Attivato poco più di due anni fa (a fine settembre del 2016) sotto l'attuale direzione aziendale, il reparto di Neuroriabilitazione intensiva rappresenta il completamento di un percorso clinico e assistenziale per quei pazienti che hanno subito delle gravi cerebrolesioni, e che, per problemi di tipo vascolare sia ischemico che emorragico, ma anche traumatico, hanno delle menomazioni complesse, per quanto riguarda sia l'aspetto motorio sia quello cognitivo. Finora sono stati ricoverati complessivamente 100 pazienti (12 nei tre mesi di attività del 2016, 38 nel 2017 e 50 nel 2018), tutti con gravi lesioni cerebrali, in stato di coma o di minima vigilanza, provenienti dai reparti di rianimazione, neurochirurgia o stroke unit. Il reparto attualmente può contare su 6 posti letto attivi, due palestre per la riabilitazione e su un personale dedicato composto da 17 unità: 6 infermieri, 3 medici di cui due fisiatri e un neuropsicologo per la gestione farmacologica, 5 Oss, 1 logopedista, 3 terapisti. La direzione ha recentemente indetto un concorso per altri due terapisti, che consentiranno di attivare, verosimilmente entro la fine del 2019, tutti i dieci posti letto a disposizione. "Il punto di forza dei reparti di riabilitazione come il nostro - continua la dottoressa Massetti - è rappresentato proprio dalla integrazione coordinata delle diverse figure professionali che costituiscono il team riabilitativo: medico fisiatra, neuropsicologo, terapista, logopedista, psicologo, infermiere, OSS. Tutti i professionisti, ognuno per le proprie competenze, hanno un obiettivo comune che è quello di garantire il recupero cognitivo e motorio del paziente e fin, dove è possibile, il recupero della sua autonomia, ma anche quello di educare il familiare o altro caregiver alla gestione del paziente che può presentare, comunque, una condizione funzionale diversa dopo il danno cerebrale".