(CIS) – Perugia nov. - Non se le passa davvero bene in Umbria il settore dell'Editoria e dell'Informazione in Umbria - ancora peggio di quanto già non la passi male in tutta Italia – secondo la mole dei dati elaborati dal Primo Rapporto redatto dall'Osservatorio sull'Occupazione e l'Editoria dell'Umbria, presentato stamattina presso la Sala Rossa dell'Ente camerale e curato dalla Camera di Commercio dell'Umbria (team composto dal Prof. Luca Ferrucci, Ordinario presso il Dipartimento di Economia dell'Università di Perugia, e da Andrea Massarelli e da Giuseppe Castellini), in collaborazione con l'Università di Perugia, il Corecom Umbria, l'Ordine dei Giornalisti dell'Umbria e Associazione Stampa Umbra, dando attuazione al protocollo d'intesa che gli stessi soggetti siglarono lo scorso 12 giugno, al fine di monitorare la situazione del settore nella nostra regione. Il Professor Ferrucci – e' detto in una nota - ha tenuto il fil rouge delle numerose schede del Rapporto, evidenziando gli elementi caratterizzanti e creando sinteticamente, nella sua relazione, un affresco preciso della situazione dell'Editoria in Umbria. Se poi si guarda al solo settore "Pubbliche relazioni e Comunicazione", settore 'spurio' dove operano anche non giornalisti ma dove gli iscritti all'ordine si dirigono sempre più e dove avere un contratto di tipo giornalistico è una chimera, la débacle dell'Umbria è totale: ROI per impresa (ritorno sugli investimenti effettuati) allo zero virgola, che addirittura diventa negativo nel 2022 (-0,2%), mentre il costo per addetto per impresa è di appena 7mila 730 euro anni nel 2022, con un certo aumento rispetto ai due anni precedenti ma sotto i livelli pre-pandemia del 2019, quando era a 9mila 916 euro (nel 2022, per avere qualche parametro di riferimento, il costo per addetto nel settore "Pubbliche relazioni e Comunicazione è di 21mila 724 euro annui in Toscana, 21mila 232 nelle Marche, 17mila 014 in Abruzzo). segue
Per Luca Ferrucci, Professore Ordinario presso il Dipartimento di Economia dell'Università di Perugia che sostiene la necessaita' di un dibattito pubblico per far uscire l'editori umbra dalla difficile situazione attuale, "il quadro dell'Editoria e' pieno di problematicità molto serie: meno lettori che nelle altre regioni, più giornalisti, imprese fragili, ritorni sugli investimenti bassissimi, bilanci chiusi in negativo tre anni su quattro dal 2019 al 2022, retribuzioni minori, spesso molto minori, rispetto alle altre regioni dell'Umbria. Mino Lorusso, Presidente dell'Ordine dei Giornalisti dell'Umbria: "La situazione che emerge dal Report della Camera di Commercio sull'Editoria dell'Umbria, messa a confronto con quelle delle altre regioni del Centro e con quella nazionale, evidenzia criticità anche più gravi di quelle che erano ipotizzabili. Sulla base di questi dati va rilanciato un confronto con le Istituzioni per uscire da una situazione ormai, francamente, insostenibile e su certi aspetti indecorosa per una regione civile. Con questo report si è dato concretamente il via all'attività dell'Osservatorio permanente sull'Occupazione e l'Editoria". Fonte com abstract