City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Martedì 17 Novembre 2020 14:14

Operazione Nas "inferno" pone fine a violenze e minacce nei confronti anziani in Struttura S.A. non regolare


 

(CIS) – Bologna, nov. - L'operazione era denominata "Inferno", per il clima che si viveva all'interno della struttura ricettiva per anziani: Il NAS Carabinieri di Bologna, coadiuvato dai Carabinieri dei Comandi Provinciali di Modena e Reggio Emilia e del 13° Nucleo Elicotteri di Forlì, ha posto fine a questi soprusi, dando esecuzione a 4 ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti del gestore della struttura ricettiva per anziani e di 3 collaboratrici, ritenuti responsabili di maltrattamento, omissione di soccorso ed esercizio abusivo della professione sanitaria. L'attività investigativa – si legge in una nota del NAS - coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Bologna dott.ssa Manuela Cavallo, ha consentito di individuare "la sistematica e continuata modalità vessatoria, violenta, minacciosa e ingiuriosa con cui gli indagati si rapportavano ai 9 anziani ospiti ultraottantenni della struttura, provvedendo altresì a somministrare terapie in assenza di prescrizione medica e di propria iniziativa". L'indagine ha messo in luce, altresì, un episodio di omissione di soccorso nei confronti di un anziano ospite della casa famiglia, di anni 83, poi deceduto per cause naturali, ricoverato lo scorso gennaio all'Ospedale di Bazzano per lesioni sospette tali da motivare una segnalazione da parte della direzione ospedaliera. Proprio iniziando da quell'episodio, gli accertamenti si sono sviluppati durante il periodo di "lock-down" nazionale, monitorando prima la struttura attiva inizialmente in Valsamoggia (BO) e successivamente trasferita arbitrariamente presso un albergo di Zocca (MO), a seguito dell'alienazione, da parte della titolare della casa famiglia, dell'immobile ove aveva sede l'attività. segue

 

La donna - si legge nella nota NAS del Ministero salute - ha quindi proseguito l'attività all'interno di una struttura alberghiera, in violazione della disciplina che regola il funzionamento delle strutture socio assistenziali per anziani, nella convinzione di poter guadagnare l'anonimato con conseguente elusione dei controlli ispettivi, non solo dal punto di vista fiscale, ma anche dal gravame di dover applicare le misure di sicurezza nei luoghi di lavoro e di prevenzione dal contagio epidemico da COVID-19. L'intervento ieri, dei Carabinieri NAS ha posto termine alle condotte illecite commesse, a vario titolo, riconducibili a gravi e ripetuti maltrattamenti fisici e psicologici in danno delle persone anziane. Alle indagate vengono contestate ulteriori violazioni: assenza di autorizzazione, abuso nella somministrazione di farmaci, carenza di procedure organizzative e gestionali nonché assenza di regolari contratti di lavoro delle maestranze impiegate. Abstract fonte com


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