"Questo percorso e modus operandi – ha detto l'assessore Castelli - ha consentito di lavorare contemporaneamente sul capitale umano, sull'organizzazione e sulle procedure, su un'efficace strategia di prevenzione del rischio di corruzione, garantendo il coordinamento dei relativi strumenti e obiettivi, rispetto al contenuto di tutti gli altri strumenti di programmazione, già presenti nell'amministrazione". Nel PIAO tutte le attività nascono e si sviluppano nell'ambito di un sistema a cascata in cui la priorità strategica viene esplicitata in obiettivi strategici, misurati con indicatori di risultato, e a loro volta espressi in obiettivi operativi. "Il PIAO – ha dichiarato Castelli – in virtù del suo approccio integrato, diviene un documento unico in cui confluiscono vari atti di programmazione, riorganizzati in sezioni e sottosezioni. Si parte dalla scheda anagrafica dell'amministrazione, per proseguire poi alla sezione che tratta di valore pubblico, performance e anticorruzione, fino a quella che presenta la visione di strategia di gestione del capitale umano e di sviluppo organizzativo, includendo in essa il Piano triennale del fabbisogno del personale, l'organizzazione del lavoro agile e la formazione del personale. Per finire con le attività di monitoraggio dei vari ambiti di pianificazione". Fonte com abstrac