La location principale del Festival del Medioevo 2020 sarà la tensostruttura allestita in Piazzale Frondizi, dove si terranno le conferenze. La sala azzurra del Centro Servizi Santo Spirito trasmetterà i convegni su schermo, e per entrambe le location è necessaria la prenotazione. Fondamentale - sottoline auna nota - sarà anche arrivare con mezz'ora d'anticipo rispetto all'inizio delle sessioni dei convegni, così da poter lasciare i propri dati anagrafici, sottoporsi alla misurazione della temperatura e consentire nei tempi giusti lo svolgimento delle sanificazioni (due volte al giorno) delle sale. Uso della mascherina e distanziamento saranno obbligatori per tutta la durata del Festival e in tutti i suoi luoghi. "Tema di quest'anno – ha proseguito Fioravanti – sarà il Mediterraneo, il mare che ha fatto la storia, che racconteremo con grandi studiosi, approfondimenti, focus. Ospite d'onore del Festival 2020, in questo senso, sarà la città di Amalfi". Anche le scuole potranno seguire il Festival, ma quest'anno in streaming e "collegate – ha spiegato l'assessore alla Cultura Fiorucci – ciascuna dal proprio istituto, così da evitare assembramenti e nel contempo continuare a promuovere la partecipazione dei giovanissimi al Festival". E a proposito di età, lo screening obbligatorio dei partecipanti causa prevenzione Covid ha consentito agli organizzatori anche di studiare più da vicino l'utente medio del festival: 35enne, spesso proveniente da Lazio o Marche. "Registriamo molti arrivi anche da Piemonte e Lombardia – ha sottolineato l'assessore Fiorucci – anche in quest'anno complicato in molti hanno scelto di fermarsi a Gubbio per più giorni, così da poter seguire tutte le conferenze". A latere dei convegni si terranno anche visite guidate, dimostrazioni delle scene di vita quotidiana degli antichi mestieri, a cura dell'Università degli Antichi Mestieri di Gubbio (sabato e domenica) e una serie di spettacoli serali che racconteranno come, nella storia, le pandemie abbiano cambiato il modo di vedere il mondo: giovedì e sabato il Palazzo Ducale sarà teatro di musica e narrazioni che guardano anche alla nostra storia più vicina, segnata dalla pandemia da Covid 19. Il festival partirà ufficialmente mercoledì mattina alle 10, alla presenza anche del sottosegretario al MIBACT Anna Laura Orrico, ma domani sera, martedì, si taglierà il nastro della mostra "Sale, petrolio del Medioevo", che al Museo Civico del palazzo dei Consoli racconterà con rari documenti e preziosi acquarelli una storia che ha lasciato la sua indelebile traccia attraverso le strade d'Europa e lungo le rotte delle navi veneziane nel Mediterraneo. Dopo l'inaugurazione si esibiranno in Piazza Grande anche gli Sbandieratori della città di Gubbio. Il programma dettagliato del Festival è sul sito www.festivaldelmedioevo.it e sulla pagina Facebook del festival verranno trasmesse in diretta alcune delle principali conferenze. fonte com