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Sabato 05 Febbraio 2022 10:55

Vaccino, Le Foche (Umberto I): in prossimo futuro sarà contro più ceppi virus

(CIS) - Roma  feb. - Da AGENZIA DIRE - - "Si sta studiando un vaccino che tenga conto di quelle parti che normalmente non cambiano in questi virus, insomma un vaccino che abbia delle parti comuni stabili. Ecco, questa è una cosa fondamentale, perché si potrà avere un vaccino allargato che possa proteggere nel tempo da più ceppi di questo virus". Risponde così il professor Francesco Le Foche, immunologo presso il Policlinico Umberto I di Roma, interpellato dalla Dire in merito alla possibilità di un futuro vaccino contro tutte le possibili varianti del Covid. "L'arma contro questo virus - aggiunge Le Foche - è certamente il vaccino e lo ha dimostrato. I vaccini che oggi utilizziamo sono sicuri e funzionano bene sia sulla malattia medio-grave sia grave; funzionano un po' meno sul contagio ma come abbiamo visto- conclude- la terza dose riduce anche di molto il contagio". L'Estate sarà tranquill; c'e' fiducia per prossimo autunno. "Importante che tutti si vaccinino, Novavax convincerà indecisi"."Oggi disponiamo di un 'armamentario' contro il Covid che potrebbe anche rafforzarsi nel breve periodo; per questo credo che dobbiamo essere fiduciosi sia per l'estate, che vivremo con tranquillità, sia per il prossimo autunno". Lo ha dichiarato ancora nell' intervista video rilasciata alla Dire il professor Francesco Le Foche, immunologo presso il Policlinico Umberto I di Roma. segue

 

"Oggi - dice Le Foche- abbiamo dei vaccini che funzionano bene; sta per arrivare anche il vaccino della Novavax, che potrebbe sensibilizzare chi non ha avuto fiducia nei vaccini ad RNA messaggero pensando che siano tecnologie nuove, quando invece hanno 25 anni di storia consolidata e sono stati somministrati a milioni di persone, producendo una sicurezza sia nell'immunità sia nel vaccino stesso". Il vaccino Novavax, fa intanto sapere l'esperto, "sembra funzionare bene, con una copertura superiore al 90%, ed utilizza una metodica ormai standardizzata che abbiamo usato per la vaccinazione dell'epatite B o per il Papilloma virus. L'importante è che tutti si sottopongano alla vaccinazione per migliorare l'immunità sociale. Poi - ha ocncluso Le Foche - ci sono anche i nuovi farmaci antivirali e la terapia con anticorpi monoclonali". da AGENZIA DIRE


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