City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Giovedì 01 Giugno 2023 18:43

L'ass. Luca Coscioni: ai consiglieri regionali umbri chiesta proposta di legge sul "suicidio assistito"


(CIS) – Perugia giu. - In una lettera di Laura Santi (Giornalista, 48 anni affetta da una forma progressiva e avanzata di sclerosi multipla attende da oltre un anno il completamento della procedura per l'accesso alla verifica delle proprie condizioni) Marco Cappato e Filomena Gallo hanno chiesto la proposta di depositare il testo di legge "Liberi Subito", alla base della campagna nazionale già in fase avanzata in Piemonte, Emilia Romagna, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Veneto e Basilicata. Il giorno successivo all'avvio dell'azione penale depositata da Laura Santi nei confronti di AUSL Umbria 1 - che si unisce al filone civile che vedrà la prima udienza in tribunale già il prossimo 20 giugno - l'Associazione Luca Coscioni di cui Laura è Consigliera Generale e impegnata attivista, ha scritto a tutti i consiglieri regionali umbri per chiedere la disponibilità a sottoscrivere o presentare attraverso un'iniziativa diretta, la proposta di legge "Liberi Subito", elaborata dalla stessa associazione sull'aiuto alla morte volontaria assistita. Una proposta di legge regionale si può depositare o dopo una raccolta di qualche migliaio di firme - come sta avvenendo in Piemonte, Emilia Romagna, Abruzzo, Veneto (che hanno già raggiunto la soglia) e Friuli Venezia Giulia (prossima al traguardo) e o appunto – e' detto in una nota - in maniera diretta per mano di un consigliere, come avvenuto in Puglia, Marche e Sardegna, o dei comuni, come sta avvenendo in Basilicata e Lazio.  segue

 

Nei contenuti la proposta normativa non incide in alcun modo modo sulle condizioni previste della Corte costituzionale con la "Sentenza Cappato/Antoniani" numero 242/2019 per accedere, mediante il Sistema Sanitario, all'aiuto alla morte volontaria medicalmente assistita, cioè che: 1 la persona tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale; 2. sia affetta da una patologia irreversibile; 3. che tale patologia sia fonte di sofferenze fisiche o psicologiche che ella reputa intollerabili; 4. pienamente capace di prendere decisioni libere e consapevoli. Sempre che tali condizioni e le modalità di esecuzione siano state verificate da una struttura pubblica del servizio sanitario nazionale, previo parere del comitato etico territorialmente competente. Ciò che la proposta di legge regionale prevede sono tempi e procedure certe nell'ottenere una risposta da parte del Sistema Sanitario regionale, per impedire che le persone incluse in questi parametri – sottolinea la nota - debbano aspettare mesi -o addirittura due anni, come capitato, tra gli altri, anche a Federico Carboni nelle Marche, la prima persona ad accedere in Italia lo scorso giugno alla morte volontaria assistita. Fonte com abstract


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