Nell'occasione si è parlato anche della Ricostruzione in seguito al sisma 2016 che ha coinvolto 3 provincie e ben 85 Comuni, facendo delle Marche la regione più colpita con oltre il 62% dei danni e della nuova sequenza sismica del novembre 2022 registrata a largo della costa anconetana e pesarese. La giornata è cominciata con un incontro operativo con le strutture tecniche regionali a Palazzo Raffaello. Presenti tra gli altri l'on. Lucia Albano, il Commissario alla Ricostruzione sen. Guido Castelli, gli assessori regionali Stefano Aguzzi, Andrea Maria Antonini, Francesco Baldelli, Goffredo Brandoni. "Un territorio non sicuro è sterile, condannato alla desertificazione e non sollecita investimenti ne' pubblici ne' privati – ha evidenziato il Ministro Musumeci - . Il diritto alla sicurezza è prioritario per ogni cittadino, animale e per i beni mobili e immobili. Questo governo vuole discontinuità rispetto al passato. Questo Paese non ha ancora una cultura delle prevenzione e quanto accaduto nelle Marche è paradigmatico. Quattro significative calamità in pochi anni sono segno che il territorio è particolarmente fragile e vulnerabile. La prevenzione e le risorse da destinare al settore, sono quindi un tema serio che poniamo a tutte le forze politiche per mettere in sicurezza la nazione. Tornando alle Marche, ho apprezzato l'impegno del presidente Acquaroli che ha rappresentato con passione e sentimento le esigenze della sua terra e lo stanziamento ottenuto è tra i più cospicui erogati negli ultimi decenni in situazioni analoghe, segno che, con impegno costruttivo e senza demagogia si trova ascolto a Roma. Ora serve una modifica normativa per accelerare procedure e interventi per la pulizia dei fiumi e degli argini per ridurre il rischio sempre nel rispetto dell'ambiente. I ristori sono già predisposti e lavoreremo con massima sollecitudine per alleviare la sofferenza patita dalle famiglie". Nel pomeriggio la delegazione guidata dal ministro Musumeci e dal presidente Acquaroli ha incontrato a Senigallia nella sala del Consiglio comunale i sindaci dei Comuni coinvolti negli eventi alluvionali. La seconda tappa si è svolta poi con i sindaci della provincia di Pesaro-Urbino nella sala del Consiglio del Comune di Pesaro. Gli attuali stanziamenti del Governo, fatti salvi 6,1 milioni stanziati con le prime ordinanze del DPC, ammontano ad oggi a 400 milioni di Euro, di cui 200 milioni per il 2022, 100 milioni per 2023 e 100 milioni per il 2024, a fronte di un fabbisogno per ripristini, ristori a soggetti pubblici, cittadini ed imprese, ed opere strutturali, di poco più di un miliardo di euro, senza tenere conto degli ulteriori danni subiti dai territori prevalentemente del Pesarese a causa della recente alluvione dello scorso maggio 2023, sia pure afferenti alle competenze del Commissario nazionale. I primi fondi sono stati erogati a marzo 2023. Ai soggetti attuatori per il pagamento degli interventi di somma urgenza completati e per i primi ristori ai cittadini ed alle imprese sono state trasferite ad oggi risorse per complessivi €. 44.792.454, a fronte di €. 87.740.368 approvati ed in attesa di rendicontazione. Di questi, sono circa 24 milioni per i primi risarcimenti di 5.000 e 20.000 euro alle famiglie ed alle imprese, che sono stati erogati a 5 mesi dal verificarsi dei fatti. Inoltre da parte sua la struttura regionale, con fondi regionali, ha effettuato circa 100 interventi sui bacini colpiti dall'evento alluvionale per un totale di € 12.052.407,94 (100 cantieri) ai quali dovranno aggiungersi i cantieri attivati dalla struttura Commissariale. Per quanto riguarda il sisma del novembre 2022 lo scorso 12 giugno la Regione ha trasmesso il primo piano degli interventi pari alle risorse stanziate per l'approvazione da parte del capo dipartimento della Protezione Civile. Inoltre, è stato appena adottato dal soggetto attuatore il piano degli ulteriori interventi che ammonta a circa 62 milioni di euro, da approvare e finanziare da parte del capo Dipartimento della Protezione Civile. Fonte com