City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Martedì 08 Novembre 2022 18:52

A Ecomando di Rimini dibattito su bioeconomia circolare; in VDT Presidente Tesei

(CIS) – Perugia nov. - Dignità autonoma ed economica alla bioeconomia circolare, misure che incentivino l'integrazione tra filiere agricole e industriali, politiche che valorizzino l'alto livello di innovazione del settore, lotta alla illegalità e al dumping internazionale, promozione del modello italiano quale best practise europea, rafforzamento delle competenze specialistiche e della consapevolezza della popolazione della bioeconomia circolare. Questi sono solo i primi punti di un manifesto che si pone, appunto, l'obiettivo di rendere la bioeconomia circolare settore strategico e driver di competitività per l'economia nazionale. Tra i partecipanti al dibattito, oltre alla Presidente della Regione Umbria Donatella Tesei, che è intervenuta in videocollegamento e ha rappresentato chiaramente quanto ambizioso sia il "modello di sviluppo green" made in Umbria, l'Assessore regionale allo Sviluppo economico, Michele Fioroni. L'assessore, uno dei principali promotori della partnership pubblico-privata su cui si basa il progetto di transizione sostenibile della Regione, ha sottolineato in particolare che "è arrivato il momento che l'Umbria mostri chiaramente ciò che è. Una regione con un potenziale incredibile in termini di sviluppo di filiere di bioeconomia circolare, in cui amministrazione e stakeholder privati stanno lavorando insieme e instancabilmente per sperimentare un modello di integrazione tra filiere agricole e industriali che possa poi essere replicato anche altrove".  segue

 

Fioroni ha aggiunto che "Il Manifesto della bioeconomia circolare non nasce dalla "presunzione" di chi vuole dire al Governo cosa deve fare e come, ma vuole avviare un momento di confronto concreto su quelle problematiche che ancora impediscono a un settore potenzialmente estremamente strategico, sia economicamente che per contributo alla transizione ecologica, di esprimere tutto il suo potenziale. L'Italia ha delle eccellenze importanti in questo settore, non possiamo permetterci che questo know-how e l'alto livello di innovazione che abbiamo raggiunto vada sprecato". Protagonista del Manifesto è anche Novamont, il cui amministratore delegato Catia Bastioli, presente all'evento, ha sottolineato che "Come riportato dal Rapporto Green Italy 2022, la bioeconomia circolare ha già dimostrato che è possibile rilanciare la sostenibilità Europea dal punto di vista economico, ambientale e sociale, accelerando la transizione ecologica e potenziando la nostra autonomia e le nostre filiere. L'Italia in questo settore è leader con un'industria prima al mondo in grado di produrre bioprodotti, bioenergia, e sfruttare residui e by-products, e con l'agricoltura tra le più sostenibili d'Europa. Hanno partecipato al dibattito, portando sia l'esperienza del mondo agricolo che uno spaccato di quanto si sta facendo a livello nazionale e internazionale in tema di bioeconomia, Albano Agabiti, Presidente di Coldiretti Umbria, Fabio Fava, Università di Bologna, Gruppo di coordinamento nazionale Bioeconomia (CNBBSV, Presidenza del Consiglio dei Ministri), European Bioeconomy Policy Forum e Direttivo Cluster Chimica Verde Spring, e Loris Giorgini, Dipartimento di Chimica industriale – Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. Fonte com abstract


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