore Ettore Palma, responsabile scientifico del corso e ricercatore dirigente dello stesso Dipartimento, che spiegherà 'dalla flora batterica al microbiota: cosa è cambiato?'; della professoressa Nadia Recine, dirigente medico responsabile del Centro diagnosi e terapia della patologia del basso tratto genitale del Dipartimento di scienze ginecologiche ostetriche neonatologiche dell'Università 'Sapienza', Policlinico Umberto I di Roma, che esporrà 'L'ecosistema vaginale ed il suo cammino di patobiosi. Le vie del ritorno all'eubiosi'. segue

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(CIS) – Ancona, set.- La recente normativa, che ha reso obbligatori 10 tipologie di vaccini per i minori di età compresa tra 0 e 16 anni, considerate le varie norme di settore che forniscono indicazioni sulle vaccinazioni per i soggetti a rischio, compresi gli operatori sanitari, ha obbligato l'Azienda Sanitaria Unica Regionale della Marche(ASUR), sulla base della Legge 119/2017 recante disposizioni in materia di prevenzione vaccinale, ad attivare un percorso, attraverso un gruppo tecnico, con l'obiettivo di mettere in campo quanto necessario per ottenere una adeguata copertura vaccinale negli operatori sanitari. L'ASUR partendo dalle norme in materia di salute e sicurezza degli addetti nei luoghi di lavoro, procederà alla stesura di specifiche disposizioni volte alla tutela personale sanitario e degli utenti. Intenzione della Direzione Generale dell'Azienda - spiega  una nota - è quella di realizzare una attiva e costante sorveglianza negli operatori sanitari dipendenti, partendo dal documento di valutazione del rischio biologico, per arrivare alla identificazione della tipologia di vaccinazioni da richiedere al personale qualora non immunizzato dalla malattia naturale. segue

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(CIS) – Senigallia ago. - Un caso di morbillo di una ostetrica del reparto di Ostetricia e ginecologia non vaccinata, assente dal lavoro per malattia dal giorno 20, è stato segnalato il 25 agosto e la direzione sanitaria dell'Ospedale di Senigallia hanno a sua volta segnalato al Servizio ISP – Malattie Infettive del Dipartimento di Prevenzione che ha subito avviato l'indagine epidemiologica con l'ausilio della direzione medica dell'Ospedale. Vista la necessità di ricostruire rapidamente i contatti avuti dalla ostetrica malata nei probabili giorni di incubazione della malattia, è stato costituito un primo gruppo di lavoro - spiega una nota - con la partecipazione dei medici del Dipartimento di Prevenzione, la direzione infermieristica per turni operatori, Pronto soccorso, Direzione medica ospedaliera, divisione ostetricia e pediatria. Secondo le procedure dettate dalle circolari del Ministero della Salute, sono state contattate telefonicamente le donne che risultavano aver avuto potenzialmente contatti per informazione, disponibilità telefonica per eventuali perplessità o dubbi, verifica anamnestica dello stato immunitario ed invito a vaccinazione per i suscettibili, precauzioni da adottare e invito a presentarsi il giorno successivo in Pediatria. segue

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(CIS) – Perugia ago. - "Le Usl dell'Umbria invieranno a casa delle famiglie con figli fino a 16 anni i certificati che attestano lo 'stato di adempienza vaccinale', rispetto agli obblighi previsti dalle nuove norme in materia di vaccini, necessari per l'ammissione a scuola": lo ha reso noto l'assessore regionale alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare, Luca Barberini, evidenziando che "l'obiettivo è attuare una strategia comune su tutto il territorio regionale, facilitando famiglie, Comuni, istituzioni scolastiche e sanitarie, per consentire a tutti i bambini e ragazzi umbri di frequentare asili nido, scuole materne e dell'obbligo"."Questa scelta – ha spiegato Barberini – è stata definita in maniera condivisa con le Usl, rappresentanti dei Comuni e dell'Ufficio scolastico regionale". "Saranno circa 120mila le lettere da recapitare e l'invio avverrà in due fasi secondo le scadenze previste dal cosiddetto decreto vaccini per la presentazione dei documenti che provano l'adempimento dell'obbligo vaccinale. Entro il 10 settembre saranno spediti i certificati che attestano la regolarità delle vaccinazioni dei bambini fino a 6 anni, mentre entro il 31 ottobre verranno inviati ai ragazzi fino a 16 anni. Chi volesse ottenere subito la documentazione può comunque recarsi nei vari distretti e richiederla. Chi non dovesse riceverla, sa di essere in regola e intende iscrivere il proprio figlio al nido o alla materna, può ottenerla immediatamente andando nel distretto di riferimento oppure può ricorrere all'autocertificazione e presentarla successivamente. segue

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(CIS) – Perugia ago. - - Si è impegnato ad effettuare una ricognizione sulle risorse giornalistiche che lavorano presso le Aziende Ospedaliere di Perugia e Terni e nelle ASL 1 e 2 dell'Umbria, l'assessore regionale alla sanità Luca Barberini che ha incontrato la presidente ASU Marta Cicci, il consigliere ASU Marco Baruffi e la presidente del GUS DonatellaBinaglia per aprire un confronto sullo stato della categoria nel comparto sanitario. L'annuncio in una nota dell'Asu. "E' stato un tavolo proficuo – hanno detto i due Presidenti – in cui è emersa la volontà di confrontarsi in maniera costruttiva e di impegnarsi reciprocamente, allo scopo di instaurare un rapporto diretto tra sindacato dei giornalisti e settore sanitario. Settore che al pari degli altri necessita di una attività di informazione completa e utile che metta il cittadino nelle condizioni di essere informato sui servizi e sulle eccellenze dei molteplici reparti in cui sono articolate le Aziende ospedaliere e le Aziende sanitarie locali. L'informazione rimane un elemento strategico specialmente nel settore della salute dove il cittadino ha l'esigenza di essere tenuto al corrente sulle tipologie e sulla qualità delle cure erogate". Sulla base della ricognizione delle risorse giornalistiche disponibili verrà riconvocato il tavolo di confronto per individuare, specialmente in relazione all'Azienda Ospedaliera di Perugia, le possibili modalità di assegnazione di nuovi incarichi. fonte com

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(CIS) – Perugia ago. - - Sono stati definiti anche con i comuni di Terni, Spoleto e Gubbio, capofila delle rispettive zone sociali, gli accordi di collaborazione con la Regione Umbria che consentiranno l'attuazione, nei vari territori, di servizi innovativi nel settore del welfare, attraverso l'utilizzo di fondi europei del Por Fse 2014-2020, per la prima volta dedicati a interventi per l'inclusione sociale e la lotta alla povertà. In particolare - e' detto in una nota - , al comune di Terni (capofila zona sociale n.10) sono stati assegnati oltre 3,3 milioni di euro, a quello di Spoleto (capofila zona sociale n. 9) circa 1,2 milioni e a quello di Gubbio (capofila zona sociale n.7) quasi 1,4 milioni di euro. Nei giorni scorsi, erano stati approvati accordi simili anche con i comuni di Foligno (capofila zona sociale n.8, assegnati quasi 2,5 milioni di euro), Assisi (capofila zona sociale n.3, circa 1,6 milioni di euro), Marsciano (capofila zona sociale n.4, oltre 1,4 milioni di euro), Panicale (capofila zona sociale n.5, circa 1,4 milioni di euro), Orvieto (capofila zona sociale n.12, oltre 1 milioni di euro), Città di Castello (capofila zona sociale n.1, oltre 1,9 milioni di euro) e Narni (capofila zona sociale n.11, circa 1,3 milioni di euro). Nelle prossime settimane, verranno siglate intese anche con i comuni di Perugia e Norcia, sempre in qualità di capofila delle rispettive zone sociali. segue

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(CIS) – Perugia ago. - - "Dal 2018 verrà ampliata la fascia di popolazione femminile umbra chiamata ad effettuare lo screening, con il test Hpv, per la prevenzione del tumore della cervice uterina, coinvolgendo anche le donne fra i 30 e i 34 anni e non più soltanto quelle fra i 35 e i 64, passando così da 200mila a 225mila persone interessate": lo rende noto l'assessore regionale alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare, Luca Barberini. "La Regione Umbria – spiega l'assessore – punta sulla prevenzione della salute delle donne, con esami più mirati e appropriati nella ricerca del Papilloma virus umano, che rappresenta la causa principale di cancro al collo dell'utero. In pratica, il test Hpv primario, che consente di identificare in maniera certa l'eventuale presenza di questo virus, verrà offerto a tutte le donne fra i 30 e i 64 con chiamata ogni cinque anni, mentre le ragazze fra i 25 e i 29 anni continueranno ad effettuare lo screening con il Pap-test ogni tre anni. Ovviamente, resta garantito il percorso d'urgenza nel caso si manifestino sintomatologie particolari". "L'obiettivo – sottolinea Barberini – è potenziare la prevenzione del carcinoma della cervice uterina, visto che la diagnosi precoce è l'arma più efficace per combatterlo e lo screening organizzato rappresenta il principale fattore di riduzione dell'incidenza di tale neoplasia e della mortalità ad essa collegata. segue

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(CIS) – Perugia ago. - - "La Regione Umbria è vicina alle persone con disabilità, con l'obiettivo di costruire un modello di assistenza innovativo e integrato con il territorio, capace di dare risposte adeguate a chi è più fragile: realtà come il Centro Speranza di Fratta Todina, costituiscono un esempio da seguire". Lo ha affermato l'assessore regionale alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare, Luca Barberini, visitando stamani la struttura sanitaria e socio-sanitaria per l'età evolutiva, accreditata dalla Regione Umbria, che dal 1984 offre servizi diagnostici, riabilitativi, educativi, percorsi di crescita e inclusione sociale per il benessere psicofisico di bambini e adulti con disabilità. "Ho voluto visitare questa realtà – ha detto Barberini incontrando operatori e ospiti del Centro, presenti i sindaci di Fratta Todina e Deruta, Giuliana Bicchieraro e Michele Toniaccini, come riporta una nota – per conoscerla personalmente ed esprimere la vicinanza delle istituzioni a chi si occupa di accogliere chi è più in difficoltà. Ho trovato una struttura all'avanguardia e di qualità, segnata da grande competenza, umanità e professionalità, ben integrata con il territorio e la comunità. Un elemento importante, in un momento in cui i bisogni aumentano ed è difficile riuscire a trovare risposte adeguate per tutti".  segue

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(CIS) – Perugia ago. - Il nuovo Accordo integrativo regionale sulla riorganizzazione della Medicina generale e Continuità Assistenziale nell'arco delle 24 ore insieme al Piano regionale sulle cronicità saranno presentati domani mattina, mercoledì 2 agosto, alle ore 11, nel corso di una conferenza stampa che avrà luogo nella Sala Giunta di Palazzo Donini a Perugia. All'iniziativa parteciperanno la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, l'assessore regionale alle politiche sanitarie, Luca Barberini, il direttore generale Walter Orlandi ed i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali interessate. fonte com

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(CIS) – Fano, lug. - Il Blocco operatorio e il Polo endoscopico del presidio ospedaliero Santa Croce di Fano sono stati inaugurati nel pomeriggio. I nuovi servizi sono collocati al piano seminterrato del padiglione C, all'interno di un'area completamente riqualificata, con una riorganizzazione complessiva degli spazi, il rinnovo delle finiture e dell'impiantistica. L'investimento di 5 milioni e 300 mila euro è stato sostenuto con i fondi della Regione Marche e la collaborazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano per quanto riguarda in particolare, le attrezzature. La Regione ha garantito 4 milioni e 690 mila euro (comprese la strumentazione sanitarie del blocco operatorio), mentre la Fondazione, con 610 mila euro, ha sostenuto un terzo della spesa relativa alle apparecchiature del polo endoscopico. Dal 2011 la Fondazione ha garantito, al presidio ospedaliero di Santa Croce, l'acquisto di strumentazione tecnologica per circa 1 milione e 500 mila euro. Il nuovo blocco operatorio è costituito di tre sale e da ampi locali accessori per una superficie totale di 1.400 metri quadri. Ospita le attività chirurgiche di senologia, urologia, oculistica, otorinolaringoiatria, ostetricia e ginecologia, odontostomatologia, dermatologia, chirurgia, ortopedia e anestesia per i cateteri venosi centrali. segue

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