Nella cappella sono stati ricollocati il Gonfalone di San Francesco al Prato di Benedetto Bonfigli, sull'altare che un tempo aveva ospitato la Pala degli Oddi, l'altare gotico e il sarcofago con le ossa di Braccio Fortebracci da Montone. Nel tempo la cappella ha subito varie trasformazioni e manomissioni che ne hanno reso problematica la ricostruzione. Nonostante ciò è stato possibile individuare le configurazioni architettoniche maggiormente rilevanti di questa struttura e ricollocare al suo interno le opere d'arte che l'adornavano. Gli Interventi realizzati hanno riguardato: la ricollocazione del Gonfalone del Bonfigli sopra l'altare della cappella: il Gonfalone, datato al 1464, raffigura la Vergine Maria circondata da Santi che protegge la città di Perugia dalla peste; la realizzazione del sarcofago per la conservazione delle reliquie della famiglia Della Corgna e del restauro dell'Altare della cappella, eseguiti dall'artista scultore Matteo Peducci. Diverse e complesse sono state le fasi che hanno interessato in particolare la ricostruzione dell'Altare vista la scarsità di materiale che, come afferma Peducci «non esiste più ed è stato ritrovato in una cava veneta. Tale materiale è una sedimentazione in tutto e per tutto identica alle colonnine preesistenti". Il restauro del sarcofago di Bartolo da Sassoferrato, e' stato eseguito dalla restauratrice Laura Zamperoni. Il restauro e la ricollocazione del busto di Ascanio della Corgna su una delle pareti della cappella, e' l'altro lavoro eseguito sempre da Laura Zamperoni. Ricollocazione virtuale dell'Incoronazione della Vergine di Raffello e un video sulla storia della Cappella degli Oddi sono stati curati dalla storica Valentina Borgnini con la collaborazione di Filippo D'Agostinis. I lavori sono stati resi possibili grazie alla donazione di 75mila euro da parte dell'azienda Sterling s.p.a. di Solomeo, da Simone Ferlin, presidente e amministratore delegato della Sterling s.p.a.. Il Sindaco Andrea Romizi ha dichiarato la proprio soddisfazione per la riapertura di questa cappella restaurata, che rappresenta un patrimonio storico e culturale per il nostro territorio. Per il gestore dell'auditorium, Mea Concerti, «il pubblico può visitare la cappella e la chiesa attraverso prenotazioni di visite guidate, che si possono richiedere sia al gestore che alle guide del sistema museale regionale. Una delle iniziative in tal senso è l'itinerario promosso da Isola di San Lorenzo in occasione della mostra "Il maestro di San Francesco che rappresenta a tutti gli effetti il primo progetto di inserimento dell'ex chiesa con la rete museale cittadina». Abstract fonte com