L'Ascensione è la festa della nostra speranza e Gesù chiede a tutti noi, non solo ai pastori, di rappresentarlo sulla terra testimoniando il suo insegnamento. Salendo al Cielo, Gesù, ci affida dei compiti nel ricevere la forza dello Spirito, perché, Egli disse ai suoi discepoli: "così potrete testimoniarmi a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samaria e fino ai confini della terra, fino al giorno in cui ritornerò. Annuncerete la mia risurrezione, la pace, le beatitudini" e tutti, tutti, abbiamo il compito di annunciare il Vangelo». Nel commentare la Parola di Dio della domenica, il presule ha esortato i fedeli a guardarsi dai "profeti di sventura" del nostro tempo, parafrasando due papi contemporanei, Giovanni XXIII e Benedetto XVI. Quest'ultimo, nel commentare il distacco terreno di Gesù dai suoi mentre saliva verso il Padre benedicendo tutto il mondo, scrive che «"le sue mani benedicenti sono come un tetto che ci protegge". Ma sono al contempo un gesto di apertura che squarcia il mondo – ha evidenziato Bassetti –, affinché il Cielo penetri in esso e possa diventare una presenza. Nel gesto delle mani benedicenti si esprime il rapporto duraturo di Gesù con i suoi discepoli e con il mondo. Nell'andarsene è come se ci sollevasse tutti al di sopra di noi stessi e aprisse il nostro mondo a Dio. Per questo i discepoli poterono gioire quando da Betania ritornarono a casa. Cari fratelli e sorelle, Gesù che sale al Cielo – ha concluso il cardinale – tiene le sue mani in benedizione anche verso di noi e questa benedizione, come scrive papa Benedetto, è la ragione profonda della gioia cristiana che ha radici profonde». Al termine don Simone Sorbaioli ha ringraziato tutti i partecipanti, in particolare «quanti si sono adoperati per rendere bella e in sicurezza questa celebrazione, seppur semplice ma ha richiesto un lavoro non poco impegnativo fin dalla mattina presto. Questa celebrazione rappresenta per la nostra città e per tutta la nostra comunità diocesana un segno di speranza e un segno della nostra fede in Gesù in un periodo difficile e di dura prova per tutti». Com. stampa a cura di Riccardo Liguori