Da Codogno, dove è iniziato il nostro percorso di sofferenza, vogliamo ribadire i valori della Costituzione, ricordando nuovamente i nostri concittadini morti per il coronavirus e rinnovando grande solidarietà ai loro familiari e alle comunità di cui erano parte. Questi vuoti sono ferite che possiamo tentare di ricucire soltanto con il ricordo. Ricordando nomi, volti, storie. Tutti, uno per uno. Questa visita assume anche il significato di auguri – i più intensi e affettuosi – a coloro che sono malati e stanno lottando per la guarigione. Consente inoltre – anche a me - di rinnovare, sottolineando ancora una volta, la riconoscenza della Repubblica a quanti si sono prodigati per curarli e assisterli negli ospedali, nei presìdi sanitari, a domicilio. Senza domandarsi chi fossero, senza chiedere da dove venissero, senza chiedersi che idee professassero, ma guardando soltanto al loro essere persone." Mattarella h amesso l'ccento sull'impegno di tanti ricercatori e "le attese di tutti per l'individuazione di farmaci specifici e di un vaccino"; poi riferimento alla solidarieta' o opera di p ersone di ogni eta' , informe diverse – ha detto - che hanno svolto funzione di assistenza, di aiuto, di conforto nei confronti di chi si trovava in difficoltà. Siamo stati testimoni di migliaia di gesti solidali, coraggiosi, di testimonianze di altruismo, di abnegazione e spesso di felice inventiva nell'aiuto a chi ne aveva bisogno. Si è manifestato un patrimonio morale presente nel nostro Paese, spesso sommerso, che va esaltato, che va posto a frutto." Dopo aver ricordato che in Europa l'Italia e' stata la prima in tutto il mondo occidentale ad essere investita da un fenomeno di inimmaginabile velocità di diffusione, sconosciuto anche alla scienza, nei suoi caratteri, nelle sue modalità di trasmissione, nei suoi effetti sull'organismo, rivolto al Presidente Fontana e il Sindaco Passerini, e gli altri sindaci presenti, "desidero salutare e ringraziare tutti i presidenti di regione, i sindaci, gli amministratori del nostro Paese che – insieme al Governo nazionale - hanno fronteggiato il pieno del vortice dell'emergenza e si stanno adesso adoperando affinché la ripresa delle attività possa avvenire ordinatamente e in sicurezza. Da qui vogliamo ripartire. Con la più grande speranza per il futuro. Qui nella casa comunale di Codogno, in questa visita breve ma davvero sentita e intensa, accanto a questo splendido albero che so che ha un significato emblematico particolare per la sua città, Signor Sindaco, qui a Codogno, oggi - come poche ore fa a Roma all'Altare della Patria - è presente l'Italia della solidarietà, della civiltà, del coraggio. In una continuità ideale in cui celebriamo quel che tiene unito il nostro Paese: la sua forza morale. Questo è tempo di un impegno - ha sottolineato Mattarella - che non lascia spazio a polemiche e distinzioni. Tutti siamo chiamati a lavorare per il nostro Paese, facendo appieno il nostro dovere – ha concluso - , ognuno per la sua parte. Grazie al Presidente, ai Sindaci, al nostro Governo, alla nostra società, al nostro Paese. E, in questo momento in cui progettiamo la ripartenza, grazie ai nostri concittadini per l'esempio che hanno dato a tutta l'Europa e al mondo." Abstract fonte com