Gli steroidi - spiega una nota - sono onnipresenti in natura e svolgono funzioni vitali essenziali. Un esempio è la regolazione dell'attività ormonale o la digestione e l'assorbimento dei lipidi. Gli steroidi sono costituenti fondamentali delle membrane cellulari e possono svolgere attività antinfiammatorie, antitumorali, antivirali, antimicrobiche e antimicotiche. Possono anche essere impiegati per trattare varie condizioni patologiche come malattie cardiovascolari ed obesità. Il mercato globale dei farmaci steroidei e degli intermedi di produzione industriale è stimato a oltre 10 miliardi di dollari. Tuttavia, molte molecole steroidee sono difficili da produrre attraverso metodologie tradizionali che spesso richiedono molti passaggi sintetici ed hanno basse rese. Per rendere queste molecole più accessibili per gli studi clinici e per lo sviluppo e la produzione di farmaci, sono urgentemente necessari metodi e tecnologie innovative che possano soddisfare gli standard richiesti nelle sintesi moderne, sia in ambito accademico che industriale, come sostenibilità, sicurezza e costi. Il progetto di dottorato congiunto mira ad affrontare questa sfida sviluppando sistemi integrati chemo-biocatalitici a flusso per la funzionalizzazione remota degli steroidi. Gli obiettivi principali sono: sviluppare ed applicare nuovi enzimi per la funzionalizzazione sito-specifica di steroidi (e.g., reazioni di solfatazione, idrossilazioni C-H, e amminazioni) utili in ambito chimico farmaceutico; realizzare nuovi biocatalizzatori per processi chimici mirati a ridurre il numero dei passaggi sintetici, migliorare l'efficienza e ridurre gli sprechi; sviluppare bioreattori innovativi che consentano di realizzare processi produttivi in flusso continuo, robusti e sostenibili per la produzione di farmaci e composti steroidei di interesse sintetico e farmaceutico. Fonte com abstract