La componente sociale della Sase, ha visto un positivo impegno della Regione (tramite Sviluppumbria societa' che detiene oggi il 78,7% delle quote), seguita dalla Camera di commercio (il 10%; aveva il 37%), dal Comune di Perugia (6,25 rimasto a tali valori), da quello di Assisi (salito al 4,83%), seguiti da altri enti, in misura minore, cosi' anche alcuni soggetti privati. Quindi indirizzi strategici futuri, accordi con compagnie per altre rotte, accordi con altri Aeroporti (non escluso quelli con Ancona – ndr-). La variabile piu' importante e' l'andamento della pandemia, che se superata, vedra' una evoluzione e quindi la ripresa voli ( 15 rotte operative da marzo) come lo e' stato negli anni passati (nel 2015, premiato il 250mo passeggero proveniente da Londra). Secondo il presidente Panato, il 2021 dovrebbe chiudersi con 130 mila passeggeri, una ripresa sorprendente, grazie ad un traffico nei mesi estivi, superiore a quello del 2019 (nel 70% di umbri – voli nazionali - e il 30% di stranieri). Non e' mancata da parte della presidente Tesei una raccomandazione per una attenta spesa di gestione, come non e' mancato l'annuncio che la Regione proseguira' nell'impegno per tutte le infrastrutture (dalle viarie, alle ferrovie, all'aeroporto appunto), per far uscire "l'Umbria dall'isolamento che c'era da troppi anni." Per fare questo ci vuole una unita' di intenti, non solo da parte delle istituzioni, ma anche da parte della collettivita'; necessari sono nuovi investitori, nuovi partener che verranno di certo, se lo scalo nel 2022, dimostrera' una vera ripresa. Di questi concetti la presidente Tesei aveva gia' parlato nel recente incontro con tutte le "partecipate", riconoscendo allo scalo umbro, snellezza, facile utilizzo, parcheggio accessibile, check-in e imbarco veloce, una porta per il turismo di chi arriva in Umbria. L'aeroporto crea un vantaggio al sistema imprenditoriale umbro; e' volano per le operazioni di import-export e porta cosi' ad incrementi di PIL "visto che o gni 100mila viaggiatori, si creano 50mla euro in piu' di pil". PP