Venerdì 03 Aprile 2020 14:42

Coronavirus/Umbria: Piano per le RSP, se sospetti Covid-19 contattare Servizio Sanita' pubblica

(CIS) – Perugia apr. - Il Piano prevede che, nel caso in cui un paziente ospitato in una residenza sanitaria protetta (RSP) o in una struttura residenziale protetta presentasse febbre, tosse, dispnea, cefalea e mialgie, dovrà essere immediatamente trattato come paziente sospetto COVID positivo. Il responsabile sanitario della struttura – prosegue ancora la nota - dovrà contattare il Servizio Igiene e Sanità Pubblica territorialmente competente, che provvederà a programmare i necessari test diagnostici di conferma. Si dovrà garantire l'isolamento dell'ospite e provvedere ad una riorganizzazione interna del personale infermieristico e OSS in turno, individuando per ciascun turno 1 solo infermiere e 1 solo OSS a cui dare il compito di assistere il malato, dopo averli dotati di dispositivi di protezione individuale. Nel caso di negatività dei test diagnostici l'ospite può essere reintrodotto in comunità, mentre nel caso di positività l'ISP adotta i provvedimenti per la gestione dei contatti e per la ricerca del COVID-19 nella Comunità e negli operatori, valutando in primis le condizioni cliniche del paziente. Nel caso di condizioni che richiedano ricovero ospedaliero, l'ISP si contatta il 118 che provvede al trasferimento del paziente, oppure nel caso di stabilità delle condizioni, valuta la praticabilità e la sicurezza di un isolamento del paziente all'interno della residenza. Nel caso si renda impossibile l'isolamento, il caso positivo dovrà essere trasferito presso una "Struttura COVID a bassa intensità", ovvero "in strutture – ha spiegato il dottor Faronato - presenti nel territorio regionale, già idonee dal punto di vista strutturale, in grado di accogliere soggetti con ridotta autosufficienza, con la dotazione di personale infermieristico e di assistenza". Il Piano regionale – come ha sottolineato Paola Casucci – prevede anche "una ricerca attiva sul territorio di soggetti in condizioni di fragilità che abbiano impossibilità o difficoltà di segnalare la propria condizione di bisogno". Tra questi gli anziani che vivono da soli, le persone in situazione nota di povertà estrema o degrado sociale, con pregresse situazioni di disagio psichico, minori soli per ricovero dei famigliari. segue

La richiesta di sostegno nei loro confronti può essere attivata direttamente dal cittadino, dal medico di medicina generale, dai servizi sociali del Comune, dal volontariato presso le sedi già normalmente deputate alla raccolta dei bisogni come il Segretariato Sociale dei Comuni, Distretto Socio-sanitario. Le segnalazioni saranno raccolte dal Distretto socio-sanitario, che assumerà la funzione di "case manager". L'ISP, in accordo con il distretto socio-sanitario - prevede il Piano - , valuterà le condizioni del soggetto e la possibilità di gestione domiciliare. Limitatamente alle situazioni correlate all'emergenza COVID, sarà compito del Distretto Socio-sanitario coordinare le diverse funzioni coinvolte nell'assistenza al caso, quindi personale sanitario, operatori dei Comuni, addetti all'assistenza, Protezione civile, volontariato. Il Distretto socio sanitario - continua la nota - provvederà al periodico monitoraggio della situazione e, qualorala complessità della situazione del soggetto non consenta la gestione domiciliare, contatterà il Comune capofila delle Zone Sociali, per attivare un ricovero presso una struttura specifica di sollievo che garantisca assistenza di tipo prevalentemente tutoriale o domestica. Nel caso di positività al Covid, se le condizioni che richiedano ricovero ospedaliero, il Servizio di prevenzione contatterà il 118 che provvederà al trasferimento in ospedale, nel caso di stabilità delle condizioni cliniche, il Dipartimento valuterà la praticabilità e la sicurezza della permanenza in isolamento al proprio domicilio. In base alle necessità presenti, verranno di volta in volta coinvolti i Servizi sociali del Comune, la Protezione civile, il volontariato per gli interventi di specifica competenza. Fonte com

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