Lunedì 02 Agosto 2021 14:33

Marche: reinserimento donne con pregresso carcinoma mammario


(CI)S – Ancona, ago. - Il reinserimento nella vita sociale e lavorativa delle donne con pregresso carcinoma mammario è la finalità del progetto integrato sperimentale, approvato assieme a quelli per altre 3 province dalla Regione Marche. Il progetto è finanziato dall'avviso pubblico Regione Marche: DGR 1046 del 27 luglio 2020 "POR Marche FSE 2014-2020 Asse 1 Priorità 8.iv – Azione 8.4 B e 8.4 C. con 150mila euro dei 750mila euro di risorse a disposizione. L'iniziativa, presentata questa mattina a Palazzo Raffaello in una conferenza stampa, pone grande attenzione ai diritti delle donne e in particolare a coloro che desiderano rientrare al lavoro o trovare un'occupazione dopo un periodo di allontanamento dovuto alla malattia e necessitano di un percorso di accompagnamento integrato, che preveda anche vari tipi di intervento finalizzati ad un recupero emotivo e professionale. Capofila del progetto è l'Area Vasta2 di Ancona, in collaborazione con l'AOF Associazione Oncologica Fabrianese e l'agenzia del lavoro During. Alla realizzazione contribuiranno alcuni soggetti esperti come Meccano Spa in rappresentanza delle imprese, l'Associazione Kulturando di Fabriano esperta di pari opportunità, orientamento e formazione, Digital Smart e Progetto Crescita di Fano, il Centro Papa Giovanni XXIII° ed il Polo9 di Ancona. segue

 

"L'iniziativa è studiata per promuovere e sostenere la sperimentazione di interventi che possano rafforzare la ripresa psicologica, motivazionale e fisica delle donne affette da pregresso carcinoma mammario, finalizzata al pieno recupero della loro autostima e delle condizioni necessarie per proiettarsi nuovamente con successo nella vita sociale e nel mondo del lavoro - ha sottolineato l'assessore alla Sanità Filippo Saltamartini - Un percorso importante che nei prossimi anni intendiamo corroborare con finanziamenti aggiuntivi. Dobbiamo garantire la prevenzione e le cure, ma dobbiamo garantire anche il "dopo", ossia il benessere psicologico dei pazienti. E' questo il salto di qualità che vorrei facesse il sistema sanitario regionale e sono convinto che raggiungere questo obiettivo sia possibile grazie alla passione che riscontro in tanti medici e operatori. La Regione vuole investire sull' oncologia che con le patologie cardiologiche e neurologiche costituisce una delle maggiori cause di morte. Un plauso infine va a tutte le aziende che accoglieranno queste donne"."E' importante non solo curare – ha aggiunto la direttrice dell'Asur Nadia Storti – ma anche prendersi cura delle persone. Progetti sperimentali come questi sono fondamentali anche perché costituiscono esempi di buone pratiche che possiamo replicare su tutto il territorio regionale"."I dati e le testimonianze – ha spiegato il presidente dell'Associazione Oncologica fabrianese Giorgio Saitta - evidenziano che una delle problematiche più sentite dalle donne operate di tumore al seno riguarda il lavoro e che vi è una diffusa esigenza di maggiore informazione sui diritti delle donne che si assentano dal lavoro per l'intervento chirurgico e per le successive terapie. Con questo progetto che non si è fermato neanche durante la pandemia, cercheremo di accompagnare le donne in questo percorso in collaborazione con le aziende che si sono dimostrate disponibili. L'auspicio è di poter rinnovare questa iniziativa che riteniamo fondamentale". Fonte com abstract

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