Giovedì 03 Ottobre 2019 14:38

Cash-back e lotta all’evasione al centro del dibattito politico: opinioni big Umbria

(CIS) - Perugia ott. - Un imprenditore e un manager, parlano;  Contrasto al nero? Facciamolo insieme ad una drastica riduzione della pressione fiscale. E' il commento di Federico Malizia (Ciam), Federico Ricci (Farmacie Comunali di Terni) di cui ESG89 Group, ha voluto raccogliere le libere opinioni da parte di due esponenti dell'economia regionale riguardo il tema politico-economico del momento: il cash-back, la moneta elettronica e il contrasto all'evasione fiscale."Ritengo che il tema della lotta all'evasione fiscale sia legittimo nel momento in cui il livello di tassazione possa considerarsi in linea con i parametri europei – ha affermato Giovanni Giorgetti che dirige il Centro Studi di ESG89 -.Poiché in Italia il livello della pressione fiscale è sinceramente asfissiante insieme ai tanti adempimenti burocratici - basta considerare lo sciopero dei Commercialisti di questi giorni - ritengo che una sana politica di contrasto all'evasione possa essere condivisa laddove le aliquote diminuiscano in modo sostanziale e non viceversa. E questo mio ragionamento e sostenuto anche dal fatto che il debito pubblico del paese è continuato a crescere anche a seguito di stangate fiscali degli ultimi lustri!." Per Federico Malizia, patron della Ciam Spa il provvedimento non è tempestivo e risolutivo "Uno Stato che pretende una normale condotta civica e morale riguardo il pagamento delle tasse dovrebbe per primo assicurare una continuità di progetti e servizi con regole chiare e una democrazia matura, invece come al solito abbiamo un governo che nessuno ha votato in forte discontinuità con i precedenti esecutivi. Prima di studiare a come fare cassa per mantenere il difficile equilibrio economico del paese Italia i nostri politici dovrebbero occuparsi immediatamente di approvare una la legge elettorale rappresentativa che garantisca agli esecutivi di governare tutti e 5 gli anni; riformare il sistema giustizia che non funziona; proteggere e tutelare le imprese diminuendo il carico fiscale e incentivando l'occupazione. Il cash back all'estero è una normale incentivazione economica totalmente a carico dall'istituto bancario per promuovere il business del traffico di denaro sui canali bancari. In questo – si e' chiesto - cosa c'entra il governo e i nostri soldi? Lo dobbiamo pagare noi cittadini?  segue

 

Abbiamo tanto tanto altro da fare!!!" Di tono diverso e' il commento di Federico Ricci, amministratore delegato di Farmacie di Terni che sostienecome "l'incentivazione dei pagamenti elettronici è la misura ideale per recuperare spazio fiscale utile al taglio del cuneo fiscale e maggiori investimenti strutturali, rilanciando così l'economia a parità di rapporto deficit/pil e non deprimendo i consumi. Basti pensare che in Italia su 109 miliardi di evasione fiscale, 33 mld sono di IVA, che viene elusa per 1/4 del totale. I pagamenti elettronici - segmento in cui l'Italia è fanalino di coda in Europa - sono un colpo da KO per l'evasione, una comodità per il cittadino e un vantaggio per le aziende che possono economicizzare la propria organizzazione e, nel rispetto della privacy, ottenere importanti dati su abitudini e stili di consumo dei cittadini". fonte com abstract

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