I responsabili scientifici del convegno – e' detto in una nota USL - sono stati i dottori Giorgio Parisi, direttore della struttura complessa di Pronto Soccorso e Accettazione dell'Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni, e Paolo Groff, direttore della struttura complessa di Pronto Soccorso e Accettazione dell'Azienda ospedaliera Santa Maria della Misericordia di Perugia, mentre la segreteria è curata dalla dottoressa Erminia Carbone, dirigente Medico presso la struttura complessa di Pronto Soccorso e Accettazione dell'Azienda ospedaliera Santa Maria di Terni. "E' molto importante garantire ad un paziente con sospetta sepsi – ha sottolineato anche Paolo Groff – un percorso diagnostico e terapeutico coerente. Questo percorso deve poter garantire una rapidità di diagnosi e soprattutto una rapidità di trattamento. Le evidenze ci dicono, infatti, che prima agiamo e meglio agiamo sul paziente con sospetta sepsi e migliore saranno i risultati ottenuti dal trattamento e la sua sopravvivenza". Il convegno aveva vari obiettivi tra cui quelli di identificare la tipologia di paziente a rischio di sepsi, condividere e mettere a confronto i principali percorsi diagnostico terapeutici allo scopo di razionalizzare ed ottimizzare la terapia antibiotica empirica, almeno nelle prime fasi di trattamento, fornire al personale sanitario i principali aggiornamenti in tema di diagnostica di laboratorio, coinvolgere il personale di diverse specializzazioni ed il personale che opera nei servizi di emergenza, fornire le conoscenze necessarie per giungere ad una diagnosi tempestiva e le azioni essenziali e basilari da intraprendere almeno nelle fasi iniziali del processo di trattamento, promuovere ed efficientare la rete dell'emergenza tra i vari Pronto Soccorso dell'Umbria. Abstract fonte com