La telemedicina, infatti, permette una comunicazione costante tra medici, personale sanitario e paziente, abbattendo le barriere geografiche e potenziando l'accesso a servizi. Inoltre, favorisce la comunicazione tra le diverse figure sanitarie, che concorrono alla cura del paziente.La Regione intende quindi delineare un Modello organizzativo di alto livello di presa in carico globale del paziente cronico, attraverso i servizi di prossimità erogati dalle Case di Comunità, con la collaborazione del terzo settore, degli enti locali e di tutto il sistema sanitario, favorendo l'integrazione ospedale-territorio e la rete di tutti i servizi, con il supporto della telemedicina. Il paziente cronico è considerato come un individuo attivo nel proprio percorso di cura, con un ruolo centrale nella gestione della propria salute. La presa in carico mira a fornire al paziente una serie di servizi e intervento, coordina, e orienta, verso l'obiettivo comune di migliorare la qualità della vita, ridurre le complicanze e ottimizzare l'efficacia delle cure. "Il monitoraggio del paziente cronico anche attraverso la telemedicina - conclude l'assessore – permette di anticipare l'insorgenza di complicanze legate alla sua condizione di salute e di intervenire tempestivamente fornendo un trattamento personalizzato per migliorare la qualità di vita del paziente e ridurre l'impatto negativo della malattia cronica. Il tutto senza trascurare un ulteriore importante aspetto, che il modello attivato contribuirà ad alleviare il carico di lavoro degli specialisti, permettendo loro di concentrarsi su casi più complessi e urgenti. Attraverso un'efficace presa in carico, infatti, il paziente cronico può essere gestito in modo più autonomo e continuativo, riducendo così la necessità di frequenti visite specialistiche". abstract fonte com
--