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Lunedì 11 Dicembre 2023 16:20

Marcia della Pace Straordinaria: poi preghiere nella Basilica di San Francesco


(CIS) – Assisi dic. – Un marcia della Pace straordinaria per lanciare un nuovo messaggio ai potenti della Terra: basta guerre. Una marcia che ha visto non meno di 4000 persone, esponenti della politica nazionale e locale, sindacalisti, gente venuta anche da lontano per ribadire il no alle guerra, e chiedere per il conflitto israelo-palestinese, una ulteriore tregua umanitaria e il rilascio degli ostaggi in mano ad Hamas. Dopo la marcia Santa Maria degli angeli Assisi, dalla basilica sotto la Madonnina, sino a quella di San Francesco, preghiere e invocazioni per lo stop a tutte le guerre, cosi' in Ucraina. Durante la celebrazione eucaristica nella chiesa inferiore della Basilica di San Francesco in Assisi - caratterizzata dalla presenza di molti partecipanti alla Marcia della Pace si legge in una nota - fra Marco Moroni, OFMConv, Custode del Sacro Convento, ha tenuto l'omelia per la seconda domenica di Avvento. Commentando i testi della liturgia e, in particolare rifacendosi al testo della prima lettura del profeta Isaia (40,1-5.9-11), fra Marco ha individuato alcuni atteggiamenti che a livello personale, comunitario e globale, sono indispensabili per favorire la pace e la giustizia, realtà interconnesse e inseparabili. "Giustizia è assicurare che ogni fratello e sorella nel mondo – ha sottolineato in particolare – abbia il necessario per una vita dignitosa e sicura, che possa accedere alle risorse, alle cure, all'istruzione, alla possibilità di lavorare e di riceverne un salario equo per mantenere se stessi e la propria famiglia.  segue

 

Nel mondo odierno l'esistenza dei poveri non si può considerare una fatalità, ma è piuttosto una responsabilità di tutti. Finché vi saranno uomini e donne considerati degli scarti, rifiutati, non accolti, non vi sarà giustizia e sarà impossibile la pace. Finché prevarrà una visione meritocratica così come è coltivata oggi, continueranno ad essere condannati a perdere coloro che non sono stati messi in grado di venir fuori dalla miseria, dalla fame, dall'analfabetismo. Come comunità credente e come uomini e donne di buona volontà – ha concluso – non possiamo esimerci dal compito di umanizzare la terra e di garantire vita per tutti». Nota: Il materiale multimediale sarà reso disponibile al seguente link https://bit.ly/MEDIA_PRESS_KIT. Fonte com abstract


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