Personaggio centrale del sodalizio criminale è risultato un cittadino di nazionalità marocchina, dimorante ad Umbertide, già emerso nell'ambito di pregresse indagini per traffici di droga ed attualmente affidato in prova ai servizi sociali, il quale attraverso un connazionale, residente a Torino, si approvvigionava di notevoli quantità di hashish che, tenute occultate in aree di campagna ed impervie zone boschive, venivano, di volta in volta, immesse sulle principali piazze di spaccio di Perugia e della provincia, attraverso una ben consolidata rete di pusher. Nel corso dell'attività investigativa, sono stati effettuati – spiega ancora la nota - numerosi interventi operativi, con l'arresto, in flagranza del reato di detenzione di stupefacenti, di 5 persone ed il sequestro di ingenti quantitativi di droga e denaro contante. Inoltre, sono stati documentati almeno 70 episodi di cessione al dettaglio con la relativa segnalazione degli acquirenti all'autorità prefettizia. Sulla scorta delle risultanze investigative, condividendo le ipotesi accusatorie formulate dal pubblico ministero. il Giudice per le indagini preliminari ha disposto le misure cautelari avendo rilevato che "l'accertata esistenza di una ben articolata rete associativa criminale rende di palmare evidenza, sotto il profilo delle modalità e circostanze di fatto, la sussistenza del pericolo concreto che gli indagati, ove liberi, possano reiterare condotte criminose analoghe. La quotidianità delle interrelazioni tra gli indagati, la sistematicità e l'abitualità nel trattare gli affari illeciti aventi ad oggetto la movimentazione di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti costituiscono circostanze sintomatiche di una peculiare ed incessante proclività a delinquere e di una particolare dedizione allo spaccio intesa come attività dalla quale trarre la propria fonte di sostentamento, unica o prevalente, cosicché è difficilmente ipotizzabile che l'attività dell'associazione investigata sial allo stato cessata". L'operazione si inserisce nel più ampio contesto che mira a mettere in campo ogni possibile sforzo operativo da parte della Guardia di Finanza del capoluogo umbro, in perfetta sinergia con l'Autorità Giudiziaria, per la tutela della legalità, attraverso il presidio del territorio, il contrasto al crimine organizzato e l'aggressione dei proventi e dei patrimoni illecitamente accumulati. Fonte com abstract