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Lunedì 11 Febbraio 2019 15:15

Perugia: Celebrata la XXVII Giornata mondiale del malato. Card. Bassetti: «Cercare l’aiuto della medicina e della tecnica, ma anche la solidarietà...

(CIS) – Perugia feb. - In una gremita chiesa parrocchiale "Regina della Pace" del quartiere Santa Lucia di Perugia si è svolta, ieri domenica, a livello diocesano, la XXVII Giornata mondiale del malato che Chiesa celebra oggi, 11 febbraio, solennità della Beata Vergine Maria di Lourdes. Il cardinale Gualtiero Bassetti ha presieduto la celebrazione eucaristica con diversi sacerdoti alla presenza di centinaia di fedeli tra malati, disabili, anziani, familiari, operatori socio-sanitari e volontari di associazioni e organizzazioni che prestano la loro opera in ospedali, case di cura e di riposo, strutture per persone diversamente abili e a domicilio. Il porporato, salutando tutti loro all'inizio dell'omelia, ha evidenziato che questa Giornata pone al centro «una comunità, purtroppo, sempre più vasta che richiede giorno per giorno una continua attenzione e una fraterna dedizione». La presenza di medici e di aderenti alle associazioni di volontariato «testimonia quanto nella nostra Chiesa e nella società sia sviluppato il senso di solidarietà e di aiuto al prossimo».La malattia compagna di vita. Riflettendo sulle letture della Parola di Dio proclamata nella messa di domenica, dedicate a «tre personaggi biblici, Isaia, Paolo e Simon Pietro», il cardinale ha parlato del «limite umano» che «constatiamo anche nella precarietà della nostra dimensione fisica, nella malattia, accompagnata da dolore, sofferenza e, molto spesso, solitudine. segue

"Il dolore della malattia - ha aggiunto come in una nota - non è mai totalmente condivisibile, resta racchiuso in noi, solo Dio lo conosce. La malattia ci è compagna di vita, a volte in maniera più evidente, altre volte in maniera più nascosta. La solitudine ingigantisce il senso del dolore e dal corpo lo fa entrare fin dentro l'anima, così che tutto il nostro essere "geme e soffre" nella finitezza umana. Noi cristiani, del resto, siamo ben consapevoli, che non possiamo pretendere di costruirci vie di autentica felicità facendo a meno della croce. La croce di Gesù, la nostra croce, è riassunta nell'Eucaristia, che è vita donata, pane spezzato per la vita nostra e del mondo. L'Eucaristia ci sostiene e ci ricorda il senso ultimo della sofferenza, l'immedesimazione nel Signore morto e risorto". abstract fonte com


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