Mercoledì 15 Marzo 2023 08:18

Assessore Agabiti in visita alla Chiesa di San Severo a Perugia: "grande lavoro del laboratorio di diagnostica.... Prevenzione rischio


(CIS) – Perugia mar. - Una visita informale per conoscere i ricercatori e complimentarsi con i membri del Laboratorio di diagnostica per i beni culturali per il grande lavoro che stanno svolgendo grazie al progetto "Luce e colore nel rinascimento in Umbria: da Perugino a Raffaello. Indagini diagnostiche sulla materia e tecniche esecutive", che ha visto impegnati esperti nella Chiesa di San Severo a Perugia: si può riassumere così il senso della visita effettuata nei giorni scorsi dall'assessore alla Cultura della Regione Umbria, Paola Agabiti, insieme al consigliere regionale, Valerio Mancini, alla Chiesa di San Severo nel capoluogo umbro, per ammirare da vicino l'opera dei due grandi Maestri, Perugino e Raffaello, che negli anni dal 1505 al 1521 si sono susseguiti in successione insolita nella realizzazione del dipinto. Il progetto è cofinanziato dalla Regione dell'Umbria, oltre che dalla Fondazione Perugia e dal Comitato promotore delle celebrazioni per il quinto centenario della morte del pittore Pietro Vannucci detto "Il Perugino", in ragione non solo della ricchezza dei dati inediti che verranno acquisiti ad esito delle indagini diagnostiche non invasive effettuate dal Laboratorio di Diagnostica, ma anche e soprattutto, per l' originale valenza territoriale del progetto stesso, che coinvolge e unisce un territorio piuttosto ampio e un numero consistente di Comuni umbri. "Abbiamo fortemente sostenuto questo progetto insieme al consigliere Mancini che da subito ha apprezzato l'iniziativa, così come crediamo sia cruciale l'importanza del ruolo che riveste il Laboratorio di diagnostica per i beni culturali – ha commentato l'assessore Agabiti, come riporta una nota -. segue

Nel 2020, la Giunta regionale ha immediatamente dimostrato grande interesse per l'Associazione che, dopo anni di intensa attività, registrava una forte contrazione dei finanziamenti e quasi l'azzeramento delle attività. Da subito, ho ritenuto quindi prioritario, garantire concreto sostegno e risorse sufficienti per poter riavviare le attività e stipulare rapporti di collaborazione con tecnici professionali. Le finalità istituzionali del Laboratorio prevedono lo svolgimento di indagini sistematiche su vari fronti compresa l'influenza che i fattori ambientali, sia naturali che accidentali, esercitano sui processi di deterioramento dei beni culturali, la consulenza ed assistenza scientifica e tecnica per le amministrazioni pubbliche nella prevenzione, manutenzione e restauro, la costituzione di un archivio dei restauri dei beni culturali e la raccolta di documentazione funzionale alla redazione della Carta del Rischio. In un territorio come l'Umbria con un inestimabile patrimonio culturale e purtroppo soggetto a episodi sismici frequenti, le indagini - conclude la nota -  non invasive, effettuate con strumentazioni portatili tecnologicamente all'avanguardia, risultano fondamentali per preservare opere importanti con un approccio multi-tecnica, applicabile a tutti gli aspetti di conoscenza dello stato di conservazione delle opere d'arte di varie tipologie materiche, nonché all'analisi e valutazione delle condizioni ambientali di conservazione, con la messa a punto di procedure e tecniche rivolte sia a situazioni di gestione ordinaria del patrimonio, che a situazioni di emergenza". Fonte com abstract ALTRA NOTIZIA – foto da com 14mar.

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