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Martedì 25 Aprile 2023 18:51

25 Aprile: il tifernate Ferdinando Tascini, 100 anni, si commuove alle parole di Mattarella


(CIS) – Citta' di Castello apr. - "Il 25 Aprile è come la data di nascita di ognuno di noi, non si dimentica mai". Con il solito piglio, il sorriso e la voce decisa, Ferdinando Tascini, 100 anni compiuti lo scorso 28 dicembre, ultimo "carceriere" di Mussolini a Campo Imperatore, testimone di momenti storici che hanno segnato la storia dell'Italia e del mondo, ha commentato in maniera eloquente il 25 Aprile. "Le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella mi hanno commosso". "Il 25 Aprile è come la data di nascita di ognuno di noi, non si dimentica mai". Impossibilitato ad intervenire alle celebrazioni ufficiali davanti al monumento alla Resistenza Altotiberina a Città di Castello, - si legge in una nota - lui che ha visto in faccia Benito Mussolini a Campo Imperatore sul Gran Sasso e memorizzato ogni istante della prigionia e della liberazione da parte dei tedeschi e poi ancora nei mesi successivi i giorni che hanno portato alla liberazione del paese e alla Repubblica, ha comunque voluto manifestare vicinanza a tutti coloro che hanno preso parte alle manifestazioni pubbliche e più in generale agli Italiani tutti. Nella sua residenza sulle colline tifernati, ha seguito la diretta televisiva e l'intervento del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che dall'Altare della Patria e poi a Cuneo ha richiamato tutti a "tenere viva la memoria della Liberazione e non dimenticare quanti hanno lottato per la difesa degli ideali di indipendenza e di libertà". "Le straordinarie parole del Presidente Mattarella – ha detto Tascini – mi hanno commosso e fatto sentire orgoglioso di essere Italiano e di aver dato il mio contributo come tanti altri, troppi con la vita purtroppo, alla affermazione della democrazia e della libertà che oggi tutti possiamo festeggiare." Mentre pronuncia queste parole, Ferdinando Tascini, stringe tra le mani la copia della Costituzione che il sindaco di Città di Castello gli ha donato quando è stato ricevuto in comune per la consegna della targa ufficiale: circostanza che si è ripetuta anche in Prefettura su iniziativa del Prefetto di Perugia, Armando Gradone. fonte com abstract


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