A partire da gennaio infatti - precisa una nota - organizzeremo degli incontri partecipativi nelle comunità territoriali di riferimento delle aree che abbiamo individuato per avviare un confronto e una discussione con il territorio, a cominciare dai Comuni. Un'occasione di confronto utile anche per capire se è possibile aggregare attorno al nucleo messo a disposizione dalla Regione altre aree che sono vocate o vocabili. Rispetto alla precedente versione della legge regionale – ha sottolineato Bartolini -, adesso è stato individuato un unico soggetto gestore, l'Agenzia forestale regionale, che avrà il compito di redigere i bandi di gara, stipulare le convenzioni con enti e privati, controllare il rispetto dei progetto presentati ed aggiornare ed alimentare l'anagrafe dei terreni disponibili che, anche questa è una novità, potranno comprendere anche fabbricati compatibili con la gestione agricola e cioè attività agrituristiche, extra-alberghiere o attività produttive o terziare legate alla realizzazione conservazione e commercializzazione di prodotti del suolo". "L'elenco dei terreni che sarà messo a bando – ha concluso l'assessore Bartolini - verrà approvato nei prossimi mesi dalla Giunta regionale (insieme al piano annuale di politiche patrimoniali). Per l'assegnazione ai richiedenti abbiamo anche previsto premialità per la competenza culturale e tecnica, l'impiego di prodotti sostenibili, anche ambientalmente per preservare la biodiversità, la creazione di nuove filiere produttive, o la presenza di cooperative sociali. Per i beni di proprietà regionale la locazione o concessione del bene, avrà una durata non inferiore, di norma, a 20 anni e non superiore a 50 anni,mentre per i beni di proprietà delle province, comuni e privati le condizioni saranno stabilite con apposite convenzioni". Fonte com