Di fatto, tutto il settore industriale sembra aver mostrato in Umbria un andamento anticiclico rispetto a quanto occorso in Italia e nelle ripartizioni, anticipandone cioè la ripresa già da fine 2020. l tutto – si evidenzia ancora nella Relazione -, mentre le forze di lavoro continuano il loro inarrestabile declino, figlio anche della perdurante erosione della fascia demografica in età lavorativa e della popolazione, in Umbria più che in Italia. Al progressivo calo della natalità degli ultimi anni, che aveva segnato un inasprimento dell'invecchiamento demografico, si aggiunge il problema del passaggio della generazione dei baby-boomers all'età anziana e, senza un congruo ricambio generazionale, si sta riducendo la coorte delle persone in età lavorativa, con evidenti conseguenze in termini di sostenibilità economica e sociale. In aggiunta, la crescita del deflusso dalla regione di giovani, in particolare laureati, non fa che peggiorare le prospettive demografiche oltreché depauperare il capitale umano del territorio. A fare da contraltare al quadro recessivo paventato a livello nazionale – si sottolinea -, contribuiscono gli interventi programmati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, che è in procinto di entrare nel vivo. Alle riforme e agli investimenti che coinvolgono l'intero Paese, che avranno inevitabili positive ricadute anche a livello locale, si affiancano le azioni specificamente pianificate su base territoriale, disegnate allo scopo di innalzare la competitività di sistema. Particolarmente importanti per aggredire alcune delle croniche fragilità dell'Umbria potranno essere gli interventi finalizzati al miglioramento della viabilità, alla diffusione della digitalizzazione tra le imprese, al potenziamento della capacità scientifica e tecnologica. Al di là delle conseguenze economiche immediate di tipo keynesiano derivanti dall'effettivo avvio degli investimenti, l'impatto più importante generato dal PNRR è rappresentato dall'insieme dei benefici a favore del sistema economico e sociale nel medio-lungo periodo, in termini di innalzamento della produttività, efficientamento dei servizi, potenziamento delle infrastrutture, miglioramento della qualità della vita. Fonte com abstract