Giovedì 01 Dicembre 2022 07:32

Perugia: in cattedrale celebrazione, nel primo anniversario della morte dell'arcivescovo emerito Giuseppe Chiaretti


(CIS) – Perugia nov. - Presieduta dall'arcivescovo mons. Ivan Maffeis, domani Venerdì 2 dicembre in Cattedrale a Perugia, si terra' la celebrazione eucaristica nella ricorrenza del primo anniversario del ritorno alla Casa del Padre dell'arcivescovo emerito Giuseppe Chiaretti (1933-2021), pastore della Chiesa che è in Perugia-Città della Pieve dal 1995 al 2009, vice presidente della Cei e presidente della Conferenza episcopale umbra dal 2004 al 2009. Nella cattedrale di San Lorenzo, alle ore 17, l'arcivescovo Ivan Maffeis, insieme al cardinale Gualtiero Bassetti, a sacerdoti, religiosi, religiose, diaconi, seminaristi e popolo di Dio – se' detto in una nota - , presiederà la celebrazione eucaristica nel ricordo di mons. Chiaretti. Un vescovo che ha scritto una bella e importante pagina della storia della Chiesa da trasmettere alle future generazioni. È stato un infaticabile pastore nel guidare il suo gregge in un lungo cammino caratterizzato dalla "nuova evangelizzazione" per la quale tanto si è prodigato, fondata sulla carità e sulla missione, oltre che sull'annuncio della Parola. Grande studioso e uomo di elevato spessore culturale, ha saputo trasmettere la fede anche attraverso la promozione e la valorizzazione dell'arte, della storia e della cultura in generale. È stato, soprattutto, un pastore profetico se si riflette sulla stagione sinodale intrapresa oggi dalla Chiesa. segue

Nel 2006, quando indisse il Sinodo diocesano, scrisse: «Il Sinodo avvia i sacerdoti, religiosi e laici in un cammino insieme, che sia vera missione tra i cristiani e di confronto-dialogo con i "distanti"... Non è un esame di tutta la vita della diocesi nella sua ripartizione classica di catechesi-liturgia-carità, ma solo una puntualizzazione sulla dimensione missionaria della nostra Chiesa in rapporto all'evangelizzazione». A tracciare un significativo ricordo di mons. Chiaretti e' suor Roberta Vinerba, teologa e preside dell'ISSRA di Assisi, dinanzi al quale, il 3 ottobre 1999, giorno del "transito" di san Francesco, tenne la professione dei voti di religiosa francescana diocesana. «Ricorderemo mons. Giuseppe Chiaretti – scrive –. Ricordare, attività che gli antichi imputavano al cuore che era ritenuto essere la sede della memoria. Un anno fa, il 2 di dicembre, il vescovo emerito della nostra Chiesa perugino-pievese compiva il suo transito da "questa bella aiuola del creato (che ho amato e desiderato sempre più ricca di giustizia, di bontà, di onestà, di fraternità) per tornare alla patria definitiva: la 'casa' e il 'cuore' di quel Dio che Gesù mi ha fatto conoscere come Padre che ama e perdona" (Chiaretti, testamento spirituale)». «Lo ricordo con la memoria del cuore e la certezza che è vivo – conclude suor Roberta –. Non è un ricordo retorico, mesto. Nostalgico sì. Ma mesto no. Perché Chiaretti è vivo in Cristo. Ne fa certezza le tante volte che in questo anno l'ho sentito vicino ed efficace nell'aiuto. Una paternità che non è per nulla esaurita e che per me e per la diocesi tutta, continua nella preghiera che certamente, dal cielo, fa per noi». Abstract fonte Com. Stampa a cura di Riccardo Liguori

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