City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

(CIS) – Perugia mar. - Affrontare il tema dell'innalzamento dell'età materna, soprattutto in relazione alla prima gravidanza, analizzando sia le cause socio-economiche del fenomeno che il supporto che la medicina moderna può offrire in tali situazioni. E' con questo obiettivo che il Soroptimist International Club Perugia ha organizzato per giovedì 23 marzo, a partire dalle ore 16.30 presso l'Aula Magna "Paolo Larizza" del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell'Università degli Studi di Perugia (piazzale Gambuli, 1) il convegno "Essere madre nel terzo millennio: riflessioni socio-economiche a partire dalla scienza medica"."Tutti gli studi recenti – spiega Gabriella Agnusdei, Presidente del Soroptimist International Club Perugia - dimostrano che il ritardo della maternità è ormai un fenomeno sociale spesso legato al fatto che le donne decidono di rimandare la scelta procreativa per poter realizzare i propri progetti di vita. L'innalzamento del livello di istruzione, l'inserimento nel mondo lavorativo, la ricerca di una maggiore stabilità economica, lo sviluppo della carriera professionale possono essere tutti motivi che spingono le donne a rimandare la decisione di mettere al mondo un figlio spesso senza tener conto della propria età biologica che, a volte, può costituire un problema rispetto a tale scelta".  segue

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(CIS) – Perugia mar. - - Si è tenuto quest'oggi a Palazzo Donini un incontro definito dai partecipanti cordiale e costruttivo che ha visto coinvolti la Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, l'assessore alla Sanità, Luca Coletto, i vertici della sanità regionale, la presidente della Provincia di Terni, nonché sindaco di Amelia, Laura Pernazza, la Giunta comunale di Amelia e la Presidente della commissione sanità dell'assemblea legislativa, Eleonora Pace. Dall'incontro, come detto positivo e soddisfacente, è emersa la rassicurazione che nell'ospedale di Amelia rimarranno attivi i servizi che riguardano il Pronto intervento h12, la riabilitazione cardiologica, la dialisi e le chirurgie di oculistica e dermatologia. Entro il 27 marzo sarà reso operativo il primo modulo dell'Ospedale di Comunità che avrà a disposizione 20 posti letto. Entro il 30 aprile, invece, diverrà operativa la Casa di Comunità che svolgerà i servizi previsti dal decreto ministeriale 77 del 2022, e le prestazioni ambulatoriali già presenti ad Amelia, i prelievi, il Cup e una serie di servizi sociali e socio assistenziali, quest'ultimi svolti in collaborazione con il Comune di Amelia. segue

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(CIS) – Perugia mar. – "A Spoleto un uomo di 70 è morto dopo essere arrivato con un infarto all'ospedale perchè non c'era disponibile il cardiologo, nonostante il San Matteo degli infermi sia almeno sulla carta un Dea di Primo livello. Quanto accaduto è semplicemente inqualificabile. Non entriamo ovviamente nel merito di questioni mediche, ma è evidente che senza una guardia cardiologica h24 non può esistere alcun ospedale. Che se ne dica, senza cardiologo h24 non esiste Terzo Polo, non esiste la garanzia di una salute come fondamentale diritto per i cittadini del territorio. E questo episodio lo testimonia". Lo si legge in una nota del M5S a firma di Thomas De Luca che ha preannunciato una interrogazione all' Assemblea regionale. "Non ci fidiamo della visione della Regione sulla sanità in Umbria, sempre più devastata e disastrata. Ma ci siamo detti disponibili a un confronto sul tema del Terzo Polo ospedaliero – continua la nota - , consapevoli che per mantenere aperti i nostri nosocomi serve creare sinergia con Foligno e la Valnerina. Sul diritto alla salute dei cittadini il MoVimento 5 Stelle non arretrerà di un millimetro. Regione ed Asl non hanno più scuse: rimanere senza cardiologia h24 è semplicemente inaccettabile. Il tempo delle attese e dei "faremo" è scaduto." abstract fonte com

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(CIS) – Perugia mar.- Un trattamento degli stati di dipendenza, quindi non terapeutico, o che possa essere ceduto dai pazienti in trattamento a terzi, provocandone gravi danni alla salute: con questa finalità, su proposta dell'assessore alla Salute, Luca Coletto, la Giunta regionale dell'Umbria ha approvato un atto con il quale si impone la necessità di potenziare l'azione di prevenzione e contenimento del rischio clinico associato all'utilizzo dei farmaci oppioidi, anche attraverso l'ampliamento dell'apertura dei Servizi per le dipendenze nei giorni prefestivi e festivi, proprio per garantire le attività di somministrazione di questi farmaci direttamente negli ambulatori."Anche alla luce di recenti fatti di cronaca che hanno coinvolto soggetti che avevano assunto un mix di metadone ed altre sostanze - ha detto l'assessore come si legge in una nota – abbiamo ritenuto opportuno che nei giorni festivi e prefestivi, quindi sabato e domenica, sia garantita la somministrazione dei farmaci oppioidi almeno in due sedi SerD per ciascun territorio dell'Azienda Sanitaria Locale, attraverso opportune soluzioni organizzative, incluso l'eventuale ricorso alla pronta disponibilità e alla telemedicina". "Già con una delibera del 2020 – ha proseguito Coletto – sono state fornite indicazioni per evitare i rischi associati alla prescrizione e all'affidamento di farmaci oppioidi da parte dei Servizi per le dipendenze delle Aziende USL. segue

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(CIS) – Ancona, feb.- La Regione Marche, nell'ambito della Programmazione degli interventi in favore di "anziani non autosufficienti" e della "disabilità gravissima", ha messo a disposizione 5 milioni e 550 mila euro di fondi nazionali e regionali per realizzare gli interventi, disciplinando l'utilizzo dei fondi regionali."Una notevole mole di risorse – ha affermato il vicepresidente e assessore alla Salute e Servizi Sociali, Filippo Saltamartini – che abbiamo deciso di attingere dai fondi del Programma Operativo Complementare - POC Marche 2014/2020 con lo scopo di integrare le risorse del Fondo nazionale e regionale per la non autosufficienza e aumentare il numero di beneficiari. La somma stanziata – spiega una nota - sarà messa a disposizione per avviare le procedure territoriali da parte degli Ambiti territoriali sociali e realizzare progressivamente i Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali LEPS." Per quanto concerne gli Anziani non autosufficienti è previsto un Assegno di cura, cioè un intervento rivolto ad anziani ultrasessantacinquenni non autosufficienti che consiste in un contributo mensile di importo pari a 200 euro. Sarà erogato dagli ATS sulla base di graduatorie predisposte a seguito di appositi avvisi pubblici. Altro intervento – continua la nota - è il Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD), gestito dai Comuni o dagli Ambiti Territoriali Sociali e rivolto unicamente ad anziani parzialmente o totalmente non autosufficienti.  segue

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(CIS) – Perugia feb.- Afas aderisce con tutte le sue farmacie e la Parafarmacia, alla 23/a Giornata di Raccolta del Farmaco che si svolge per tutta la settimana e fino al 13 febbraio 2023. Grazie al progetto lanciato da Banco Farmaceutico e supportato da farmacisti e volontari, i clienti potranno acquistare un farmaco da banco da donare a chi ha bisogno. I medicinali saranno ritirati da una delle oltre 1.800 realtà socio-assistenziali convenzionate con Banco Farmaceutico. In Italia sono infatti circa 390.000 le persone che non hanno potuto curarsi per ragioni economiche, e hanno chiesto aiuto – spiega una nota - a una realtà socio-assistenziale. A tal proposito, e con la sua adesione, Afas conferma la sua vocazione di farmacia sociale sempre pronta a scendere in campo al fianco del cittadino e vicino a chi ne ha più bisogno. Banco Farmaceutico nasce nel 2000, quando un gruppo di giovani farmacisti ha sentito la necessità di rispondere ad un problema, fino ad allora, sottovalutato: chi è povero ha bisogno di un lavoro, di un letto, di cibo, di vestiti, ma anche (e spesso in misura superiore) di medicine. Con l'aiuto di Cdo Opere Sociali e Federfarma, tale gruppo ha gettato le fondamenta dell'Organizzazione: da allora, i confini d'azione, inizialmente racchiusi entro la sola provincia meneghina, si sono sviluppati notevolmente.  segue

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(CIS) – Perugia feb. - – "Nessun balletto di direttori, ma un avvicendamento di professionisti che, in un momento estremamente delicato per la sanità nazionale e non solo regionale, punta a garantire ai cittadini risposte alle domande di cura": l'assessore alla Salute della Regione Umbria, Luca Coletto, vuole fare chiarezza relativamente alle notizie diffuse sui ricambi dei direttori delle Aziende e della Sanità regionale. "Occorre ricordare la genesi di tutta vicenda – afferma Coletto come si legge in una nota regionale – ovvero, partire dall'azzeramento dei vertici della sanità regionale a seguito delle indagini della cosiddetta Sanitopoli e la conseguente nomina di commissari straordinari nelle quattro Aziende sanitarie imposte dal Governo nazionale"."Nel 2019 – prosegue - la precedente Giunta regionale è stata costretta dalle note vicende giudiziarie a nominare dei commissari che avessero le caratteristiche dell'estraneità e della terzietà rispetto al sistema sanitario umbro, per garantire la tutela del sistema sanitario regionale. Infatti, i commissari straordinari per definizione, ricoprono un incarico temporaneo, dettato dall'emergenza, fino alla nomina dei direttori generali. Nomina quest'ultima, fatta dall'attuale Giunta regionale nel giugno 2020". segue

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(CIS) – Perugia feb. -– Martedì 7 febbraio, alle ore 12, nella sede della Regione Umbria del Broletto a Perugia, (Sala convegni/terzo piano), è in programma una conferenza stampa per illustrare l'attività dei Registro Tumori. Interverranno l'assessore alla Salute, Luca Coletto, il direttore regionale, Massimo D'Angelo, l'amministratore di Punto Zero, Giancarlo Bizzarri, il professor Fabrizio Stracci dell'Università di Perugia. L'annuncio in una nota regionale. Fonte com

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(CIS) – Perugia 1 feb. - L'Università degli Studi di Perugia e la Fondazione per la Ricerca sul Diabete ETS (DRF), afferente a Confindustria Perugia, hanno stipulato un Protocollo d'intesa articolato, della durata di 5 anni, rinnovabili, approvato dal Senato Accademico dell'Ateneo e dal Comitato Esecutivo della DRF. Grazie alla piena disponibilità del Magnifico Rettore dell'Ateneo Perugino, Prof. Maurizio Oliviero, e in forza del Protocollo d'intesa, la Fondazione, presieduta dal Prof. Riccardo Calafiore potrà contare sul prestigioso supporto scientifico e istituzionale dell'Università. Ne ha dato notizia l'ufficio stampa dell'Ateneo. Il Protocollo vedrà i due Enti impegnati a lavorare sulla ricerca scientifica in campo diabetologico, con la specifica finalità di sviluppare modelli innovativi di terapia radicale, su base cellulare e molecolare, del diabete mellito di tipo 1 (insulino-dipendente). Sebbene già in passato – spiega la nota - le due Istituzioni avessero sottoscritto piani di collaborazione, in questa circostanza si tratta di un'alleanza strutturale e ben codificata dal Protocollo, con la partecipazione diretta dei membri istituzionali delle due Parti alla implementazione di una ricerca iniziata da quaranta anni, presso il Laboratorio per i Trapianti Cellulari Endocrini ed Organi Bioibridi (LICEOB) dell'Università di Perugia, che fu fondato nel 1987 dal prof. Calafiore, e che si avvale di collaborazioni e supporti internazionali. segue

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(CIS)- Spoleto gen. - "Dai dati di cui siamo entrati in possesso grazie all'operato del consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca, abbiamo fondati motivi per ritenere una grave responsabilità della regione sulla chiusura del punto nascite di Spoleto". Così la deputata del Movimento 5 Stelle, Emma Pavanelli, ha annunciato di aver depositato un'interrogazione al Ministero della salute. "Il punto nascite di Spoleto – si legge in una nota della deputata - rappresenta un presidio indispensabile per la cittadinanza, soprattutto in considerazione del fatto che il nosocomio spoletino, numeri alla mano, è un punto di riferimento di un'ampia zona disagiata. Purtroppo, dopo l'epoca covid, l'attività non è stata più riaperta e quella che doveva essere una chiusura provvisoria, è diventata definitiva. È forte il sospetto che la decisione del Ministero sia stata presa sulla base di un'errata richiesta da parte della Regione. In particolare, sembra che non siano state rispettate le condizioni previste dal protocollo ministeriale oltre che la mancanza di documenti essenziali per la predisposizione della richiesta di deroga: dati e informazioni errate che hanno inficiato la valutazione da parte del Comitato Percorso Nascita nazionale. Ho chiesto pertanto al Ministero di fare luce su tale vicenda e su eventuali responsabilità della Regione, chiedendo una rivalutazione in merito alla possibilità di riaprire il presidio nascite spoletino basata su dati reali e non su quelli probabilmente errati forniti dalla Regione". Fonte com abstract

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