(CIS) – Roma/Perugia ott. - Secondo gli ultimi dati dell'Istat, l'Italia è il paese più anziano dopo il Giappone con 1,3 milioni di nuclei familiari composti da anziani proprietari di una casa che vale almeno 200 mila €. Dati interessanti alla luce del fatto che spesso tra gli anziani si rileva la necessità di rendere liquida una parte o una totalità della ricchezza rappresentata dall'abitazione, a causa soprattutto di pensioni meno cospicue che in passato. Infatti, dall'analisi che l'Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha realizzato sulle compravendite di nuda proprietà, effettuate nel primo semestre del 2019 dalle agenzie affiliate Tecnocasa e Tecnorete, risulta – sottolinea una nota sul sito Tecnocasa - che il 62% di chi vende la nuda proprietà lo fa per reperire liquidità e quindi per mantenere un certo tenore di vita, oppure per far fronte ad esigenze legate all'avanzare degli anni e a volte per sostenere i figli nell'acquisto della casa. Tra le motivazioni di acquisto emerge che il 68,0% delle transazioni analizzate è finalizzata all'investimento a lungo termine, mentre solo il 32,0% riguarda l'abitazione principale. Rispetto ad un anno fa diminuisce la percentuale di coloro che comprano la nuda proprietà per investimento, nel primo semestre del 2018, infatti, gli investitori si attestavano al 79,5%. Il ribasso dei prezzi degli immobili sta spingendo verso l'acquisto della piena proprietà . segue
Gli acquirenti di nuda proprietà si distribuiscono in modo abbastanza uniforme nelle diverse fasce di età, con una leggera prevalenza di acquirenti - e' detto nella nota - tra 45 e 54 anni che compongono il 24,6% del totale. Nel capoluogo umbro, ci sono poi ex imprenditori che avendo ormai superato i 75 anni ed avendo chiuso anche in modo traumatico le proprie imprese a causa di una troppo lunga crisi economica (anni 2007 in avanti ed ancora non conclusa del tutto – ndr-) garantendo i diritti acquisiti ai dipendenti (TRf e mobilita') sono alle prese con i controlli dell'Agenzia delle Entrate e in alcune condizioni, anche con la rottamazione, dopo anni di battaglie legali e ricorsi. L'aver approfittato della rottamazioni (seconda o terza) e' stato un percorso condiviso per cercare di tornare ad una tranquillita' interiore che invece, delle volte, se non raggiunta, porta anche a compiere atti inconsulti. Proprio domani giovedi' sul tema del "sovraindebitamento" si terra' un convegno, dalle 15, alla sala consiliare cdell'amministrazione provinciale a Perugia, con esterni e legali nonsolo umbri. abstract fonte com PP
