City Information Service | Direttore responsabile Piero Pianigiani

Mercoledì 17 Luglio 2019 08:32

Ance: Le costruzioni in Umbria – alcuni dati – scheda


(CIS) - Perugia lug. - Le costruzioni in Umbria sono circa il 9% del PIL ed in termini di occupazione rappresentano il 25,3% degli addetti nell'industria e il 6,6% dei lavoratori operanti nell'insieme dei settori di attività economica. Nell'ultimo decennio il settore ha vissuto una crisi drammatica. L'inizio del ciclo economico negativo ha coinciso anche con la fine della ricostruzione dopo gli eventi sismici di Foligno e Assisi del 1997. Come prima ricordavo il numero di permessi, Scia e Dia, ritirati per la costruzione di nuove abitazioni e ampliamenti, dal 2006 al 2017 è precipitato del 90%, passando da 5.671 a 589. Nel 2018 - ha detto Spaccia nella sua relazione - , il settore delle costruzioni ha dato lavoro a 23.500 persone; rispetto al 2017 si registra un aumento di occupati del 5,3%, dopo le rilevanti perdite subite nei periodi precedenti. L'occupazione più strutturata, quella degli iscritti alle Casse Edili di Terni e Perugia, passa da una media mensile di circa 18.000 operai nel 2008 ai 7.500 del 2018. Con una massa salari che nel 2008 era di circa 220 milioni di euro agli attuali poco meno di 100. Il mercato immobiliare continua ad avere un trend positivo da ormai 5 anni. Complessivamente dal 2014 il numero di abitazioni compravendute è aumentato del 31,6%. Negli ultimi due anni 2017/2018 l'aumento delle compravendite risulta generalizzato su tutta la Regione con una particolare vivacità del mercato di Terni. Oggi siamo lontanissimi dai picchi raggiunti nel 2008 e che più dell'80% delle compravendite riguarda immobili usati. La relazione della Banca d'Italia evidenzia come i finanziamenti alle famiglie per l'acquisto di abitazioni, di mutui per la casa, passino in Umbria dal 2007 al 2013 da 721 milioni ad appena 249 milioni. Negli anni successivi, e appunto in questi ultimi 5, c'è stato un aumento solo di qualche punto percentuale. Per non parlare dei finanziamenti destinati alle imprese nel comparto residenziale. Negli ultimi dieci anni si è perso l'80% dei mutui, dai 575 milioni del 2007 agli appena 112 del 2017. Relativamente al comparto pubblico in Umbria si osservano segnali di ripresa verificabili sia nel numero dei bandi di gara, sia nell'aumento di valore degli stessi. A questo punto è necessaria un'ulteriore avvertenza. E' evidente che in un mercato così piccolo come quello dei lavori pubblici nella nostra Regione, basta qualche bando di gara di grande valore (come precedentemente è accaduto con la Quadrilatero e recentemente con i bandi ANAS degli accordi quadro per la E45) per rendere di difficile interpretazione l'andamento reale nel breve medio periodo. fonte com


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