City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Martedì 31 Marzo 2020 18:45

Coronavirus/Italia: guariti saliti a 15.729, (+ 1.109 rispetto a ieri) pazienti in T.I. 4.023. Decessi 837 (ieri 812)

(CIS) – Roma Mar. – Aumentano i guariti da Coronavirus (15.729), ma aumentano anche i deceduti, oggi 837 persone in 24 ore rispetto a ieri, 812. Il totale dei deceduti sono  12.428, ma questo numero potrà essere confermato solo dopo che l'Istituto Superiore di Sanità avrà stabilito la causa effettiva del decesso. I positivi in Italia sono 77.635, mentre i casi totali sono stati 105.792. Questi i dati ufficiali comunicati stasera nella conferenza stampa dal capo dipartimento della protezione civile Angelo Borrelli, presente il prof. Bernabei che, tra l'altro si e' soffermato sulla diminuzione dei ricoverati ad oggi, passati da 409, rispetto ai 1276 di ieri e i n T.I., 42. Nell'ambito del monitoraggio sanitario relativo alla diffusione del Coronavirus sul territorio nazionale, gli esperti del Dipartimento della Protezione Civile proseguono nei lavori del Comitato Operativo al fine di assicurare il coordinamento degli interventi delle componenti e delle strutture operative del Servizio Nazionale della protezione civile. In isolamento volontario 45.420 pazienti, il 59% del totale. Nel dettaglio: i casi attualmente positivi sono 25.124 in Lombardia, 10.953 in Emilia-Romagna, 7.850 in Veneto, 8.082 in Piemonte, 4.226 in Toscana, 3.352 nelle Marche, 2.508 in Liguria, 2.642 nel Lazio, 1.871 in Campania, 1.389 nella Provincia autonoma di Trento, 1.654 in Puglia, 1.160 in Friuli Venezia Giulia, 1.492 in Sicilia, 1.191 in Abruzzo, 1.142 nella Provincia autonoma di Bolzano, 851 in Umbria, 657 in Sardegna, 606 in Calabria, 552 in Valle d'Aosta, 216 in Basilicata e 117 in Molise. Borrelli ha ricordato il lavoro che anche oggi la Cros ha fatto sui trasferimenti di pazienti: in totale 96 (+2 rispetto a ieri), di cui 56 colpiti da covid-19 e 40 no Covit. Le forze in campo del volontariato aumentano ancora (oltre 12 mila) piu' tutti i sanitari e forze dell'ordine, esercito, polizia e le altre varie specializzazioni. Per quanto riguarda le tende di Pretriange, ne sono state allestite ad oggi, 770 negli ospedali e 151 totali negli istituti di pena. I fondi della solidarieta' versamenti fatti al Dipartimento della Protezione civile, ammontano ad oggi a 75 milioni e mezzo circa; di questi gia' spesi per PDI e apparecchiature oltre 8 milioni di euro. segue

 

Un ringraziamento grande e' andato ai medici e sanitari in generale, che nonostante il numero dei contagiati e dei deceduti (61 ad oggi) continuano nella loro opera. Presto saranno affiancati dai nuovi assunti sia medici che infermieri. Il prof. Bernabei si e' soffermato, rispondendo alle domande dei giornalisti, sul fatto che il Coronavirus colpisce di piu' gli uomini (media 79 anni che donne, piu' forti – ha detto) che hanno piu' patologie, addirittura anche 4, come ipertenzione arteriosa, cardiopatie, diabete, insufficienza renale e polmonite/coronavirus. Domande anche sulle date per una possibile riapertura dell'Italia che fino a Pasqua restera' nell'attuale condizione. Il comitato di esperti - ha detto - sta lavorando come sempre, e per arrivare alla riapertura bisognera' attendere ancora. Ampia collaborazione per contenere il più possibile la diffusione del Coronavirus virus, disponibilità alla cooperazione bilaterale in materia e pieno sostegno all'Italia da parte della Federazione Russa nella lotta al Covid-19. E' l'estrema sintesi del colloquio telefonico avvenuto tra il primo ministro italiano Giuseppe Conte e il presidente russo Vladimir Putin in merito all'aiuto fornito all'Italia per far fronte all'emergenza sanitaria in corso. L'aiuto fornito all'Italia dalla Federazione Russa è il segno tangibile di una stretta collaborazione in materia di protezione civile avviata da molti anni, in virtù di un accordo bilaterale sulla gestione delle catastrofi. Il governo russo, gia' dal 24 marzo aveva inviato 14 aerei militari, con capacità di carico fino a 60 tonnellate, che hanno trasportato in Italia - e' detto in una nota -, oltre a medici, infermieri, esperti di sanificazione, attrezzature mediche e presidi di protezione individuale. Importante supporto di 32 sanitari militari che hanno formato 8 equipe composte da anestesisti, virologi, infermieri, accompagnati da interpreti e squadre esperte in sanificazione. I gruppi sono stati impiegati nelle aree del nord Italia colpite in maniera più violenta dal Covid-1. In particolare nella città di Bergamo dove i sanitari agiranno a sostegno degli ospedali ed il restante personale nella disinfezione delle 67 Residenze Sanitarie Assistite (RSA) della provincia. Fonte com


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