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Giovedì 26 Marzo 2020 11:55

Celebrazioni per la Settimana Santa e Pasqua in tempo di Coronavirus: le disposizioni della CEU

(CIS) – Assisi, mar. – Con una nota della CEU che ha fatto proprie le indicazioni della CEI, le celebrazioni della settimana Santa e della Pasqua si dovranno tenere secondo quanto prescritto, rispettando le disposizioni del Gioverno per l'emergenza Coronavirus, ricordando che le funzioni religiose potranno essere seguite sulle emittenti CEI, per prima TV2000 e altri media. Le indicazioni quindi della CEU ( presidente mons. Boccardo arcivescovo di Spoleto/Norcia) sono: Domenica delle Palme: si preveda una distinzione tra la celebrazione in Cattedrale e quella nella chiesa parrocchiale. In Cattedrale si osservi la seconda forma prevista dal Messale Romano, con una processione all'interno della chiesa con rami d'ulivo o di palma. In parrocchia, invece, l'ingresso del Signore in Gerusalemme venga commemorato secondo la terza forma indicata dal Messale. Non è prudente benedire le palme per poi inviarle alle famiglie. - Messa crismale: il Consiglio Episcopale Permanente offrirà un orientamento unitario, in sintonia con la decisione che il Santo Padre, Primate d'Italia, adotterà per la Diocesi di Roma. Si ricorda che dopo il Giovedì santo, in caso di vera necessità, ogni presbitero può benedire l'olio per l'Unzione degli infermi (cf Sacramento dell'unzione e cura pastorale degli infermi, Introduzione, nn. 21 e 77bis). - Giovedì santo, Messa della Cena del Signore: i presbiteri celebrano la messa ricordando l'istituzione dell'Eucaristia e del Ministero sacerdotale, senza il rito della lavanda dei piedi e senza la reposizione dell'Eucaristia: il Santissimo viene custodito nel Tabernacolo. - Venerdì santo, Azione liturgica della Passione del Signore: si tenga soltanto se ci sono le condizioni necessarie, altrimenti si celebri la Liturgia delle Ore. Il Vescovo può introdurre nella preghiera universale un'intenzione "per chi si trova in situazione di smarrimento, i malati, i defunti". - Veglia pasquale: si tenga soltanto se ci sono le condizioni necessarie, altrimenti si celebri la Liturgia delle Ore. In ogni caso, la celebrazione abbia luogo esclusivamente nelle Cattedrali e chiese parrocchiali; si rinviino i battesimi e si mantenga il rinnovo delle promesse battesimali. segue

 

- Giorno di Pasqua: si celebri una sola Messa, come sempre e più di sempre per il popolo. I Vescovi terranno le celebrazioni pasquali nella chiesa Cattedrale o in altra chiesa adatta; chi vorrà potrà seguirle spiritualmente, dove possibile, attraverso i mezzi di comunicazione della diocesi. I media della CEI - a partire da Tv2000 e dal Circuito radiofonico InBlu - copriranno tutte le celebrazioni presiedute dal Santo Padre. Suggerimenti per i fedeli: - sono invitati a pregare personalmente e in famiglia, meditando le letture bibliche dei giorni della Settimana santa o recitando i misteri dolorosi del Rosario - per il Venerdì santo: ricordiamo a tutti il digiuno e l'astinenza come segno di penitenza ma anche di unione alla passione del Signore; invitiamo a chiedersi perdono a vicenda; suggeriamo la lettura della passione secondo il vangelo di Giovanni e di trattenersi in preghiera davanti al Crocifisso chiedendo perdono per i peccati, unendo la propria sofferenza e quella di tutti gli uomini alla passione di Gesù - per il Sabato santo: suggeriamo ancora il digiuno e l'astinenza (facoltativi); proponiamo la preghiera del Rosario pensando a Maria che attende la risurrezione del suo Figlio; invitiamo a pregare, nella speranza della risurrezione, per i defunti a causa del Coronavirus e per la consolazione di quanti hanno perso le persone care - per il giorno di Pasqua: suggeriamo al mattino la recita del Credo nel ricordo del battesimo, nostra prima pasqua, e il canto dell'alleluia; prima del pranzo la famiglia è invitata a pregare e a benedire la mensa pasquale con la recita del Padre nostro, che esprime la gioia e la fiducia di essere figli di Dio a motivo di Gesù morto e risorto; nel pomeriggio sarà bello leggere insieme quanto avvenne la sera di Pasqua ai due discepoli di Emmaus (Luca 24, 13-35), che ritrovarono la gioia e la speranza nell'incontro con Gesù risorto. Anche noi abbiamo bisogno di dire a Gesù: «Resta con noi, Signore, perché si fa sera». Si ricorda che in caso di estrema necessità l'atto di dolore perfetto, accompagnato dall'intenzione di ricevere il sacramento della Penitenza, da se stesso comporta immediatamente la riconciliazione con Dio. Se si verifica l'impossibilità di accostarsi al sacramento della Penitenza, anche il votum sacramenti, ovvero, anche il solo desiderio di ricevere a suo tempo l'assoluzione sacramentale, accompagnata da una preghiera di pentimento (il "Confesso a Dio onnipotente", l'Atto di dolore, l'invocazione "Agnello di Dio che togli i peccati del mondo abbi pietà di me") comporta il perdono dei peccati, anche gravi, commessi. (cfr. Concilio di Trento, Sess. XIV, Doctrina del Sacramento Pænitentiæ, 4 [DH 1677]; Congregazione per la Dottrina delle Fede, Nota del 25 novembre 1989; Catechismo della Chiesa Cattolica, nn. 1451-1452). A tutti e a ciascuno un saluto e un augurio di pace e benedizione: il Signore Gesù, che con la sua croce ha redento il mondo e con la sua risurrezione ci ha ridato la vita, effonda sulle nostre Chiese abbondanza di luce, forza e consolazione. nota di F.C.  Abstract fonte com


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