Si va dai rischi di incendio e erosione alla diffusione di agenti patogeni, oltre che finalizzate a migliorare l'adattamento degli ecosistemi forestali regionali, anche attraverso la predisposizione di strategie territoriali di tutela delle foreste ed una più efficiente gestione delle risorse idriche. Tra le spese ammissibili quelle legate agli studi sulla zona interessata, di fattibilità, alla stesura di piani aziendali, di approvvigionamento ed all'elaborazione di conseguenti strategie. Ammessi a finanziamento anche i costi di animazione della zona interessata al fine di rendere fattibile un progetto territoriale collettivo, di esercizio della cooperazione e di specifici progetti legati all'attuazione di piani aziendali, ambientali e di gestione forestale. La seconda sottomisura è invece finalizzata a sostenere la costituzione di aggregazioni tra produttori di biomasse di natura forestale o agricola, ditte di utilizzazione e trasformatori della biomassa ad uso energetico, al fine di costituire filiere verticali in grado di valorizzare le risorse locali. In particolare è prevista la presentazione di Piani di attività che contengano: lo studio di fattibilità di una filiera territoriale e le attività finalizzate alla costituzione della filiera stessa, l'analisi degli ambiti territoriali interessati, le biomasse di cui le aziende agricole o i possessori di foreste sono fornitrici, le categorie di soggetti che si intende coinvolgere ed il numero dei soggetti per ciascuna categoria, la dimensione economica complessiva stimata e la convenienza economica per la realizzazione della filiera; le attività di animazione atte a consentire la costituzione della filiera ed il suo funzionamento; le attività ulteriori e i servizi che concorrono al pieno conseguimento degli obiettivi dell'intervento come il supporto tecnico o l'aggiornamento degli operatori. fonte com