Un'immunizzazione che aiuterebbe i servizi sanitari, sotto pressione già ora e che saranno ancora più saturi nelle prossime ore, come spiega Magi: "Già adesso stanno arrivando tante persone, tutte insieme in ospedale e questo crea problemi, ci sono le file delle ambulanze e stiamo riducendo la cura degli altri malati; situazioni che abbiamo già vissuto nelle precedenti ondate ma che ora amplificano il loro impatto perchè I sanitari sono stremati da due anni di pandemia- sottolinea- e per i quali va organizzato il giusto turnover, perchè molti andranno in pensione ma pochi subentreranno. I medici infatti scappano dal Servizio sanitario nazionale per diverse ragioni, tra queste il fatto di ricevere un quarto della remunerazione che i colleghi ricevono negli altri Paesi europei, dove peraltro il numero di medici ed infermieri è persino maggiore". Medici che, anche al di fuori degli ospedali, lavorano con molta pressione, spiega ancora Magi: "I medici di base non ce la fanno più, anche perchè devono gestire alcuni passaggi burocratici, ma soprattutto perchè i malati sono tanti e sono messi in estrema difficoltà dalle richieste di esenzione delle persone che non vogliono vaccinarsi, che minacciano persino I colleghi e si recano all'hub vaccinale con i propri avvocati". Un quadro con molte ombre a cui si aggiungono anche le mancanze della medicina territoriale, per Magi: "I casi che vediamo in forte aumento in Lombardia sono frutto di questa sanità territoriale che non è stata potenziata, per quanto la delibera per la riforma sanitaria sia stata fatta da poco tempo. Nel Lazio a livello territoriale la medicina sta funzionando, le cure domiciliari sono portate avanti, ma in Lombardia i cittadini non hanno ambulatori dove andare e per una problematica che potrebbe essere gestita a livello ambulatoriale- denuncia infine il presidente dell'Omceo Roma- deve recarsi in ospedale e magari ne esce con il Covid". Fonte com abstract Agenzia DIRE