Le lettere sopravvissute all'incuria sono state smontate, misurate una a una per risalire al tipo di carattere utilizzato da Nicolosi, una informazione non emersa dai documenti, ma necessaria per ricostruire con la dovuta precisione, metrica e geometrica, il disegno delle lettere mancanti. Lo studio ha consentito di appurare che si tratta di un 'carattere ibrido', tipico del mondo degli artigiani, che contaminano spesso un tipo di carattere antico con uno moderno. La scoperta più sorprendente è stata fatta dal fabbro Mirco Pazzaglia: durante l'attività di ripulitura delle lettere, infatti, ha verificato che sotto diverse mani di vernice nera si nascondeva una vernice dorata. Così, d'accordo con i funzionari della Soprintendenza, è stato incaricato il pittore edile Riccardo Fioroni di ripristinare la finitura originale. "Il restauro ci ha consentito – ha evidenziato ancora Paolo Belardi - di restituire alla città un'insegna tanto scintillante quanto elegante, il cui ricordo era ancora vivo nella memoria di molti perugini. Un intervento poco rilevante dal punto di vista quantitativo, ma molto rilevante sul piano qualitativo: rappresenta un vero e proprio landmark identitario che coniuga tradizione e innovazione, e prelude alla volontà del Magnifico Rettore Prof. Maurizio Oliviero di riqualificare in modo esemplare l'asse pedonale che collega la piazza dell'Università al piazzale dell'Aula Magna attraverso la 'rue interior' di Palazzo Murena, laddove abbiamo già provveduto a rinnovare la segnaletica relativa alla sicurezza e le componenti di arredo urbano". fonte com