"Eccellenza reverendissima, a nome dei cittadini tutti, sono lieto ed onorato di darle il benvenuto nella nostra Perugia. Mi permetta di iniziare questo saluto ringraziando, in maniera sentita e affettuosa, e non rituale, Sua Eminenza il Cardinale Gualtiero Bassetti, nostro cittadino onorario che ha condotto il proprio servizio pastorale, anche in un momento particolarmente difficile, sempre camminando in mezzo al popolo dei fedeli, con la massima cura e comprensione per ogni singola persona." Cosi' ha esordito il sindaco di Perugia Andrea Romizi dalla scalinata di palazzo dei Priori, alla presenza delle varie autorita' civili e militari. "Saluto inoltre con altrettanta cordialità ed amicizia Sua Eccellenza Mons. Marco Salvi, che ha svolto il ruolo di Amministratore Diocesano collaborando attivamente e proficuamente con l'Amministrazione Comunale. Le porgo, Arcivescovo eletto, l'accoglienza della città nella consapevolezza che la voce del Vescovo è sempre stata e sempre sarà per i perugini un contributo essenziale per comprendere il senso del cammino dell'intera comunità cittadina. Come Ella ha sottolineato nel primo messaggio di saluto diffuso appena nominato, la nostra, che da oggi è certamente anche la sua, è terra di santi e di bellezza. In questa piazza, in particolare, la bellezza abbonda, a partire dalla facciata del duomo, appena restaurata e dalla nostra splendida Fontana Maggiore, simbolo, in qualche modo, dell'incontro tra fede e laicità: nello splendore delle formelle realizzate da Nicola e Giovanni Pisano coesistono infatti il linguaggio della Bibbia e dei santi con quello del secolo, delle arti liberali e delle tradizioni popolari. Ci ha scritto inoltre che viene per condividere le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce di ciascuno. La ringrazio fin da ora per lo spirito di condivisione e comprensione con cui arriva da noi. Il nostro territorio, e quello della Diocesi; sono territorialmente ampii, comprendono situazioni eterogenee e complesse e vivono un momento non facile, di crisi a vari livelli.Ma più di ogni altro c'è un elemento che contraddistingue, impreziosisce e caratterizza Perugia: il suo popolo. I perugini, lo dice la storia, hanno sempre avuto a cuore la libertà, la lealtà, la dignità, il rispetto, il lavoro e hanno sempre affrontato gli eventi con quell'attitudine che oggi siamo soliti chiamare "resilienza" e che in passato si definiva solidarietà, forza di volontà, orgoglio, capacità di non abbattersi mai. Quella di Perugia è una comunità vitale e propositiva: in questi anni ho avuto modo di apprezzare un grande impegno nell'associazionismo, nel volontariato e nel sostegno del prossimo, ambiti in cui la Chiesa cattolica svolge un ruolo fondamentale, ponendosi come punto di riferimento per persone e famiglie. D'altra parte siamo consci dei segni di erosione e sfilacciamento del tessuto sociale, della comunità, che più volte Ella, nel suo precedente incarico di direttore dell'Ufficio nazionale delle comunicazioni sociali della CEI, ha segnalato. E come Lei abbiamo a cuore innanzitutto i giovani, che oggi ha voluto incontrare in una chiesa di recentissima costruzione. Ci è noto quanto sia stata apprezzata la sua attività di docenza presso l'Università Pontificia Salesiana, e, in particolare, l'accompagnamento degli studenti arricchito dalla grande esperienza maturata da professionista della comunicazione. E sappiamo anche che ha voluto continuare a prestare servizio come Parroco prima presso un piccolo paese della Val Rendena poi a Rovereto. Comune è la volontà di rivolgere attenzioni a tutti ed avere cura dei bisogni, non solo materiali. Condividiamo infatti l'idea, che ha espresso più volte Papa Francesco, che nessuno si salva da solo. Vale per tutti gli uomini di buona volontà, credenti e non credenti. In questi anni si è lavorato per far convivere le ragioni dello sviluppo economico e quelle dello stato sociale, ritenendo che esse, soprattutto nell'era dolorosa della pandemia e della crisi figlia della guerra, per alcuni versi non ancora pienamente manifestatasi in tutti i suoi aspetti, siano elementi complementari per lo sviluppo di una comunità effettivamente evoluta, capace cioè non solo di produrre, ma anche di distribuire ricchezza, pari opportunità e strumenti di elevazione morale e civile per i suoi cittadini. I progetti che come città abbiamo messo in campo e che svilupperemo nei prossimi anni vogliono essere per le persone, per il loro benessere, perché crediamo che questo sia il ruolo della politica: creare benessere, creare opportunità, lavorare per il bene comune, per un bene che favorisca lo sviluppo delle condizioni della vita sociale in modo tale da permettere alle singole persone e alle diverse collettività di raggiungere la propria perfezione, così come inteso nella Dottrina sociale della chiesa, secondo un insegnamento preziosissimo che, grazie alla figura di Papa Leone XIII, si lega anche alla nostra Perugia. Ecco perché il percorso con la Chiesa non può che essere distinto nei ruoli ma complementare nelle azioni. E ancora una volta, credenti e non credenti, tradizione cristiana e pensiero laico sono chiamati oggi, nella fatica che richiedono sempre l'incontro ed il dialogo, a individuare il terreno comune sul quale fondare la convivenza. La politica sappia sempre dialogare e interloquire fruttuosamente con il pensiero cattolico così prezioso in tutti gli ambiti della vita. Sappia farlo senza superficialità, cogliendo il valore della profondità con la quale il pensiero cristiano guarda al rapporto con la modernità e con le difficoltà che la modernità stessa ci porta. Voglio consegnarle, infine, quale segno di benvenuto, un'agenda con l'effige del Grifo, simbolo della nostra città, conservato insieme al Leone nell'atrio di Palazzo dei Priori; ne siamo particolarmente orgogliosi, perché è un prodotto artigianale realizzato da un'azienda che ha come protagonisti della propria storia imprenditoriale persone con disabilità: Le doniamo dunque il nostro simbolo più prezioso realizzata da ragazzi straordinari.Benvenuto ancora in questa nostra terra, Don Ivan, si senta accolto, i perugini le saranno e la vorranno vicino. fonte com abstract RL e FC