City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

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(CIS) – Perugia dic. - Questa mattina nella sala della Vaccara di Palazzo dei Priori a Perugia, la conferenza stampa di fine anno della Lega Umbria. Si è chiuso per il partito un 2019 da incorniciare caratterizzato dalle vittorie ottenute alle Amministrative in comuni importanti come Marsciano, Orvieto, Foligno e dal recente storico successo alle elezioni regionali con Donatella Tesei. Una Lega sempre più trainante nella coalizione di centrodestra e in continua crescita sia nelle percentuali che nei numeri. Organizzazione, territorio, buon governo, cittadino al centro: questi i concetti espressi. Presentate le nuove figure del partito: Luca Valigi (tesoriere), Nico Nunzi (coordinatore regionale), Manuel Petruccioli (responsabile enti locali) e Mauro Malaridotto (responsabile tesseramento). A seguire il bilancio tracciato dai parlamentari umbri e i propositi per il 2020. On. Virginio Caparvi: "Se c'è un partito che può tirare una linea ed essere contento dei risultati ottenuti nel 2019 è la Lega. I numeri e le vittorie testimoniano la grande struttura che ha la Lega in Umbria fatta di militanti, sostenitori, ma anche di consiglieri comunali, sindaci e assessori che dedicano tempo alla politica perché hanno voglia di partecipare al cambiamento. Alle ultime amministrative abbiamo vinto in 10 comuni e contribuito a vincere in "piccole" realtà comunali dove per 73 anni aveva dominato la sinistra. Ad oggi contiamo oltre 170 eletti, mentre solo tre anni fa erano meno di 30. Nel 2020 lavoreremo a stretto contatto con i territori per consolidare i risultati ottenuti e crescere ancora di più nel formare una classe dirigente esperta e capace".Presidente Regione Umbria, Donatella Tesei".La vittoria alle Regionali ci ha consegnato una grande responsabilità. Abbiamo iniziato da poco tempo, ma siamo già a lavoro per rispettare delle scadenze importanti. Abbiamo dovuto "correre" per non bloccare la macchina amministrativa, ci siamo subito attivati sui temi fondamentali del lavoro, delle infrastrutture, del bilancio e dello sviluppo economico per recuperare il gap esistente. segue

(CIS) – Perugia dic. – Nella informativa ai colleghi per fine anno, dopo aver ringraziato i colleghi del consiglio dell'Ordine umbro, Gianfranco Ricci ha inviato "un pensiero ricco di auspici, insieme, dobbiamo rivolgerlo agli allievi della Scuola di giornalismo di Ponte Felcino, palestra di eccellente preparazione, tesi ad affrontare, fra pochi mesi, un mestiere che oggi richiede competenze molto più raffinate di quelle che noi di una certa età ''rubammo'', tentando di farci le ossa all'interno delle redazioni. Una robusta stretta di mano vada pure ai molti che professionalmente propongono il meglio di sé operando, in piena dignità, negli uffici stampa (pubblici e privati), nei giornali on-line (in Umbria ce ne sono eccellenti) e nella comunicazione telematica. Alcuni dei Comunicatori potrebbero, con il sollecitato intervento del Parlamento, confluire nell'Inpgi, che, come si sa, è in attesa di provvedimenti mirati a garantire la vita dell'Ente autonomo al quale è affidata la cura delle pensioni; attese da chi, dopo decenni di lavoro, se le è già conquistate, e auspicate dai più giovani che arrancano nella speranza di poterle un giorno acquisire. L'Inpgi - giova ribadirlo – è l'architrave di riferimento per l'intera categoria che per decenni proprio nell'Istituto di previdenza ha trovato certezze, non solo monetarie, perfino nel contesto di aspettative diverse dal trattamento pensionistico. Qualche riflessione, infine, sul pagamento della quota che, per decisione del legislatore, ogni iscritto deve versare all'Ordine regionale. Per l'Umbria, ormai tradizionalmente, sono 110 euro, onorabili entro la fine del prossimo gennaio. Dimezzabili, a richiesta, per i pensionati che hanno superato i 67 anni di età. I 110 euro sono cifra assai significativa per quanti talora strappano dai due ai cinque euro al pezzo. segue

(CIS) - Perugia/Roma dic. - Non pochi di voi, frastornati dalle non esaltanti notizie che ruotano attorno ai destini dell'Inpgi, hanno avuto la cortesia di chiedermi qualche delucidazione sulle dinamiche che scandiscono l'affannato presente del nostro Istituto di previdenza. Girano nella categoria comprensibili allarmi: ''L'Inpgi crolla? Cosa sarà delle nostre pensioni presenti e future? E' vero che arriva il Commissario e che, quindi, l'intera situazione verrà trasferita all 'Inps? Cambiando Istituto si rischia, individualmente, di perdere un po' di quattrini?''. E così via, tra decine di interrogativi che angustiano non solo chi la pensione ce l'ha, ma anche quelli che lavorano per conquistarla. Nel maremagnum delle tesi e delle ipotesi cerchiamo di mettere in fila un po' di situazioni. Partendo da realtà inequivocabili: da diversi anni il bilancio Inpgi, azzoppato fra l'altro dalla crescente carenza di giornalisti a stipendio vero, è in rosso. Tanto che è scattata, dal fronte governativo, la minaccia del commissariamento. Il 30 ottobre era la data di scadenza programmata. C'è stata una benevola dilazione al 30 dicembre. Eravamo, dunque, agli sgoccioli. Ma ieri è arrivata la boccata di ossigeno: nel corpo del decreto Mille proroghe il Sottosegretario all'Editoria, Andrea Martella, ha inserito il rinvio del Commissariamento al 30 giugno 2020. Quindi - scrive Gianfranco Ricci consigliere nazionale dell'Ordine - almeno per altri sei mesi l'Inpgi non sarà sotto tutela esterna e pertanto allontanerà il timore di transitare armi e bagagli all'Inps. E nel contempo potrà sperare che si concretizzi (in che modo è tutto da vedere) la leggina varata qualche mese fa per il passaggio dei Comunicatori nel nostro Istituto. Se si inserissero migliaia di Comunicatori scatterebbe l'afflusso nella cassa di ''sangue fresco'' , capace – asseriscono gli esperti – di restituire dignitosa vitalità al bilancio.  segue

(CIS) – Perugia dic. – La presidente Tesei ne e' convintissima: servono progettualità coraggiose e innovative, che non si limitino alle migliori pratiche ma che sappiano elevare il tasso di produttività e di innovazione. Servirà un sistema di monitoraggio preventivo, che individui le situazioni di fragilità del sistema imprenditoriale prima che queste si trasformino in gravi crisi. Intendiamo perseguire la crescita economica puntando sulla semplificazione della Pubblica amministrazione, sull'aumento dell'innovazione e sul sostegno al credito, sulla digitalizzazione e sul miglioramento della gestione del mercato del lavoro, sull'elevazione del capitale umano, sul sostegno allo sviluppo delle nuove aziende e sull'internazionalizzazione. La semplificazione dovrà riguardare i procedimenti e l'intera macchina burocratica e sarà il punto centrale della riorganizzazione della macchina amministrativa regionale. L'innovazione andrà ricercata - ha detto - sostenendo il sistema universitario e assicurando adeguato sostegno e risorse per la crescita di spin-off e il potenziamento delle infrastrutture per il trasferimento tecnologico. L'accesso al credito andrà facilitato promuovendo canali complementari al sistema bancario, facendo sinergia con gli investitori istituzionali al fine di creare effetti moltiplicativi nell'utilizzazione di risorse regionali. Le partecipate Gepafin e SviluppUmbria non dovranno essere soltanto 'salvatori di ultima istanza' ma strumenti per facilitare l'accesso alle risorse finanziarie e sostenere i progetti innovativi. La crescita, la semplificazione dipendono dalla digitalizzazione, che sarà un priorità assoluta di questo governo. Verranno razionalizzate le attività informatiche, creando un'unica divisione dei sistemi che funga da staff a tutti i vari dipartimenti della Regione. Sarà necessaria una profonda revisione del ruolo e delle competenze di Umbria digitale che oggi non si è dimostrata sempre in grado di rispondere alle esigenze della macchina regionale. segue

(CIS) – Perugia dic. - "C'è un fortissimo rischio che la recente circolare della Procura regionale della Corte dei conti dell'Umbria possa avere effetti devastanti sull'intera organizzazione sanitaria regionale, peggiorando il clima all'interno dei servizi e delle strutture, con un impatto di grande allarme e preoccupazione di tutto il personale sia medico che del comparto. La circolare, infatti, ribaltando precedenti disposizioni, costringe le Aziende sanitarie, in maniera preventiva e spesso non sufficientemente motivata dagli eventi oggetto delle contestazioni, ad avviare tutta una serie di procedure di chiaro impatto negativo per l'intero sistema, venendo a minare il rapporto di fiducia che deve sempre intercorrere tra dipendenti, specie se si tratta di professionisti, ed amministrazioni di un settore tanto delicato come quello della sanità." La preoccupazione e' di Giuseppe Giordano, responsabile coordinamento politiche socio-sanitarie Cisl Umbria Tullo Ostilio Moschini, segretario regionale generale Cisl Medici Umbria. In una nota i due rappresentanti dei medici, sottolineano che "specie in Umbria dove tutto il personale, pur in presenza di un costante de-finanziamento e blocco delle assunzioni, è impegnato da anni a garantire qualità dei servizi e sostenibilità, come dimostra il fatto che l'Umbria, come Regione Benchmark, ormai da molti anni è al vertice tra le regioni più efficaci ed efficienti, ottimizzando spesa e qualità delle prestazioni. Peraltro nelle Aziende, senza il minimo coinvolgimento, sta prevalendo una interpretazione rigidamente letterale della stessa circolare. E senza attivare importanti integrazioni e/o modifiche al proprio modello di organizzazione per la gestione del rischio sanitario e garantire sicurezza nelle cure come prevede la legge Gelli, stanno procedendo, peraltro in via preventiva, ad attivare le sole procedure di messa in mora ed altre eventuali misure di carattere patrimoniale.  segue

(CIS) – Perugia dic. - Un bel Corso di Formazione allestito dall'Ordine umbro dei giornalisti, dalla Regione Umbria, dal Comitato per le pari opportunità e dall'Asu si e' svolto sabato scorso nella sede dell'assemblea regionale umbra. I temi. la clamorosa carenza della parità di genere, la violenza contro le donne, il fragile concetto dell'uguaglianza fra le persone, l'aggressività del linguaggio nei media e nella più ampia vita sociale. Il corso e' stato aperto da Maria Pia Fanciulli (vice presidente dell'Ordine regionale) e coordinato da Vanna Ugolini, consigliera umbra. Il collega Gianfranco Ricci, consigliere nazionale dell'Ordine ha ritenuto opportuno in una sintesi, raccontare sul confronto a più voci che si è protratto per quasi cinque ore. Anche perché le tematiche affrontate sono così calde, attuali e angoscianti che davvero è importante quantomeno sottolinearle , se non altro come motivi di riflessione non solo per chi fa il mestiere del raccontare, ma per chiunque avverta l' urgenza di misurarsi con le degenerazioni socio-culturali che ignorano la parità dei generi o addirittura la irridono. E indispensabile opporsi a quelli che – scrive Ricci - facendo spallucce di fronte alla violenza sulle donne, parlano delle aggressioni sessuali come di un divertente giochino di società . Serve reagire con durezza quando cercano di creare disagio i parecchi che sghignazzano sull'uguaglianza fra le persone e sulla necessità dell'inclusione . Dilagano, anche sui giornali purtroppo, dinamiche tutt'altro che incoraggianti. Talora – hanno osservato i relatori del Corso – ''si trattano certi delicati argomenti con superficialità o supponenza, senza meditare sulle conseguenze di una faciloneria che determina lassismi e cattive abitudini, sia cronistiche, sia più semplicemente linguistiche. Davvero – si è insistito- qualche volta le parole sono pietre''.  segue

Martedì 19 Novembre 2019 19:17

Emozioni in movimento: sabato a Colombella

(CIS) – Perugia nov. - Si chiama "Emozioni in movimento" l'appuntamento in programma sabato 23 novembre dalle ore 15 alle 23 al Cral di Colombella. A promuovere l'iniziativa è la dinamica Carla Roscioli, la quale spiega che "l'idea nasce dalla volontà di riuscire a riscoprire le emozioni più autentiche in un modo naturale e divertente, ovvero muovendo il proprio corpo consapevolmente. In questa giornata dei professionisti terranno delle lezioni dimostrative dove i presenti potranno sperimentare diversi tipi di danza, ginnastica dolce e difesa personale ad un prezzo promozionale". Il primo tipo di attività sarà L'emotional dance, un'evoluzione della danzamovimentoterapia e della biodanza, a cura Di Lara Iannotti (life trainer). Di seguito, Vesna Elez, esperta di danza orientale, mostrerà in una lezione prova i benefici salutari di questo stile di danza. Con Alessia Granata (istruttrice di diverse discipline di fitness) si vedrà donare al proprio corpo armonia e maggior elasticità muscolare tramite la ginnastica dolce. Poi l'associazione Trespié darà l'opportunità di ballare il tango argentino, una danza che motiva all'ascolto dell'altro, vivendo l'esperienza come una sorta di meditazione. Quindi Mario Benedetti (istruttore di krav maga) farà provare ai presenti alcune tecniche di difesa personale accessibili a tutti. Si lavorerà su emozioni quali rabbia e paura. Con l'associazione Danza Africana Perugia, ci si muoverà al ritmo di tamburi, riscoprendo la parte più libera e istintiva del proprio corpo. Dopo il gustoso apericena, l'associazione Tarantarci allieterà i presenti con uno spettacolo di danze del sud e musica dal vivo, coinvolgendo il pubblico in maniera divertente. Informazioni possono essere chieste al numero 3930659834. Fonte com


(CIS) – Perugia nov. - Il programma e' stato predisposto da Novaitinera, concordato con l Curia spoletina. Sabato 16 novembre: Perugia – Nazaret Partenza in prima mattinata per Tel Aviv con volo charter El AL. Trasferimento in Galilea con sosta a Cesarea Marittima. Arrivo a Nazareth, cena e pernottamento. Domenica 17 novembre: Nazaret Basilica dell'Annunciazione, chiesa di S. Giuseppe e chiesa ortodossa di San Gabriele, detta anche "Fontana della Vergine". Pranzo in ristorante. Monte Tabor e chiesa della Trasfigurazione, Cana. Rientro a Nazareth per la cena. Dopo cena, incontro al Centro Internazionale Maria di Nazareth, dove un percorso audiovisivo descrive la Storia della Salvezza. Pernottamento a Nazareth. Lunedì 18 novembre: Nazaret Lago di Tiberiade: Monte delle Beatitudini, Cafarnao, Tabga e chiesa del Primato di Pietro. Pranzo in ristorante. Traversata del lago in battello. Cena e pernottamento a Nazareth.Martedì 19 novembre: Nazaret – Gerusalemme Discesa lungo il fiume Giordano con sosta a Qasr El Yahud e sulla riva del Mar Morto. Pranzo in ristorante. Salita al Monte delle Tentazioni. Arrivo a Gerusalemme (con tappa nel deserto per ammirare il Wadi Kelt e il Monastero di San Giorgio in Koziba). Sistemazione in Hotel, cena e pernottamento. Mercoledì 20 novembre: Gerusalemm e Betlemme: Campo dei Pastori, Grotta e Basilica della Natività. Pranzo in ristorante. Ain Karem(luogo della Visitazione della Madonna a Santa Elisabetta). Rientro in albergo per la cena ed ilpernottamento. Tour di Gerusalemme by night in autobus (facoltativo). Giovedì 21 novembre: Gerusalemme Monte degli Ulivi: edicola dell'Ascensione, cappella del Pater Noster, chiesa del Dominus flevit, Basilica del Getsemani, tomba della Vergine e Grotta del tradimento. Pranzo in ristorante."Ingresso solenne" al Santo Sepolcro, chiesa di S. Anna e Lithostrotos. Cena e pernottamento a Gerusalemme. Venerdì 22 novembre: Gerusalemme Visita al Muro del Pianto. Monte Sion, Cenacolo e chiesa della Dormizione. Pranzo in ristorante. Pomeriggio libero; in alternativa: discesa a piedi nel deserto da San Giorgio di Koziba a Gerico. Sabato 23 novembr Gerusalemme – Tel Aviv – Perugia. Visita a Betsaida e Emmaus. Pranzo in ristorante. Proseguimento in autobus per Tel Aviv. Nel pomeriggio partenza per Perugia con volo charter El AL. Fonte web/abstract

(CIS) – Perugia nov. - La IV commissione cultura, presieduta da Michele Cesaro, ha ripreso l'esame dell'odg presentato dal gruppo "Persone, idee, Perugia" sul ripensamento della delega al centro storico di Perugia ad un organo politico al fine di rafforzare alcuni processi di rilancio della città, alla presenza di rappresentanti dell'associazione Perugia Trasparente e dell'Associazione culturale Porta Santa Susanna. Nell'ordine del giorno, già illustrato lo scorso 5 novembre, si fa riferimento al fatto che il proposito di rilancio del centro storico da tempo auspicato da tutti, sta incontrando difficoltà di varia natura, anche per l'effetto negativo dovuto a vari fatti di cronaca. Senza una "regia" ed una azione di coordinamento – e' stato sottolineato - appare difficile proporre in modo stabile un centro storico vitale, attrattivo ed ospitale, dove il presidio sia rappresentato dagli stessi cittadini che lo vivono e dalle attività che vi si sviluppano, più che da una militarizzazione forzata. A fronte di tante questioni aperte ed irrisolte "non appare chiara una visione strategica univoca dell'amministrazione su vari temi, come residenzialità, riqualificazione immobili sfitti, viabilità, decoro urbano. I grandi eventi, pur di successo, non sembrano sufficienti a restituire slancio a nessuno dei processi di rilancio citati; lo stesso dicasi per il Comune, carente in risorse, o per soggetti privati, associazioni ed operatori commerciali a causa di questioni ormai note (da un lato ostacoli formali e costi, dall'altro mancanza di sintesi)." In passato, nell'ambito della Giunta Comunale di Perugia era operante un Assessorato al Centro Storico e fino al 2014 il Sindaco, in virtù della delega al Centro Storico – sottolina una nota - si era avvalso della fondamentale collaborazione di una Unità Operativa del Centro Storico con funzioni tecnico-organizzative presieduta da un dirigente della Amministrazione Comunale. Al contrario nell'ultima legislatura il Sindaco ha per la prima volta dopo molti anni, tenuto per sé la delega al Centro Storico raccordandosi con gli altri Assessorati per azioni di indirizzo comuni, incontrando periodicamente operatori e cittadini del centro storico, gestendo in autonomia decisionale alcune attività specifiche." Quindi dalla commissione e' venuto un impegno all'Amministrazione a valutare la possibilità di ripensare la delega sul Centro Storico ad un soggetto precedentemente individuato tra gli organi politici della Amministrazione, dotato di strumenti operativi qualificati e certi, o di ricostituire una unità operativa costituita da soggetti individuati tra i quadri tecnico-organizzativi dell'Amministrazione, allo scopo di rendere più puntuale ed incisiva la amministrazione dell'Acropoli e delle sue dinamiche, di rafforzare alcuni processi di rilancio della città che pongono al centro il suo cuore simbolico e di facilitare le relazioni con tutti i possibili attori di questa faticosa opera ferma restando l'autorità apicale del primo cittadino. Vari sono stati gli interventi degli operatori del centro storico. In particolare, alla seduta odierna, sono intervenuti Nadia Bella e Samantha Adami, in qualità di Presidente e Vice Presidente dell'associazione Perugia Trasparente, insieme al sig. Scattini, presidente dell'associazione culturale Porta Santa Susanna. segue

(CIS) – Roma, nov. – Lo scritto del sottosegretario Martella, reso pubblico dal collega Gianfranco Ricci evidenzia che ''secondo i dati diffusi dall'osservatorio congiunto dell'Ordine dei Giornalisti e del FNSI , tra il 2006 e il 2018 sono stati oltre 3.700 i giornalisti vittime di gravi episodi in Italia. Ed è cresciuto anche il numero dei giornalisti costretti a vivere sotto la protezione dello Stato (oggi ben 22). Si tratta di professionisti – scrive Martella - colpiti per il solo fatto di fare il loro mestiere, per il loro sforzo di illuminare periferie e territori in cui prospera la criminalità organizzata. Con la loro testimonianza hanno la speranza di un futuro migliore per intere comunità. Sono numeri allarmanti e in costante crescita, che segnalano tuttavia anche un problema più profondo. Un'altra minaccia deriva dall'utilizzo intimidatorio delle querele per diffamazione. Oggi moltissimi professionisti sono intimiditi attraverso l'arma della "querela bavaglio" e della richiesta di esosi risarcimenti in sede civile. La risposta non può essere quella della repressione penale. Serve semmai un sistema di sanzioni civili più congruo e adeguato ai nuovi mezzi di informazione, accompagnato da un rafforzamento del codice deontologico e da una maggiore responsabilizzazione di tutti i soggetti coinvolti nella produzione di contenuti giornalistici, dal direttore all'editore. E' responsabilità del legislatore e del pubblico decisore quella di trovare il punto di equilibrio tra diritto di cronaca e tutela della dignità delle persone''. Infine la difesa del lavoro giornlaistico e dell'istituto. segue

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