(CIS) – Assisi ago. - - "Addio a Sergio Zavoli, grande maestro del giornalismo italiano e internazionale e uomo dalla caratura francescana. Ricordo ancora - ha dichiarato il Direttore della Sala Stampa del Sacro Convento di Assisi, padre Enzo Fortunato - le belle, profonde e edificanti parole che Zavoli scrisse per introdurre la Carta di Assisi, il decalogo sulle buone pratiche dell'informazione: il mio mestiere non può aggiungersi altro compito che quello di rispettare le parole, nostre e altrui, come la vigna e il grano, il vino e il pane ricevuti in dono dall'ultima cena, la mensa infinitamente più povera e più ricca d'ogni tempo vissuto finora sulla Terra. E allora vivo, fraternamente, dentro la vita altrui. E anche se non ne comprendo il senso, l'anima, le forme, mi sforzo di conoscerla con gli attrezzi che il mio lavoro mi ha dato: le parole, strumenti di pace e di misericordia, antidoti all'ostilità tra le persone». Zavoli sulla Carta di Assisi scrisse che le parole siano strumenti di pace, antidoti all'ostilità tra le persone. Stamane a Roma, la Camera ardente. I funerali, domani, poi sabato la sepoltura di Sergio Zavoli a Rimini accanto all'amico di sempre Federico Fellini