City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Domenica 24 Maggio 2020 14:46

Chiese "riaperte" celebrano l'Ascensione del Signore: tanti i fedeli, rispettosi delle norme

(CIS) – Perugia mag. - Domenica a "porte aperte", rispettando tutte le misure di distanziamento sociale e di igienizzazione disposte e cosi' i parroci e volontari parrocchiali si sono rimboccati le maniche per tutta la settimana affinché i fedeli potessero partecipare alle celebrazioni eucaristiche domenicali (si ricorda comunque non più di 200 persone ad ogni messa), scegliendo in molti casi di celebrarle all'esterno delle chiese. Le chiese riaperte quindi e a Perugia è il caso delle parrocchie di San Giovanni Apostolo, nel quartiere di Ponte d'Oddi e Montegrillo, e di Santa Maria in Case Bruciate. La prima parrocchia è animata dai frati Minori francescani e guidata dal parroco padre Francesco Bonucci, cappellano del Carcere, dove la messa domenicale di oggi si è tenuta "in discesa", per la caratteristica pendenza del piano stradale del parcheggio antistante la chiesa. Non poteva mandare all'aperto, accanto all'altare, la statua della Beata Vergine Maria, molto venerata in questa comunità parrocchiale dove ogni anno, l'ultima domenica di maggio, si svolge in suo onore una festa molto partecipata e sentita dalla popolazione. A Case Bruciate - e' detto in una nota - , le celebrazioni eucaristiche mattutine (ore 9 e 12), si sono tenute nell'area adiacente ai locali dell'oratorio, ben allestita dai volontari coordinati dal parroco don Riccardo Pascolini, direttore dell'Ufficio diocesano per la pastorale universitaria. L'intera Unità pastorale guidata da don Riccardo, con i suoi confratelli don Calogero Di Leo e don Gaetano Romano, è l'insieme di tre parrocchie cittadine con 10mila abitanti e con non pochi studenti universitari fuori sede (S. Maria in Case Bruciate, San Donato all'Elce e Sant'Agostino in Porta S. Angelo) di cui fa parte anche la chiesa dell'Università degli Studi molto frequentata la domenica. In tutte le quattro chiese di quest'Unità pastorale, grazie al lavoro di cinquanta volontari, da oggi possono essere celebrate le messe a "porte aperte".  segue

Soddisfatti i parroci e quanti dei parrocchiani, giovani e adulti, hanno reso possibile la riapertura in sicurezza di questi luoghi di culto. Una riapertura purtroppo limitata, perché, fa notare don Riccardo Pascolini, «alla messa delle 9 di questa mattina c'erano 80 fedeli, quando prima del "Coronavirus" erano il doppio». Oggi è una domenica particolare, ricordano i sacerdoti nelle loro omelie, perché oltre ad essere la domenica dell'Ascensione del Signore, è la 54 Giornata Mondiale per le Comunicazioni Sociali celebrata dalla Chiesa universale proprio in questo giorno. I mezzi della comunicazione sociale hanno avuto e continuano ad avere un ruolo non secondario nel tempo del Covid-19, sia nell'informazione-aggiornamento della pandemia sia nel non fare mancare il contatto-ascolto della Parola di Dio trasmettendo in diretta le messe per quanti non possono recarsi ancora in chiesa, soprattutto nei giorni festivi. Com. stampa a cura di Riccardo Liguori /

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