City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

(CIS) – Perugia mag. - Domenica a "porte aperte", rispettando tutte le misure di distanziamento sociale e di igienizzazione disposte e cosi' i parroci e volontari parrocchiali si sono rimboccati le maniche per tutta la settimana affinché i fedeli potessero partecipare alle celebrazioni eucaristiche domenicali (si ricorda comunque non più di 200 persone ad ogni messa), scegliendo in molti casi di celebrarle all'esterno delle chiese. Le chiese riaperte quindi e a Perugia è il caso delle parrocchie di San Giovanni Apostolo, nel quartiere di Ponte d'Oddi e Montegrillo, e di Santa Maria in Case Bruciate. La prima parrocchia è animata dai frati Minori francescani e guidata dal parroco padre Francesco Bonucci, cappellano del Carcere, dove la messa domenicale di oggi si è tenuta "in discesa", per la caratteristica pendenza del piano stradale del parcheggio antistante la chiesa. Non poteva mandare all'aperto, accanto all'altare, la statua della Beata Vergine Maria, molto venerata in questa comunità parrocchiale dove ogni anno, l'ultima domenica di maggio, si svolge in suo onore una festa molto partecipata e sentita dalla popolazione. A Case Bruciate - e' detto in una nota - , le celebrazioni eucaristiche mattutine (ore 9 e 12), si sono tenute nell'area adiacente ai locali dell'oratorio, ben allestita dai volontari coordinati dal parroco don Riccardo Pascolini, direttore dell'Ufficio diocesano per la pastorale universitaria. L'intera Unità pastorale guidata da don Riccardo, con i suoi confratelli don Calogero Di Leo e don Gaetano Romano, è l'insieme di tre parrocchie cittadine con 10mila abitanti e con non pochi studenti universitari fuori sede (S. Maria in Case Bruciate, San Donato all'Elce e Sant'Agostino in Porta S. Angelo) di cui fa parte anche la chiesa dell'Università degli Studi molto frequentata la domenica. In tutte le quattro chiese di quest'Unità pastorale, grazie al lavoro di cinquanta volontari, da oggi possono essere celebrate le messe a "porte aperte".  segue

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(CIS) – Perugia mag. - Questi i dati al momento disponibili e aggiornati alle ore 8 di domenica 24 maggio: complessivamente 1.430 persone (invariato) in Umbria sono risultate positive al virus Covid-19, gli attualmente positivi sono 61 (-6). I guariti sono 1.294 (+5); risultano 8 clinicamente guariti (-3); i deceduti sono 75 (+1). Dei pazienti positivi attualmente sono ricoverati in 17 (invariato); di questi 2 (invariato) sono in terapia intensiva. Le persone in isolamento domiciliare sono 477 (-29), sempre alla stessa data risultano 21.998 (+132) persone uscite dall'isolamento. Nel complesso, entro le ore 8 del 23 maggio, sono stati effettuati 63.700 tamponi (+708). I pazienti clinicamente guariti sono quelli che, dopo aver presentato manifestazioni cliniche come febbre, rinite, tosse, mal di gola e, nei casi più gravi, polmonite con insufficienza respiratoria, diventa asintomatico, clinicamente guarito, pur risultando ancora positivo al test per la ricerca di SARS-CoV-2. In questo caso, pur non essendo più necessario il ricovero, il paziente non può ritornare alla vita di comunità perché ancora con una carica virale elevata. Il paziente ufficialmente guarito invece, è colui che risulta negativo in due test consecutivi, effettuati a distanza di 24 ore uno dall'altro. Maggiori dati e tutte le notizie relative all'emergenza coronavirus sono consultabili su www.regione.umbria.it/coronavirus in cui è stata attivata una dashboard (https://coronavirus.regione.umbria.it/) che fornisce tutti i dati in merito all'evoluzione del Covid-19 in Umbria. Fonte com abstract

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Coronavirus/Umbria: aumentano guariti (+5) due in T.I. (invariato); aumentano tamponi (+708)
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CIS) – Perugia mag. - A seguito degli episodi di assembramento dei giovani della movida, che si sono verificati nei pressi di alcuni locali del centro storico nei giorni scorsi, il Comune di Perugia ha emanato oggi sabato 23 maggio l'ordinanza 641 con la quale stabilisce la chiusura dalle ore 21 fino alle ore 6 del giorno successivo delle attività artigianali, delle attività commerciali in sede fissa e su aree pubbliche, delle attività di vendita a mezzo distributori automatici, nonché dei pubblici esercizi, operanti nella zona del Centro Storico e di Fontivegge (zona stazione ferroviaria dove si sono avuti tafferugli con giovani) fatta eccezione per le attività di ristorazione tipologia A, e per le attività assimilabili alle predette, a partire dalla data odierna e per tutte le successive giornate di venerdì, sabato e domenica, nonché nei giorni festivi e prefestivi delle prossime settimane, fino al 7 giugno prossimo. Di fronte al mancato rispetto delle norme di contenimento dell'emergenza sanitaria verificatesi, in una riunione del Coc della Protezione Civile comunale, con il Sindaco Andrea Romizi e il Comitato per la Sicurezza e l'Ordine Pubblico, è stata decisa la chiusura suddetta. I pubblici esercizi di ristorazione - spiega una nota - per i quali non vige il limite orario sopra indicato, sono comunque obbligati a osservare rigorosamente l'obbligo di servizio al tavolo onde assicurare il dovuto distanziamento tra utenti. Vietata la vendita per asporto da parte delle medesime attività sopra individuate, mentre è fatta salva la vendita con consegna a domicilio. Negli stessi orari (dalle 21- alle 6.00), è vietata anche la vendita e il consumo di bevande alcoliche e superalcoliche, nonché l'utilizzo di contenitori in vetro ed alluminio, nelle aree pubbliche o aperte al pubblico, dalla data odierna e per tutte le successive giornate di venerdì, sabato e domenica, nonché nei giorni festivi e prefestivi delle prossime settimane, fino al 7 giugno 2020. segue

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(CIS) - Ancona, mag. - Non corrisponde a verità il dato riportato oggi dal Corriere della Sera secondo cui la Regione Marche "da un giorno all'altro, ha iniziato a conteggiare e comunicare solo i casi dei pazienti sintomatici". I casi positivi nel territorio della Regione Marche, gli stessi che vengono inseriti quotidianamente nel database predisposto dall'Istituto superiore di Sanità, risultano essere tutti i nuovi casi rilevati con primo tampone positivo, senza distinguere la presenza o meno di sintomatologia, la quale viene valutata attraverso l'indagine epidemiologica.Lo si legge inu na nota della regione Marche diffusa stasera. La percentuale dei casi rilevati dal 10 di maggio al 21 si distribuisce come segue: il 52,6% dei casi rilevati risultano essere da persone asintomatiche (1 su 2 non risulta avere sintomi), il 23,1% dei casi positivi risultano essere da pauci-sintomatici e il 24,4% risultano da persone con sintomatologia lieve sintomatica. Analizzando la distribuzione nel tempo dello stato clinico dei soggetti con primo tampone positivo si rileva la seguente distribuzione - sottolinea la nota -: i soggetti asintomatici dal 15 di maggio risultano essere una media del 66,7% dei casi rilevati, i soggetti pauci-sintomatici dal 15 di maggio risultano essere il 33,32% e i soggetti con indicato stato clinico lieve non si rilevano negli ultimi 7 giorni. Con l'aumento delle guarigioni in un primo momento e poi con la sperimentazione dei test sierologici, a questo percorso diagnostico si sono aggiunti il percorso guariti (verifica del doppio tampone negativo) e il percorso sierologico (verifica dei risultati positivi al test attraverso tampone). fonte com

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Stato clinico dei positivi Covid-19 della Regione Marche: non corrisponde a verità il dato riportato oggi da Corriere della Sera
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(CIS) – Perugia mag. - Le comunità parrocchiali dell'Archidiocesi di Perugia-Città della Pieve si apprestano a ritornare in chiesa la domenica, seppur con un numero limitato di fedeli a seguito del perdurare dell'emergenza sanitaria da Covid-19, per santificare il giorno del Signore riavvicinandosi a Lui nel ricevere il Pane eucaristico. Le chiese parrocchiali sono pronte a celebrare le S. Messe a "porte aperte" nel rispetto delle norme vigenti in materia di sicurezza sanitaria. Domenica 24 maggio, giorno dell'Ascensione del Signore, il cardinale Gualtiero Bassetti presiederà la celebrazione eucaristica a Città della Pieve, trasmessa sulla pagina Facebook: amici dell'oratorio di città della pieve. L'appuntamento è alle ore 10.30, all'aperto, in piazza Matteotti, non molto distante dal Santuario della Madonna di Fatina. Concelebrerà insieme al cardinale Bassetti don Simone Sorbaioli, arciprete e parroco della concattedrale dei Ss. Gervasio e Protasio. Mentre sabato 30 maggio (ore 10), nella cattedrale di San Lorenzo di Perugia, si terrà la Messa Crismale con la partecipazione limitata ai sacerdoti, diocesani e religiosi, ai diaconi, ai seminaristi, a venti rappresentanti delle religiose, a tre rappresentanti del Consiglio pastorale diocesano, a due laici per ogni Unità pastorale e a venti membri dei gruppi e movimenti ecclesiali. La Messa Crismale, che a Perugia si celebra il Mercoledì Santo con la partecipazione di numerosi fedeli, che accompagnano i propri parroci, e dei ragazzi che durante l'anno ricevono il sacramento della Cresima, è la celebrazione in cui i sacerdoti rinnovano la promessa formulata all'ordinazione presbiterale e vengono consacrati gli olii santi. «La Messa Crismale è quasi epifania della Chiesa Corpo di Cristo – la definì, lo scorso anno, il cardinale Bassetti –, festa per tutto il popolo di Dio e per i presbiteri rivestiti del sacramento dell'Ordine, che celebrano la nascita del sacerdozio ministeriale e la loro vocazione ad esso». Fonte com R. L. /

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Il cardinale Bassetti celebra domani l'Ascensione del Signore, a Città della Pieve.
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Il cardinale Bassetti celebra domani l'Ascensione del Signore, a Città della Pieve.
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(CIS) - Ancon/Firenze/Perugia mag.- In considerazione della positiva evoluzione dello stato epidemiologico delle rispettive regioni e vista l'esigenza manifestata da numerosi cittadini residenti nelle zone di confine, la Regione Umbria e la Regione Toscana hanno determinato con ordinanza la possibilità, per i residenti nei comuni di confine, previo accordo tra i rispettivi Presidenti di Regione, di autorizzare la visita a congiunti residenti nei comuni confinanti. "La Regione Marche – afferma il presidente Cerscioli – ha già comunicato formalmente, giorni fa, di essere pronta a firmare le comunicazioni ai prefetti necessarie per rendere operative le ordinanze. Ho già apposto la mia firma, quindi non appena la presidente Tesei della Regione Umbria e il presidente Rossi della Regione Toscana avranno firmato, sarà possibile per i cittadini marchigiani far visita o ricevere la visita dei congiunti residenti nei comuni confinanti delle due regioni".

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Covid-19: Visite ai congiunti dei comuni confinanti di Umbria e Toscana:Ordinanze operative dopo la firma di Tesei e Rossi.
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(CIS) – Roma, mag. - Continua l'impegno del Dipartimento nelle attività di coordinamento di tutte le componenti e strutture operative del Servizio Nazionale della protezione civile. Nell'ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus, a oggi, 23 maggio, il totale delle persone che hanno contratto il virus è di 229.327, con un incremento rispetto a ieri di 669 nuovi casi. Il numero totale di attualmente positivi è di 57.752, con una decrescita di 1.570 assistiti rispetto a ieri.  Il numero complessivo dei dimessi e guariti sale a 138.840, con un +2.120 persone rispetto a ieri. Tra gli attualmente positivi, 572 sono in cura presso le terapie intensive, con una decrescita di 23 pazienti rispetto a ieri. 8.695 persone sono ricoverate con sintomi, con un decremento di 262 pazienti rispetto a ieri. 48.485 persone, pari all'84% degli attualmente positivi, sono in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi. Rispetto a ieri i deceduti sono 119 (ieri erano stati 130) e portano il totale a 32.735. Nel dettaglio regione per regione, i casi attualmente positivi sono 25.630 in Lombardia la regione ch da sola vede 56 deceduti e 441 nuovi casi. I dimessi sono stati 688 e in t.I. i ricoverati -8; 8.025 sono i positivi in Piemonte, 4.570 in Emilia-Romagna, 2.841 in Veneto, 1.766 in Toscana, 1.734 in Liguria, 3.581 nel Lazio, 1.713 nelle Marche, 1.273 in Campania, 1.805 in Puglia, 565 nella Provincia autonoma di Trento, 1.512 in Sicilia, 459 in Friuli Venezia Giulia, 1.168 in Abruzzo, 214 nella Provincia autonoma di Bolzano, 56 in Umbria, 287 in Sardegna, 35 in Valle d'Aosta, 288 in Calabria, 189 in Molise e 41 in Basilicata. Fonte com

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Coronavirus/Italia: dati ancora in calo; i guariti +2.120; i positivi -1.580; scendono deceduti (119)
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Coronavirus/Italia: dati ancora in calo; i guariti +2.120; i positivi -1.580; scendono deceduti (119)
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Coronavirus/Italia: dati ancora in calo; i guariti +2.120; i positivi -1.580; scendono deceduti (119)
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(CIS) - Perugia mag. - "Quanto accaduto 28 anni fa a Capaci è stato il tentativo di voler mettere a tacere un uomo che aveva dedicato la propria vita a combattere la mafia, il tentativo di voler sotterrare il suo messaggio di giustizia e legalità". La presidente Tesei ricorda l'anniversario della strage di Capaci che causò la morte di Giovanni Falcone, di sua moglie Francesca Morvillo e della scorta -. Ma proprio da quelle macerie si è sollevato ancora più forte il valore degli insegnamenti di Giovanni Falcone, arrivando forte e distinto a tutti noi. Ricordare quanto è accaduto permette di ridare ancora una volta voce a Falcone ed a coloro che hanno sfidato la mafia, la loro lotta non è certo finita con la loro morte. E' per questo che oggi non è una semplice commemorazione, ma è occasione - ha aggiunto Tesei - per trovare nuova linfa per opporci con forza e determinazione alla illegalità, per agire quotidianamente in maniera retta. Non dobbiamo rendere vano il sacrificio di chi, pur sapendo i rischi che correva, ha continuato nella sua missione a testa alta. Le istituzioni hanno un ruolo fondamentale nel tutelare, indirizzare, controllare e perseguire i loro valori. Ed ognuno, cittadini e giovani che si affacciano al mondo –ha  sottolineato la presidente -, devono avere la capacità di non cercare strade parallele, di non farsi illudere da apparenti scorciatoie, ma di proseguire lungo la strada maestra della legalità. La vita di Falcone – ha concluso Tesei - rappresenta un esempio che gli uomini e le donne delle istituzioni devono sempre avere a mente. Oggi dobbiamo ringraziare i tanti magistrati forze dell'ordine e istituzioni che ogni giorno tengono alti gli ideali e i valori di Falcone". fonte com

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28 anni fa Strage di Capaci: messaggio presidente Tesei (Umbria)
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(CIS) - Roma, ma g. - "L'omicidio di Giovanni Falcone avrebbe dovuto rappresentare, nei piani di "Cosa nostra", il trionfo della mafia sullo Stato e sulle istituzioni. Ma quella esplosione a Capaci il 23 maggio del 1992 ha risvegliato le coscienze, ha reso più consapevole la lotta contro la mafia da parte di un popolo resiliente che non si è piegato e che proprio nella ricorrenza di questo anniversario ha deciso di celebrare la "Giornata della legalità". Lo ha affermato sul suo profilo FB il presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte."L'anno scorso a Palermo ho incontrato tanti giovani che 28 anni fa non erano nati, ma che in Falcone e Borsellino hanno visto figure di grande ispirazione, modelli da seguire. Da loro ho avuto la conferma che le "idee restano" anche se "gli uomini passano". Ma di Giovanni Falcone, di Paolo Borsellino e di tutti i martiri della mafia ci resterà indelebile il ricordo, vivo l'esempio. Oggi non potremo essere in piazza - ha aggiunto -. La "Fondazione Falcone" ci invita a riempire i balconi e le finestre di lenzuoli bianchi per continuare a scrivere la storia di un Paese che continua orgogliosamente a ripudiare tutte le forme di mafie. Adesso più che mai dobbiamo vigilare. Le mafie si nutrono delle difficoltà dei cittadini. Per questo, di fronte alla pandemia che sta danneggiando il nostro tessuto occupazionale, il nostro sistema produttivo, la risposta dello Stato deve essere forte, rapida e incisiva. Lo dobbiamo a Giovanni Falcone, a Francesca Morvillo, a Vito Schifani, a Rocco Dicillo, ad Antonio Montinaro. A Paolo Borsellino, a tutti i magistrati, ai politici, agli agenti delle scorte, alle forze dell'ordine, ai civili, alle vittime innocenti, agli uomini e alle donne che facendo il loro dovere, con amore e dedizione, ogni giorno ci dimostrano che l'Italia è un grande Paese e ci rafforzano nella convinzione che il "piano" delle mafie è destinato a fallire. fonte com

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28 anni fa Strage di Capaci: Presidente Conte; Sì a Giornata Legalita'
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28 anni fa Strage di Capaci: Presidente Conte; Sì a Giornata Legalita'
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28 anni fa Strage di Capaci: Presidente Conte; Sì a Giornata Legalita'
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(CIS) – ROMA – da Palazzo del Quirinale - "A ventotto anni dalla strage di Capaci invio un saluto caloroso a tutti i giovani delle scuole coinvolti nel progetto "La nave della legalità", che ricorda Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. E, con loro, Francesca Morvillo e gli agenti Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Rocco Dicillo, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi, Antonio Montinaro, Vito Schifani e Claudio Traina. I due attentati di quel 1992 segnarono il punto più alto della sfida della mafia nei confronti dello Stato e colpirono magistrati di grande prestigio e professionalità che, con coraggio e con determinazione, le avevano inferto durissimi colpi, svelandone organizzazione, legami, attività illecite. Si apre cosi' il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ai giovani delle scuole coinvolti nel progetto "La nave della legalità", nel 28° anniversario della strage di Capaci "I mafiosi, nel progettare l'assassinio dei due magistrati, non avevano previsto un aspetto decisivo: quel che avrebbe provocato nella società. Nella loro mentalità criminale, non avevano previsto che l'insegnamento di Falcone e di Borsellino, il loro esempio, i valori da loro manifestati, sarebbero sopravvissuti – ha detto Mattarella - , rafforzandosi, oltre la loro morte: diffondendosi, trasmettendo aspirazione di libertà dal crimine, radicandosi nella coscienza e nell'affetto delle tante persone oneste. La mafia si è sempre nutrita di complicità e di paura, prosperando nell'ombra.  segue

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