Gli incolonnamenti – dovuti anche all'infinita manutenzione - si ripresenteranno puntualmente appena usciremo dall'emergenza pandemica da COVID 19. Tra l'altro, è notizia recente che, per lavori su due gallerie, ANAS ha disposto il divieto per i TIR con sostanze pericolose con uscita dal Raccordo e transito in varie zone della Città. Il nuovo e aggiornato "Nodo di Perugia" consentirà di dirottare i mezzi pesanti fuori dal Raccordo Perugia-Bettolle e dalla Città, creando un'alternativa per decongestionare il traffico diretto alle zone industriali e ai centri commerciali nati in prossimità della tangenziale di Perugia. L'opera sarà fondamentale - continua nella nota la Morbello - anche per consentire ai cittadini della zona nord del Comune di Perugia di raggiungere velocemente l'Ospedale Santa Maria della Misericordia. Il "Nodo di Perugia", da ammodernare in base alle attuali esigenze del territorio, sarà un'infrastruttura utilizzata da decine di migliaia di utenti ogni giorno che finalmente potranno viaggiare sicuri. Il mondo va verso l'elettrificazione (che è già il presente) e la guida automa (che sarà il futuro). Quando le utilitarie elettriche costeranno come quelle a benzina avremo risolto in gran parte anche il problema ambientale: tutti viaggeremo ad "emissioni Zero". Anche i materiali necessari per realizzare l'infrastruttura - ha sottolineato - potranno essere ecosostenibili: il Ponte di Genova, per i pannelli fotovoltaici che alimentano illuminazione e sensoristica e per la tipologia di calcestruzzo utilizzato, ha ottenuto la certificazione internazionale CSC che indica la sostenibilità del prodotto, in linea con i principi dell'economia circolare. Parallelamente, per Perugia, va ammodernata ed ampliata la rete ferroviaria per far transitare i treni ad Alta Velocità (in modo particolare verso e da Milano) e uscire così dall'isolamento. Turismo e commercio non andranno mai a regime senza l'Alta Velocità per il Capoluogo dell'Umbria. Abstract font ecom