(CIS) - Perugia set. - Come presidente della Cei, Bassetti ha ideato l'Incontro di riflessione e spiritualità "Mediterraneo, frontiera di pace" che porterà a Bari, nel febbraio 2020, oltre cento pastori di tre continenti (Europa, Asia e Africa) e che sarà concluso da papa Francesco. L'incontro - spiega una nota - , nato da un'intuizione del cardinale che si è ispirato a Giorgio La Pira (sindaco "santo" di Firenze particolarmente caro a Bassetti che più volte lo ha indicato come modello per i cattolici impegnati in politica a servizio del bene comune), affronterà temi come la vita ecclesiale, le migrazioni, la giustizia sociale, lo sviluppo, il dialogo fra le fedi e vuole sollecitare le Chiesa a mobilitarsi per la riconciliazione fra i popoli. Pastore della Chiesa "in uscita", al servizio degli "ultimi" per contrastare le povertà estreme. Bassetti è un cardinale al servizio degli "ultimi" facendo sentire concretamente la vicinanza della Chiesa di Cristo alle persone in difficoltà, disagiate, emarginate, sofferenti, gli "scarti della società". Nel contempo, richiama costantemente i cristiani ai loro doveri verso i fratelli che vivono difficili situazioni di povertà umana e materiale, oltre a non far mancare la sua attenzione a quanti sono "distanti" dalla Chiesa, perché la Parola di Dio, che annuncia la salvezza, va fatta conoscere a tutti, nessuno è escluso. Non da ultimo, continua ad essere fedele al suo stile di vescovo: «operare per la comunione nella Chiesa». segue
Dalla GMG del 2000 di Roma in poi, la vicinanza ai giovani sarà una costante del suo episcopato: insieme per il mondo nelle Giornate mondiali della Gioventù, accanto a loro nei luoghi e nei tempi della vita della Diocesi. Da sempre attento alle giovani generazioni, che definisce "le rondini che vanno verso la primavera" (per usare un'espressione di Giorgio La Pira), non si lascia sfuggire occasione per stare in mezzo a loro, per raccogliere le loro istanze di fede. Nei numerosi messaggi che ha rivolto ai fedeli e agli uomini di buona volontà delle tre Diocesi da lui guidate nei suoi 25 anni di vescovo, si è soffermato spesso sulle morti nel lavoro e sulla crisi occupazionale, sulla politica che ha bisogno di un «sussulto profetico», sulla legalità nella gestione della cosa pubblica, sullo shopping domenicale che snatura il giorno del Signore, sulle gravi piaghe sociali del nostro tempo, quali la prostituzione, il consumo di sostanze stupefacenti, di alcool e il gioco d'azzardo, che rendono l'uomo schiavo e vittima di queste povertà estreme». Fonte com. Servizi a cura di Riccardo Liguori