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Martedì 18 Gennaio 2022 11:55

Perugia: Celebrata la XXXIII Giornata di approfondimento e sviluppo del dialogo cattolici ed ebrei


(CIS) – Perugia gen. - "Realizzerò la mia buona promessa" è stato il tema della XXXIII Giornata per l'approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei, che a Perugia è stata celebrata nel pomeriggio di ieri, 17 gennaio, con un incontro nella Biblioteca del Convento dei Frati Minori di Monteripido. L'evento, promosso dal Centro ecumenico ed universitario "San Martino" e dalla fraternità francescana ospitante con il patrocinio dell'Archidiocesi, è stato anche un segno di speranza di un ritorno alla normalità della vita, perché nemmeno la pandemia ha impedito di celebrare questa significativa giornata. Una giornata che ha testimoniato che il dialogo non è semplicemente teorico, ma può essere concreto quando persone di fedi e culture diverse, ad esempio, ricercano e studiano insieme per dare alle stampe tre volumi dal titolo: "La Bibbia dell'Amicizia" a cura del prof. Marco Cassuto Morselli, presidente della Federazione delle Amicizie ebraico-cristiane, e di padre Giulio Michelini (Ofm), preside dell'ITA di Assisi e biblista, pubblicati con il contributo della Cei per i tipi delle Edizioni San Paolo. I volumi (l'ultimo è uscito in libreria lo scorso dicembre), che raccolgono saggi di 137 autori cattolici ed ebrei, sono stati presentati dai curatori nel corso dell'incontro a cui hanno relazionato il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, la prof.ssa Annarita Caponera, presidente del Centro ecumenico ed universitario "San Martino" e docente di ecumenismo e dialogo interreligioso presso l'ITA di Assisi, e l'architetto Marisa Zattini, autrice della mostra "Alberi. The Aleph Beth of Nature" (esposta precedentemente nella cappella dello Spirito Santo del Monastero di Camaldoli), visitabile nel Convento di Monteripido fino al prossimo 20 febbraio.  segue

 

Un'esposizione molto originale formata da 22 lettere dell'alfabeto ebraico, le stesse con cui è scritta la Bibbia, che l'artista ha impresso a fuoco su altrettanti cerchi di legno (ricavati da un tiglio ultrasecolare caduto per calamità naturale) a loro volta incorniciati da cerchi di metallo. "La densità storica del luogo si mescola con la lettura dell'opera esposta", ha commentato l'autrice nel ringraziare i francescani per l'ospitalità. "Sono voluta andare alle origini, per una sorta di prospezione, per ritrovare le origini del mondo – ha detto Marisa Zattini –. Quindi alfabeto ebraico è un alfabeto speciale. Trovare la Parola di Dio, attraverso il silenzio di queste lettere, mi sembrava estremamente importante. Le lettere non sono state disegnate, ma sono impresse al fuoco con laser", perché "la Parola di Dio è fuoco". Fonte com abstract ALTRA NOTIZIA


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