Mercoledì 23 Giugno 2021 14:20

Raddoppia canone case popolari per 5.300 famiglie umbre, Thomas De Luca (M5S): "Ecco la patrimoniale della destra che toglie ai poveri per dare ai ricchi"


(CI)S – Perugia giu. - Vessare i poveri e proteggere i milionari. "Ecco la patrimoniale della destra in Umbria che va a succhiare i risparmi di una vita, quelli di vedove e anziani soli delle case popolari, fasce più colpite dalla stangata leghista. La Regione non ha voluto aprire un tavolo di confronto rispetto alla riforma Ater che entrerà in vigore dal prossimo gennaio. E se nel 2019 e nel 2020 il canone era aumentato del 10%, dal 1° gennaio 2022 salirà fino a più del doppio. La destra che grida contro le patrimoniali e contro PD e M5S che metterebbero le mani nelle tasche degli italiani, mostra il suo vero volto. Lo h a detto il consigliere reigonale del M5S Thomas De Luca, per il quale "l'obiettivo è quello di salassare i redditi bassi – sottolinea in una nota - per mantenere i ricchi. Smentito clamorosamente l'impegno preso in audizione di fronte al Comitato di controllo e valutazione rispetto al blocco degli aumenti inserendo dei correttivi necessari a garantire equità sociale ed equilibrio nei bilanci dell'Ater. Lo scorso gennaio 2020, infatti, eravamo infatti riusciti nell'impresa di mettere intorno ad un tavolo i soggetti portatori di interesse, sindacati, associazioni di categoria, Ater e giunta regionale. Proprio in quella sede erano state riconosciute tutte le criticità presenti nel nuovo regolamento e da lì l'impegno ad introdurre dei correttivi. Sin dall'insediamento dell'Assemblea legislativa, il primo impegno del Movimento 5 Stelle è stato quello di voler bloccare gli aumenti e chiedere ulteriori tutele per le fasce più deboli. Il blocco degli aumenti con la sospensione dell'applicazione del nuovo regolamento aveva garantito di disinnescare una vera e propria bomba sociale. Ma oggi – ha concluso De Luca - tutto questo viene disatteso. Nessuna equità, nessuna tutela delle fasce più deboli. segue

 

"Ecco chi veramente mette le mani nelle tasche dei cittadini, altro che patrimoniale. Con l'introduzione del nuovo metodo di calcolo per i canoni di locazione, parametrato su Isee e non più su reddito imponibile, delle 8.720 famiglie assegnatarie di case popolari ben 5.300 si ritroveranno in emergenza abitativa". Nel panorama degli affitti regionali, incrementi sono stati segnalati un po' in tutti i principali centri dell'Umbria, con valori/affitti (e anche acquisti) lievitati di molto. Da Perugia viene una segnalazione che una Associazione culturale/sociale che voleva affittare uno spazio nel nuovo centro di via Cortonese (ex tabacchificio) si e' vista raddoppiare (100%) di quanto in un primo tempo valutato lo spazio. Oggi i prezzi sono 14 euro al mq. che per oltre 100 metri, portano a 1.400 euro mese, piu' i costi di gestione generali (luce, acqua, servizi). Non e' questo lo spirito della ripresa, commentano gli osservatori politici umbri. abstract

Articoli collegati (da tag)

Vai Su

Questo sito utilizza i cookies per migliore la tua esperienza di navigazione. I Cookies utilizzati sono limitati alle operazioni essenziali del sito. To find out more about the cookies we use and how to delete them, see our privacy policy.

I accept cookies from this site.

EU Cookie Directive Module Information