"Nonostante le evidenti difficoltà di una economia globale in crisi, il messaggio che riceviamo dalle aziende è una grande voglia di collaborare. In particolare, da parte delle nostre imprese lanciamo un appello perché la Cina riapra: andarci è indispensabile non solo per far funzionare attività già in essere ma soprattutto per avviarne di nuove e poter costruire un rapporto con le controparti cinesi. Un messaggio che andiamo ripetendo da tempo e che necessita di essere colto con urgenza affinché il dialogo e lo scambio non facciano dei passi indietro", ha aggiunto. I numeri del 2022 - Continua la crescita positiva dell'interscambio Cina-Mondo nei primi dieci mesi del 2022 (+8% a/a), trainata soprattutto – con alti e bassi – dalla componente dell'export (+11% a/a) nel primo semestre, mentre si registrano importanti rallentamenti nel terzo trimestre dell'anno. Lo confermano i dati di ottobre, con l'export e l'import cinesi nel mondo che hanno fatto registrare una contrazione rispettivamente dello 0,3% e 0,7% a/a. La resilienza dell'export ha sostenuto la ripresa economica della Cina negli ultimi due anni grazie alla forte domanda internazionale, ma la congiuntura favorevole sembra aver subito una battuta d'arresto. Pesano il conflitto in Ucraina, la debole domanda esterna dovuta all'aumento dell'inflazione derivante dall'impennata dei prezzi delle materie prime e il rallentamento della capacità produttiva cinese come conseguenza delle chiusure dovute al Covid-19. Da segnalare la crescita sostenuta dell'export cinese verso i Paesi ASEAN nel mese di ottobre (+20% a/a), a fronte di un drastico calo dell'export verso Stati Uniti (-12,6% a/a) e Unione Europea (-9% a/a). abstract fonte GD – vedi Giornale diplomatico